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    L’allarme di Arcigay: “Pro Vita sta creando liste di proscrizione per le scuole che parlano di sessualità”

    ROMA – La denuncia è del fondatore di Arcigay, Franco Grillini, che in queste ore sta presentando in Spagna il film autobiografico “Let’s kiss”: A Radio Radicale Grillini ha detto: “L’associazione Pro Vita ha compilato una lista di proscrizione degli insegnanti e dei presidi, nome per nome, che nelle proprie scuole ospitano incontri sul tema […] LEGGI TUTTO

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    Scuola, ecco i 56 mila tutor e orientatori. “Altri 700 milioni per i docenti che faranno ripetizioni agli studenti in difficoltà”

    ROMA – L’opposizione di alcune scuole, e alcune città (Padova), ha fatto slittare di un mese il progetto, ma oggi il ministero dell’Istruzione ha reso pubblici i numeri delle adesioni delle scuole italiane al percorso “tutor e orientatori”: su 2.734 istituzioni scolastiche interessate dalla riforma, 2.728 (il 99,8 per cento del totale) hanno inoltrato la […] LEGGI TUTTO

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    Scuola, il Pnrr viaggia in ritardo, Valditara allunga i tempi. I presidi: “Non basterà”

    Care lettrici, cari lettori, questa settimana ci occupiamo dei fondi del Pnrr in ritardo al punto che arriva una seconda proroga. Ma i presidi protestano: non basterà. Ogni settimana – e l’uscita della newsletter avverrà ogni sabato – ci occuperemo di Pnrr: i progetti che saltano, quelli che riusciranno a partire, le difficoltà, le idee, […] LEGGI TUTTO

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    Maturità, arrivano sul sito del ministero i nomi dei tre commissari esterni

    ROMA – E’ tutto pronto per dare avvio alla Maturità 2023: questa mattina sono stati pubblicati i nominativi dei tre commissari esterni dell’Esame di Stato sulla piattaforma ministeriale Sidi (https://matesami,pubblica.istruzione.it/), che contiene le informazioni su tutte le 14.000 commissioni per le prove dell’anno 2023-2024. La commissione torna ad essere composta da un presidente esterno all’istituzione scolastica, tre commissari interni e tre esterni). I nomi dei presidenti si conoscono dal 4 maggio. Le commissioni si riuniranno il 19 giugno alle ore 8,30, prima riunione plenaria.

    Maturità 2023, la prima prova scritta il 21 giugno. Valditara agli studenti: “Terremo conto delle difficoltà di questi anni”

    a cura della redazione Cronaca

    09 Marzo 2023

    Il 21 e 22 giugno prossimi 470.000 studenti affronteranno le due prove scritte, predisposte a livello ministeriale e inviate tramite plico telematico alla medesima ora in tutte le scuole. Le prove scritte saranno seguite, tra la fine di giugno e le prime due settimane di luglio, dall’ultima prova del colloquio.

    Sarà vietato l’uso dei telefoni cellulari, smartphone, smartwatch e qualsiasi apparecchiatura che potrebbe collegarsi con l’esterno o l’interno dell’edifico scolastico.

    Le due prove scritte

    La prima prova prevista è quella del tema di Italiano: avrà una durata massima di sei ore e gli studenti potranno scegliere tra sette diverse tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale.

    La seconda prova, secondo il decreto emanato dal ministro Giuseppe Valditara il 23 gennaio scorso, riguarderà le discipline che caratterizzano il corso di studi, in particolare Latino al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Economia aziendale per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing”, Progettazione, Costruzioni e Impianti per l’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”.

    Il colloquio

    La prova del colloquio sarà predisposta, con apposito calendario, dalla Commissione d’esame. Quindi per la prima volta – dopo gli esami 2019-2020, 2020-2021 e 2021-2022 condizionati e modificati dalle esigenze derivanti dall’emergenza Covid – gli scritti torneranno ad essere a carattere nazionale, ad eccezione di quelli che si svolgeranno negli istituti professionali di nuovo ordinamento.

    I punteggi

    Dopo le modifiche disposte per tre anni con norme transitorie, dovute al periodo della pandemia, quest’anno si torna alle disposizioni di legge previste dal decreto legislativo numero 62/2017: il credito scolastico avrà una consistenza massima di 40 punti, mentre la prova d’esame, suddivisa in due scritti e un colloquio, varrà al massimo 60 punti ovvero 20 punti per ogni singola prova. LEGGI TUTTO

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    Scuola, da settembre tornano gli storici Giochi della gioventù

    ROMA – Ripartono i Giochi della gioventù, le competizioni sportive studentesche che nel corso di mezzo secolo di vita hanno conosciuto due interruzioni: una nel 1996 e una seconda nel 2017, quest’ultima durata sei stagioni, fino ad oggi. Per il prossimo settembre cinque ministeri guidati dall’Istruzione e Merito (il cui ministro è, appunto, Giuseppe Valditara) […] LEGGI TUTTO

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    Nell’Italia senza figli chiudono le scuole: meno 2.600 in 10 anni. “Mancano gli studenti”

    ROMA – L’Italia chiude le sue scuole, e continuerà a chiuderle nelle prossime stagioni con frequenza crescente. Il crac di un Paese, il suo fallimento ontologico, è tutto qui, nei dati elaborati da Tuttoscuola, da quarant’anni sentinella editorile del mondo scolastico italiano: nell’ultimo decennio sono stati definitivamente sbarrati i portoni di 2.621 istituti. Le 393.000 […] LEGGI TUTTO

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    La scuola rimanda a settembre il Pnrr: “Troppi soldi e personale inadeguato”

    ROMA – La data del 30 giugno le scuole d’Italia la considerano andata. “Non si potrà rispettare”, dice la dirigente scolastica del Liceo Newton di Roma, Cristina Costarelli. L’Associazione nazionale presidi, di cui è presidente per il Lazio, ha già chiesto lo spostamento di quella frontline al 30 settembre. L’Andis, che rappresenta i dirigenti scolastici, […] LEGGI TUTTO

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    La rivolta delle scuole contro il docente tutor: “Sette euro l’ora, non ci candidiamo”

    ROMA – Diverse scuole italiane si stanno opponendo alla figura del tutor per l’orientamento, pezzo portante delle politiche scolastiche del ministro Giuseppe Valditara. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha già spostato il termine ultimo di presentazione della domanda che il singolo docente dovrà fare, volontariamente, per accedere al corso di formazione Indire di 20 ore: le richieste scarseggiano e, così, dal 2 maggio la data per la candidatura è stata spostata al 31 maggio.

    Valditara: “Docenti tutor per aiutare gli studenti. Ma sull’antifascismo non accetto lezioni”

    di Ilaria Venturi

    09 Novembre 2022

    In questo nuovo conflitto interno agli istituti del Paese, Padova si sta affermando come il centro della contestazione. Sono già cinque gli istituti che hanno messo formalmente in discussione la scelta attraverso mozioni firmate dal Collegio docenti o dichiarazioni collettive: “Non ci presentiamo né per il ruolo di tutor né per quello di orientatore”. Al Liceo scientifico Eugenio Curiel ottanta professori su ottantuno, lo scorso 18 maggio, hanno dichiarato la loro indisponibilità “a candidarsi nel ruolo di docenti tutor” sottoscrivendo un documento in cui si parla di progressiva “corrosione del tempo dedicato alle attività disciplinari” attraverso il graduale inserimento di nuove materie come l’Educazione civica, nuovi compiti come l’Alternanza scuola lavoro o nuove figure come il coordinatore di classe. Dover destinare, ora, 30 ore del monte scolastico all’orientamento può produrre “una preparazione carente degli studenti in vista dei futuri percorsi universitari”.

    Si contesta la figura del tutor su un piano generale: il ruolo dell’insegnante, “ovvero una persona che dovrebbe lasciare un segno nel giovane”, viene svilito a quello di “coach, valorizzatore, consigliere delle famiglie”. E, ancora, il corso online di 20 ore è ritenuto “offensivo” per chi impiega anni a costruirsi un proflo professionale. Infine, il corrispettivo netto per le future 30 ore di orientamento “è pari a 7,34 euro l’ora”. 

    L’Istituto di istruzione superiore Usuelli Ruzza, con 86 voti favorevoli su 118, chiede di non presentare o di ritirare la candidatura al ruolo di tutor (o di orientatore), parla di negazione “della libertà di insegnamento” e di “un’idea classista della scuola” offerta dal ministero e dal ministro. È contrario al decreto 63 anche il Liceo Concetto Marchesi (classico, artistico e musicale), sempre a Padova. L’Artistico Pietro Selvatico ha virato la mozione in un testo sottoscritto da un folto numero di insegnanti. Infine, stanno scrivendo una lettera vincolante i docenti del Liceo Albert Einstein di Piove di Sacco, in provincia.

    Prof tutor per 7 euro l’ora. Ma darà punteggio in graduatoria

    di Ilaria Venturi

    29 Aprile 2023

    Elisa Carra, insegnante di Italiano e Latino al Curiel, dice: “Noi crediamo nella necessità dell’orientamento, che peraltro svolgiamo tutti i giorni in classe e nei colloqui con le famiglie, ma la proposta del ministero non tiene conto di questa attività e ci propone un nuovo ruolo francamente svilente”. Un insegnante che ha votato contro dice: “Il tutor non è previsto nel contratto di lavoro e, quindi, i presidi non potranno imporlo”. 

    I dirigenti scolastici stanno faticando in diverse aree d’Italia per trovare docenti volontari. Elvira Ferrandino, preside del professionale Marelli Dudovich di Milano, al primo maggio aveva raccolto tre candidature delle dieci necessarie. Dice: “Negli istituti professionali questa figura di tutoraggio è già prevista e lavora soprattutto nei primi due anni provando a drenare gli abbandoni iniziali. Dal prossimo anno, se il decreto andrà a regime, i docenti del biennio lavoreranno gratis, quelli del triennio invece saranno pagati. Un controsenso”.

    Salvo Amato, insegnante dell’Istituto superiore Cucuzza Euclide di Caltagirone, in provincia di Catania, è critico nei confronti dell’iniziativa ministeriale, ma spiega che la dirigente interna intende chiudere le candidature, comunque, nella giornata di oggi.

    Scuola, parte il progetto per i docenti tutor e orientatori: ci sono 150 milioni

    a cura della redazione Cronaca

    22 Marzo 2023

    I docenti tutor – spiega il decreto ministeriale numero 63 del 2023 – dovranno essere introdotti nel triennio finale delle scuole superiori dal prossimo settembre, anno scolastico 2023-2024. Saranno chiamati ad aiutare gli studenti nelle scelte educative e formative, evidenziando le loro potenzialità e assistendoli, insieme alle famiglie, nel percorso formativo da intraprendere all’università o nel mondo del lavoro. Gli orientatori potranno offrire le proprie competenze anche agli alunni delle scuole medie proiettati sulle superiori. Il nuovo lavoro sarà incardinato su tre stagioni.

    Il ministero dell’Istruzione ha stanziato 150.000 euro per il pagamento dei docenti tutor e orientatori della prossima stagione: per i primi il compenso lordo sarà variabile tra i 2.850 e i 4.750 euro l’anno (7,34 euro netti l’ora). Gli insegnanti orientatori, invece, percepiranno un minimo di 1.500 euro lordi e un massimo di 2 mila euro (che si traduce in 5,16 euro netti l’ora). Il corso di formazione online è previsto in 20 ore, la prestazione annuale richiesta è di altre 30 ore, ma i corsi indire, a fronte di un finale di stagione carico di scrutini ed esami di Stato, potrebbero slittare.

    Il reclutamento prevede 40 mila insegnanti con almeno cinque anni di anzianità impegnati nel nuovo ruolo, per un totale di 70 mila classi. Il ministro Valditara, per incentivare una classe docente riluttante, ha fatto sapere che fisserà un punteggio più alto ai fini della mobilità scolastica per i docenti tutor e orientatori. LEGGI TUTTO