9 Aprile 2024

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    “La salvaguardia del clima è un diritto umano”: storica sentenza a Strasburgo, vincono le “signore dell’ambiente”

    Le anziane signore del clima hanno fatto la storia. A Strasburgo, mentre fuori centinaia di attivisti tra cui Greta Thunberg manifestavano in segno di solidarietà alle “Klima Seniorinnen” e altri ricorrenti per cause climatiche, la Corte Europea dei diritti dell’uomo (CEDU) si è pronunciata con una sentenza storica a favore del gruppo svizzero di circa duemila donne dall’età media di 75 anni che avevano denunciato gli sforzi inadeguati del governo elvetico nel combattere la crisi del clima, quelle che con ondate di calore ed eventi meteo estremi mette a rischio la vita e i diritti delle persone. LEGGI TUTTO

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    L’America che difende i combustibili fossili contro la IEA

    Sotto la direzione di Fatih Birol, l’Agenzia internazionale per l’energia si è trasformata in una “cheerleader della transizione energetica”. Di più: “La Iea ha minato la sicurezza energetica, scoraggiando investimenti sufficienti nelle forniture energetiche… Inoltre, le sue previsioni non forniscono più ai politici valutazioni equilibrate delle proposte energetiche e climatiche”.Il durissimo attacco, senza precedenti, all’istituzione ritenuta la più autorevole al mondo in fatto di energia, è alla persona che la guida, fa scalpore anche per il luogo da cui è partito: il Campidoglio degli Stati Uniti.Sono stati infatti il senatore repubblicano del Wyoming John Barrasso e la deputata, eletta con i conservatori nello Stato di Washington, Cathy McMorris Rodgers a firmare una lettera al vetriolo indirizzata a Fatih Birol, ingegnere ed economista turco, dal 2015 direttore esecutivo della Iea.A innescare l’assalto epistolare potrebbe essere stata la decisione dell’Amministrazione Biden di fermare la costruzione di nuove infrastrutture per l’esportazione del gas naturale liquefatto statunitense. Barrasso e McMorris Rodgers scrivono infatti a Birol: “Il mese scorso, il suo ex vice alla Iea, David Turk, ora vice segretario del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, ha giustificato la decisione del presidente Biden di “sospendere” il processo di autorizzazione per le esportazioni di gas naturale liquefatto degli sulla base delle previsioni della Iea, piuttosto che sulle le previsioni del Dipartimento. Riteniamo che la decisione del vice segretario Turk di fare affidamento in gran parte sulle previsioni anomale della Iea, quando si discute della domanda mondiale di gas naturale sia profondamente preoccupante. La decisione del presidente Biden di interrompere l’approvazione dei permessi di esportazione di Gnl potrebbe avere conseguenze devastanti sulla futura fornitura di GNL statunitense ai Paesi in via di sviluppo, che vivranno decenni di robusta crescita della domanda di gas naturale”.Che ad animare i due parlamentari repubblicani sia la preoccupazione per i Paesi in via di sviluppo, o piuttosto i bilanci dei colossi americani dei combustibili fossili, è tutto da dimostrare.Di sicuro Birol, negli ultimi anni, ha ripetutamente sottolineato la necessità, per far fronte alla crisi climatica, di abbandonare carbone, petrolio e gas, per passare alle fonti pulite di energia (dicitura che nel linguaggio Iea include, oltre alle rinnovabili, anche il nucleare). E dunque non è certamente amato dai petrolieri di ogni latitudine.D’altra parte va ricordato che la Iea nacque nel 1974 su input dell’Ocse proprio per mettere i Paesi consumatori di petrolio al riparo da crisi energetiche (nel 1973 era andato in scena lo shock petrolifero).I senatori Barrasso e la deputata McMorris Rodgers non fanno mistero di difendere nelle aule parlamentari di Washington gli interessi dell’industria dei fossili americana. E lo fanno da poltrone di piano: il primo è membro della Commissione energia del Senato, la seconda è presidente della Commissione energia e commercio alla Camera. Stupiscono tuttavia i toni e le parole scelte (“cheerleader”), quasi puntassero ad azzoppare definitivamente Birol, che però appena due anni fa è stato riconfermato al vertice dell’Agenzia per il terzo mandato consecutivo.La Iea da parte sua replica con grande cautela diplomatica. Alla nostra richiesta di replica alla lettera dei parlamentari americani, ha risposto: “Sulla base dei mandati che abbiamo ricevuto dai governi membri, la Iea si concentra sull’aiutare i Paesi nei loro sforzi per mantenere la sicurezza energetica e accelerare le transizioni verso l’energia pulita. In questo contesto, accogliamo con favore il feedback sul nostro lavoro e attribuiamo grande importanza al nostro dialogo con il Congresso degli Stati Uniti, dove partecipiamo regolarmente alle udienze per fornire testimonianze di esperti su un’ampia gamma di questioni di politica energetica. Nell’ambito della modellizzazione del sistema energetico a lungo termine, produciamo una serie di scenari basati su diverse ipotesi su come il sistema energetico potrebbe evolversi nel tempo. Come sottolineiamo nel nostro lavoro, i diversi scenari mirano a contribuire a informare i decisori, mostrando gli effetti delle diverse scelte politiche, tecnologiche e di investimento. Gli scenari non sono previsioni di ciò che accadrà esattamente”. LEGGI TUTTO

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    Scoperta l’origine degli uragani del Mediterraneo: nei giorni precedenti la temperatura del mare si abbassa

    Quando nelle aree del Mediterraneo si generano i cosiddetti uragani mediterranei, o medicane (fusione di mediterraneam hurricane), qualche giorno prima la superficie del mare si raffredda in modo sensibile: fino a 4°C . A scoprirlo è stato un team al quale hanno partecipato anche alcuni ricercatori dell’università Aldo Moro di Bari, oltre a quelli degli atenei di Catania, Genova, Cà Foscari, del Cnr-Isac e dell’Amp Plemmirio di Siracusa. Lo studio, intitolato Fingerprinting Mediterranean hurricanes using pre-event thermal drops in seawater temperature e pubblicato sulla rivista internazionale Nature-Scientific reports, è stato coordinato dai ricercatori del Dipartimento di Scienze della Terra e geo-ambientali dell’ateneo pugliese.

    I ricercatori hanno analizzato le temperature superficiali del Mediterraneo nei giorni precedenti a 52 differenti eventi di cicloni avvenuti dal 1969 al 2023. I medicane hanno caratteristiche simili ai cicloni tropicali e con i loro “parenti” condividono la caratteristica spirale di nubi che si sviluppa intorno al nucleo caldo centrale. Soffiano venti molto forti e piogge abbondanti, ma a differenza dei cicloni tropicali la durata dei medicane è limitata a pochi giorni.

    L’intervista

    “L’Europa tra 50 anni sarà bollente e ancora più fragile, dobbiamo adattarci”

    di Matteo Marini

    08 Settembre 2023

     

    Nei casi più estremi un balzo di temperatura fino a 4°C 

    “Per analizzare le temperature superficiali del mare – ha spiegato Giovanni Scardino, ricercatore barese del Dipartimento di Scienze della Terra, primo autore della ricerca e vincitore di un finanziamento di ateneo per lo studio dei medicane –  prima e durante lo sviluppo di ognuno degli eventi ciclonici, abbiamo utilizzato dati satellitari e modelli di analisi estratti dal Copernicus marine environment monitoring service”.

    Le conseguenze di un medicane con epicentro sulle coste italiane  LEGGI TUTTO

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    Aria al posto del cemento: l’edilizia green scopre le case gonfiabili

    È di Bari la startup innovativa con sette brevetti e cinque modelli depositati che ha creato un nuovo settore industriale, quello delle costruzioni pneumatiche, rivoluzionando con prodotti tecnologicamente all’avanguardia diversi mercati, e attirando le attenzioni non solo di multinazionali, ma anche della Casa Bianca durante la fase acuta della pandemia. Si chiama ENERI, è guidata da Roberto Passaquindici, e grazie ad un know-how tecnico evoluto realizza membrane piene d’aria al pari degli altri materiali da costruzione come plastica, legno, metallo. 

    ENERI crea manufatti facili da trasportare e che si montano in tempi brevissimi, senza necessità di opere in cemento, senza consumo di suolo e senza dover attivare procedimenti amministrativi, evitando così anche le lungaggini burocratiche per le autorizzazioni necessarie a coprire piscine, terrazze, magazzini, spazi-eventi, garage e impianti sportivi. 

    Il settore che occupa il maggiore segmento nel mercato delle costruzioni pneumatiche è quello relativo agli impianti sportivi che si possono realizzare con costi estremamente contenuti rispetto a sistemi tradizionali e in tempi ridotti grazie alla facilità di trasporto e di montaggio. Il tutto con un notevole risparmio di energia elettrica, se consideriamo che le tradizionali coperture sportive: i palloni pressostatici hanno un consumo di energia gigantesco.

    Decarbonizzazione

    La startup della bioedilizia che vuole cambiare le regole del gioco in un mondo di dinosauri

    di Eleonora Chioda

    13 Dicembre 2023

    Le strutture innovative dell’azienda barese non riguardano solo lo sport. Con il marchio AIRPRO commercializzano schermi giganti gonfiabili per il cinema che stanno rimpiazzando quelli tradizionali a traliccio. Con il marchio AIRSHELL, invece, vengono proposti garage gonfiabili per camper e vetture, mentre i BUBBLE HOTEL sono destinati all’accoglienza turistica esperienziale. Non solo, accanto a questi prodotti brevettati guarda con attenzione anche il sistema internazionale dell’accoglienza e del pronto impiego come, ad esempio, le missioni umanitarie che si svolgono in ogni parte del mondo. 

    “I vantaggi dei gonfiabili sono innumerevoli: enorme duttilità costruttiva che permette di realizzare manufatti ecosostenibili e al passo coi tempi. Dimensioni di trasporto contenute, allestimento semplice e rapido. Grazie ai moderni materiali eco-friendly, alle nuove tecnologie e alla nostra costante ricerca, le soluzioni si sono ampiamente diversificate”, racconta Roberto Passaquindici, fondatore e Ceo di Eneri.

    Economia

    Case green dal 2030, cosa prevede la direttiva Ue per l’efficienza energetica

    di redazione Green&Blue

    12 Marzo 2024

    In una regione come la Puglia, dove il consumo del suolo è superiore a quello nazionale (7,15% Italia, 8,15% Puglia), avere a disposizione alternative alla classica costruzione di mattoni, cemento e ferro, può rappresentare una soluzione per la tutela dell’ambiente e la salvezza del pianeta Terra. A questo ha pensato Roberto Passaquindici quando nel 2017 ha fondato la sua azienda ENERI, che partita dalla Puglia si è affermata come leader nazionale e internazionale nel settore delle costruzioni pneumatiche. “La pneumatica gonfiabile risale agli anni Cinquanta, poi sono usciti materiali nuovi, e progetti che guardano alle nuove tecnologie. Oggi abbiamo cinque brevetti e sette modelli depositati e continuiamo incessantemente a fare ricerca e sviluppo per realizzare nuovi prodotti che vadano incontro alle esigenze del mercato e alle problematiche legate alla salvezza del pianeta”, continua Roberto Passaquindici. 

    L’azienda ha infatti dedicato i primi anni di vita alla ricerca, così sono nate le coperture per eventi, per impianti sportivi, piscine, dehors, ma anche coperture per garage per auto o camper, rimessaggi per barche, schermi gonfiabili, strutture per l’outdoor, glamping. In seguito sono arrivati i moduli abitativi per accoglienza emergenza, per eventi catastrofici come terremoti, e per ospitare i rifugiati.

    Economia circolare

    La prima casa al mondo costruita con i pannolini usati

    di Paola Arosio

    01 Giugno 2023

    Tra le tante invenzioni innovative, spicca il prefabbricato gonfiabile che si trasporta in una vettura e con dati di isolamento importanti. Permette di allestire un’abitazione confortevole e completa in meno di un’ora, si trasporta in una sacca, si gonfia con la pompa elettrica, può essere arredato con letti, panche, armadi, frigo, tavoli, mensole, integrati. Può essere a due piani ed ha un isolamento termico considerevole grazie al suo involucro. Non solo, è autosufficiente elettricamente e idricamente. È versatile nelle dimensioni, può essere modulare. Inoltre, resiste a qualsiasi condizione atmosferica, ha una resistenza alla deformazione di 10.000 kg per mq.”Si tratta di un’innovazione, se pensiamo che per il trasporto dei container classici deve esserci una viabilità adeguata e si devono costruire piattaforme in cemento. Invece con questi moduli c’è comfort e velocità dell’intervento. Inoltre i tessuti di cui sono fatti, sono molto isolanti, ecosostenibili, la membrana è ad alta pressione, e quando si gonfia è più dura del legno, e si monta in 10 minuti”. 

    Serre gonfiabili a basso impatto ambientale

    Con l’agricoltura intensiva e con l’aumento della richiesta, il numero delle serre è cresciuto in modo esponenziale. Nel prossimo decennio si stima che la produzione agricola dovrà incrementarsi del 28%, il triplo di quanto è cresciuta nel decennio precedente. E quindi anche le aree coperte, e a temperatura controllata, dovranno aumentare di un terzo. “Occorre limitare al massimo le opere cementizie, ed anche il consumo elettrico, per questo stiamo studiando, insieme ad un’azienda del territorio, serre gonfiabili a basso impatto ambientale e a prezzi contenuti. Lavoriamo a questo progetto, anche con l’enorme vantaggio che le coperture pneumatiche non necessitano di autorizzazione per essere installate”. 

    Infine tra i tanti prodotti progettati è in arrivo una novità che riguarda l’intelligenza artificiale: “La pneumatica delle membrane è l’industry che meglio si sposa con l’intelligenza artificiale. Qualsiasi immagine generata dall’AI può essere tradotta con una verosimiglianza prossima al 100% in un oggetto concreto. Grazie alla manifattura additiva della pneumatica delle membrane. Abbiamo progettato MAKEAIR, il primo sito al mondo che trasforma in oggetti tangibili, le immagini dell’intelligenza artificiale. Sarà online tra qualche settimana, il portale su cui si potrà generare una foto, inserendo solo la descrizione di ciò che vogliamo ottenere, utilizzando l’AI. Poi con un semplice clic, si potrà rendere concreto, e di qualsiasi dimensione”. Nel 2023, l’Associazione Italiana del Design, ha inserito il container gonfiabile AirMag nell’ADI Index 2023 e candidato il prodotto al Compasso d’Oro 2024. LEGGI TUTTO

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    Antenne camuffate, così l’ingegneria mitiga l’impatto ambientale

    Le antenne delle telecomunicazioni non possono essere tutte come la Torre della televisione di Berlino o la Tokyo Skytree – pura ingegneria che assurge ad architettura iconica, quindi per ridurne l’impatto ambientale non resta che mascherarle. È un tema estetico, ma anche di riduzione degli ingombri ed efficientamento energetico, come ci spiega il fondatore della startup senese Towerlend, Alvaro Gjeci: “Nasce un po’ tutto nel 2017 con l’idea di andare in contro alle rinnovate esigenze green del settore telefonia e della Commissione Europea”. Si parla di mitigare l’impatto visivo e ambientale, per altro sfruttando diversi brevetti proprietari. LEGGI TUTTO