lago maggiore, stresa, piemonte
lago maggiore
località: stresaregione: piemontestato: italia (it)
Data inizio viaggio:
sabato 1 gennaio 2022
Data fine viaggio:
lunedì 3 gennaio 2022
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ha scritto per te Domenico Sottile
lago maggiore
località: stresaregione: piemontestato: italia (it)
Data inizio viaggio:
sabato 1 gennaio 2022
Data fine viaggio:
lunedì 3 gennaio 2022
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ha scritto per te Domenico Sottile
Viaggio in Calabria … sognando il Perù!
regione: calabriastato: italia (it)
Data inizio viaggio:
sabato 1 agosto 2020
Data fine viaggio:
domenica 16 agosto 2020
By Luca, Sabrina e Leonardo
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ha scritto per te Domenico Sottile
I PONTI COPERTI DEL TRENTINO (Val d’Ega, Val di Fassa e Val di Fiemme)
località: nova ponente, canazei, moenaregione: trentino alto adigestato: italia (it)
Data inizio viaggio: sabato 15 agosto 2020Data fine viaggio: sabato 22 agosto 2020
Da qualche anno, ogni estate, trascorriamo una settimana di vacanza in montagna.La nostra meta preferita è il Trentino Alto Adige che, a parer nostro, non ha competitors in materia: no la Valle d’Aosta, no i monti della Lombardia e no il Veneto che non abbiamo mai considerato (come il “Triangolo” di Renato Zero).SABATO 15 AGOSTO 2020 – NOVA PONENTEPartiamo prima dell’alba, proprio il giorno di Ferragosto in quanto a noi questa festività non interessa.Lasciamo i ridicoli festeggiamenti del 15 Agosto ai “poveri” di fantasia e ci mettiamo in viaggio.Il viaggio si svolge senza problemi in quanto, a quell’ora del mattino, il traffico è scorrevole e giungiamo al nostro hotel di NOVA PONENTE, Hotel Regglbergerhof, che stanno ancora servendo la colazione. Nell’attesa che la nostra camera sia pronta, facciamo colazione anche noi.L’hotel è un discreto 3 stelle superior, di livello medio, posizionato in una zona tranquilla di NOVA PONENTE (Bz) a oltre 1300 m. di altitudine. L’albergo non è niente d’eccezionale ma decisamente comodo e funzionale. E’ totalmente a gestione familiare ed i vari componenti della famiglia proprietaria, tutti operativi nella struttura, sono estremamente gentili e disponibili.In particolare il figlio Roland, titolare della struttura, è molto amichevole e ci dispensa un sacco di ottimi consigli sulle escursioni da effettuare nei prossimi giorni. Suggerimenti che seguiremo e che si riveleranno molto utili per integrare il nostro programma di gite, già parzialmente stilato.La nostra camera è sufficientemente grande con un bel balcone in legno, con tavolino e sedie.Facciamo un giro di perlustrazione dell’albergo e poi andiamo a riposare in quanto, quel giorno, ci siamo svegliati molto presto e la stanchezza si fa sentire.Nel pomeriggio ci dedichiamo un po’ alla lettura e ad un caffè sulle terrazze dell’hotel.Per ferragosto è prevista una cena speciale con un buffet di aperitivo servito nel bar dell’hotel, dove apprezziamo, in particolare, delle gustose frittelle di verdure. Dopo di che ci trasferiamo al ristorante per proseguire la cena.Siamo però stanchissimi, gli occhi ci si chiudono e non riusciamo nemmeno ad arrivare al dolce.Così ci ritiriamo per un sonno ristoratore. A’ demain!DOMENICA 16 AGOSTO 2020 – PIETRALBAColazione media in hotel. Purtroppo qui il servizio ristorante è un po’ scadente ed i cibi che al buffet finiscono, non vengono facilmente reintegrati. Bisogna arrivare prestissimo se si vuole trovare tutto.Questa mattina, essendo domenica e per evitare traffico, decidiamo di visitare un posto situato a pochi km. da noi: il Santuario di Pietralba. Non siamo affatto fans dei luoghi religiosi, tanto più di questo posto che non è granché. Diciamo che ha un esterno piuttosto imponente ma interni poco interessanti. Oltretutto, all’aperto, è in pieno svolgimento la messa domenicale in tedesco e con troppi devoti che “vagano, vagano, vagano, gironzano, gironzano, gironzano” (citaz. Ligabue “I ragazzi sono in giro”). In conclusione: EVITABILE. Un’occhiata da lontano è più che sufficiente.Approfittiamo poi per perlustrare in auto i dintorni dell’hotel con prati verdi e fitti boschi di conifere.Visitiamo la piazzetta centrale di NOVA PONENTE con un paio di locali con tavolini all’aperto, la chiesa parrocchiale ed il colorato piccolo cimitero a lato della stessa.Sempre a NOVA PONENTE, in località Rio Nero (Schwarzenbach in tedesco), rimaniamo colpiti dal ruscello che fornisce il nome alla zona e che scorre a margine della strada principale. Lì scorgiamo anche un piccolo mulino decorativo, collocato sempre sulla stessa via e vicino al grazioso Schwarzenbach Hotel, che tanto ci piace e che terremo in considerazione per le prossime vacanze.Rientriamo poi in albergo per caffè e torta in terrazza e per il riposo pomeridiano. Il resto del pomeriggio lo dedicheremo alla lettura, un po’ di Tv, un veloce bagno in piscina e uno Spritz all’aperto in attesa della cena. Questo sarà il nostro ritmo giornaliero per l’intera settimana.Per cena, questa sera, è prevista una grigliata di carne che apprezziamo.Un breve passaggio al bar dell’hotel dove Max assaggerà ogni sera una grappa diversa e poi a nanna.LUNEDI’ 17 AGOSTO 2020 – CANAZEI E CAMPITELLO DI FASSAQuest’oggi ci alziamo prestissimo in quanto vogliamo recarci in Val di Fassa, zona con tanto traffico in questo periodo di vacanze, come Roland ci ha opportunamente informato.Tra l’altro il tempo è incerto: inizialmente molto nuvoloso ma poi il sole risplenderà.Fortunatamente riusciamo ad arrivare a CANAZEI abbastanza velocemente.CANAZEI, è proprio il caso di dirlo, è una ridente località di montagna. “Ridente” in quanto le belle case in stile tirolese ed i vari hotel, sono tutti molto colorati e trasudano allegria con i variopinti fiori alle finestre.L’attrazione principale del paese è rappresentata dal fiume scrosciante che scorre in centro con alcuni ponti, tra cui l’accattivante ponte coperto di legno.Un altro edificio fotografato, che colpisce molto per la ricca decorazione multicolore, è una casa privata vicino al ponte coperto, denominata “La Floriana”. E’ impossibile vederla e non rimanerne affascinati, tralasciando la CANAZEI ricca di negozi e locali. Si trova in prossimità della chiesetta ed è dedicata a San Floriano. L’artista Giancarlo Debertol l’ha arricchita con stucchi, merletti, incisioni e pitture fantastiche. La catena di legno è fatta con pezzi unici; i balconi hanno incisioni elaborate ed i due tronchi all’ingresso introducono in un mondo fiabesco. Insomma: è la casa più fotografata di CANAZEI. Da non perdere.Visitiamo poi la piazzetta centrale con alcuni negozi, dove acquisteremo i primi souvenir da Souvenir CANAZEI – P.za Marconi.Di ritorno, ci fermiamo a Campitello di Fassa. Occorre precisare che tutti i paesi della Val di Fassa, lungo la strada che collega CANAZEI a MOENA, sono molto graziosi e meritano tutti una sosta: Campitello di Fassa, Pozza di Fassa, Vigo di Fassa, Mazzin e Soraga di Fassa.Quest’oggi scegliamo Campitello, sempre attraversato da un piccolo fiume con cascatelle e ponticelli: Anche qui non mancano le case colorate ed una bella fontana/lavatoio centrale.Entro le 13 siamo di nuovo in Hotel per caffè, riposo e letture.Ceniamo, come al solito, con poca scelta di piatti, pietanze troppo semplici (come a casa) e quantità scarse, anche se spesso ci propongono il bis. In fatto di cibo, l’ ‘Hotel Regglbergerhof, non ci soddisfa proprio. Negli scorsi anni siamo stati ospiti in altre strutture del Trentino Alto Adige, decisamente migliori ed allo stesso prezzo di mezza pensione.MARTEDI’ 18 AGOSTO 2020 – NOVA LEVANTEQuesta mattina andiamo nella vicina Nova Levante che si trova a 11 km. da NOVA PONENTE.Anche qui c’è il fiume con piccole cascate che attraversa il centro cittadino ed un ponte coperto di legno, dalla forma un po’ particolare.Oltrepassata Nova Levante si giunge a Carezza con il famoso Lago di Carezza dal colore particolare. Noi però non ci soffermeremo in riva al lago, ma lo vedremo solo transitando davanti, in quanto ci siamo già stati nel corso di un precedente viaggio, qualche anno fa’.Preferiamo invece fare sosta a NOVA PONENTE in località Stenk, dove si trova il ponte coperto più piacevole del nostro viaggio: non eccessivamente lungo ma splendidamente adornato di fiori. Sotto di esso il ruscello frusciante ed accanto l’Hotel Mondschein, forse un po’ troppo moderno ma in ottima posizione panoramica.Nel pomeriggio Max si reca all’Enoteca Obkircher di Nova P. consigliataci da Roland, per l’acquisto di vini e grappe locali da portare a casa. In particolare, vorrebbe acquistare le stesse grappe aromatizzate assaggiate in hotel: una grappa diversa ogni sera tra cui grappe fruttate, al fieno, ai lupini e altro ancora. Anche all’enoteca Obkircher è possibile degustare prima di acquistare, dopodichè non rimane che l’imbarazzo della scelta. Infatti Max tornerà in hotel con una discreta scorta di bottiglie.MERCOLEDI’ 19 AGOSTO 2020 – MOENAOggi ci svegliamo presto perchè abbiamo in programma di recarci a MOENA e sappiamo che potrebbe esserci traffico. Infatti è così e ci impieghiamo un po’ più del dovuto per arrivarci.Parcheggiamo senza difficoltà in un grande parcheggio a pagamento proprio in centro città.MOENA viene definita “La fata delle Dolomiti” e non è difficile capirne il motivo considerato che si presenta proprio come una località da favola. Notiamo con piacere che anche MOENA ha il consueto ponte coperto anche se piccolissimo; il più piccolo della Valle.MOENA è una cittadina molto allegra, colorata e vivace. Ci piace in particolare la piazza dove spicca la grande casa arancione, sede di un negozio di formaggi (tra cui il famoso Puzzone di MOENA). MOENA ci piace molto e vorremmo ritornarci la prossima volta che verremo da queste parti.In tarda mattinata riprendiamo l’auto e rientriamo in hotel facendo una strada diversa rispetto all’andata, transitando per il paese di Tesero che, forse, meriterebbe una visita. Ma siamo stanchi e rimandiamo alla prossima volta.GIOVEDI’ 20 AGOSTO 2020 – PASSO DI LAVAZE’Quest’oggi visitiamo un luogo vicino a noi: il passo di Lavazè. Parcheggiamo davanti al grazioso laghetto circondato da verdi prati e ci avviamo verso il sentiero sterrato che corre lungo il perimetro del lago stesso. Facciamo quindi il giro completo del piccolo bacino d’acqua adibito alla pesca sportiva, ammirando il bel panorama circostante.In magnifica posizione, prospiciente il lago, notiamo un vecchio albergo di montagna abbandonato: SPORT HOTEL LAVAZE’. Che spreco! Come si può chiudere un edificio simile dalle grandi potenzialità? Adeguatamente ristrutturato sarebbe un sogno!Proseguendo sulla strada si raggiunge il passo Oclini. Si tratta di una località sciistica da cui partono degli impianti di risalita e, per questo, affollato di escursionisti. Non troviamo nemmeno un parcheggio, o meglio, non vogliamo neanche parcheggiare. Non ci piace e ce ne andiamo. Passo Oclini: SCONSIGLIATO.VENERDI’ 21 AGOSTO 2020: MOLINA DI FIEMMEUltimo giorno, ultima colazione e ultima escursione giornaliera. Domani si torna a casa.Oggi abbiamo deciso di fare una puntata in Val di Fiemme e precisamente a Molina di Fiemme.Partiamo in direzione Cavalese e dopo circa 40 minuti scorgiamo il ponte coperto di Molina di Fiemme. Poco dopo questo punto, si può vedere il lago artificiale di Stramentizzo che, però, è molto deludente, mal tenuto e con acqua color verde fango. Meglio lasciar perdere e parcheggiare sul lungofiume a Molina di Ledro. Qui inizia una bella passeggiata nel verde, costeggiando l’argine del fiume. Ci sono prati, panchine fiorite e persino dei moderni attrezzi ginnici.La Val di Fiemme è famosa per la produzione di legname ed infatti, proprio lì, troviamo un’enorme catasta di tronchi tagliati, tutti ben allineati quasi a voler formare una grande installazione. Ogni singolo tronco ha un diametro di almeno 50 cm. con tanti fitti cerchi a testimoniare gli anni di vita del ceppo. Proviamo a contare gli anelli di un qualsiasi tronco e vediamo che sono proprio tanti; un po’ dispiace per tutti quegli antichi alberi tagliati ma forse c’era bisogno di fare del disboscamento.Camminiamo lungo il fiume fino a raggiungere il ponte coperto; è un po’ più lungo degli altri ed ha il tetto in legno coperto da lamiera.Ovviamente lo attraversiamo perchè i ponti coperti sono troppo belli e devono essere obbligatoriamente attraversati per essere vissuti appieno. Noi li attraversiamo sempre tutti altrimenti non siamo soddisfatti.Sul ponte si può respirare ancora, a pieni polmoni, il profumo del legno che ne costituisce la struttura.Attraversando il ponte si raggiunge l’altro argine dove si sviluppa il centro di Molina di Ledro.Si tratta di un piccolo centro tranquillo e idilliaco col suo piccolo ruscello centrale, le belle case con gerani e surfinie, nonchè la classica fontana della piazza.In centro troneggia l’Hotel Ancora, un caratteristico 4 stelle tutto in legno scuro e con ponticello d’ingresso per oltrepassare il fiume che scorre davanti all’hotel.Ritorniamo poi alla nostra auto e rientriamo in albergo transitando, come al solito, davanti al vicino Hotel Pfoesl e rimanendo ancora colpiti dalla particolarità dell’edificio. Si tratta di un futuristico e lussuoso hotel in legno scuro, con una visibile piscina esterna riscaldata di cui vediamo fuoriuscirne il fumo. Qui è evidente l’intenzione di abbinare tradizione e modernità anche se, a prima vista, è quest’ultima a prevalere.Ultima cena e, successivamente, saldiamo il conto del soggiorno in quanto il giorno successivo dobbiamo partire PRESTISSIMO per evitare il traffico del rientro.SABATO 22 AGOSTO 2020: RITORNO A CASASiamo arrivati all’epilogo delle nostre vacanze estive 2020 e, prima delle 6, di soppiatto, scendiamo in garage e partiamo.Le cose vanno secondo i piani, non incontriamo traffico ed addirittura, alle 9.40 siamo già a casa, facendo già programmi per il prossimo anno.Chissà mai che torniamo da queste parti…DANI E MAXhttps://digilander.libero.it/danidisa/
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ha scritto per te Domenico Sottile
IL LAGO DELLE PALAFITTE Weekend sul Lago di Ledro
località: molina di ledro, rivs del gardaregione: trentino alto adigestato: italia (it)
Data inizio viaggio: venerdì 7 agosto 2020Data fine viaggio: domenica 9 agosto 2020
Un week-end romantico in riva al lago per festeggiare il mio compleanno è quello che ci vuole.Se poi il lago in questione è l’incantevole lago di Ledro, direi che è proprio il massimo.Siamo già stati sul lago di Ledro già altre due volte negli anni passati.Conosciamo bene le località che si affacciano sul lago e gli alberghi migliori.Non possiamo sbagliare e così prenotiamo all’hotel che tanto ci è piaciuto la scorsa volta, Hotel San Carlo a MOLINA DI LEDRO e riusciamo così ad accaparrarci l’ultima camera libera in quel rovente fine settimana di agosto.7 Agosto 2020 – MOLINA DI LEDROSono i giorni più caldi dell’anno e, oltretutto, questo weekend prevede traffico da bollino NERO. Urge pianificare una partenza “intelligente” per quanto possa essere intelligente mettersi in viaggio questo fine settimana. Ma noi siamo temerari, niente ci ferma e niente ci fa paura.Alle 6.30 del mattino saliamo sulla nostra Harley Davidson con sidecar annesso e dalla provincia di Varese partiamo, direzione Trentino. Prendiamo l’autostrada A4 fino a Brescia Ovest. Una sosta per colazione e benzina all’ultimo Autogrill possibile e poi usciamo dall’autostrada. Qui seguiamo le indicazioni per Trento-Madonna di Campiglio, percorrendo questa strada decisamente panoramica e poco trafficata, già sperimentata in passato.Si costeggia il lago d’Idro e si attraversano borghi pittoreschi tra le province di Brescia e Trento, con case antiche, vecchie fontane zampillanti e piccoli corsi d’acqua. Tutti questi elementi assemblati tra loro rendono il viaggio, anche se lungo, estremamente gradevole, nonchè preludio per una vacanza top. All’altezza della cittadina di Storo lasciamo la strada principale per iniziare la salita per la Valle di Ledro. Prima però attraversiamo il piacevole centro storico di Storo in provincia di Trento. Storo viene così definito da una rima popolare: “ridente e vago, ha per corona i monti e per confine il lago” e non credo vi sia descrizione più adatta per questo piccolo borgo che, purtroppo, attraversiamo solo di passaggio.Appena oltrepassato il centro, inizia la strada in salita, sufficientemente ampia ma con numerosi tornanti che ci accompagnerà fino al Lago di Ledro, meta finale del nostro peregrinare. Affrontiamo la salita con calma e prudenza ed alle 11.00 siamo a destinazione.Da Pieve di Ledro s’inizia a costeggiare il lago, ancor più bello di come ricordavamo, fino a raggiungere il nostro hotel a MOLINA DI LEDRO.Siamo già stati ospiti all’Hotel San Carlo la scorsa volta e non vedevamo l’ora di ritornarci. Si tratta di un hotel panoramico con camere con ben 2 balconi affacciati sull’acqua; grandi vetrate negli ambienti comuni con vista a 180° sul lago e terrazza all’aperto con romantici tavoli con vista, dove è possibile usufruire del bar e ristorante. Insomma: una full immersion lacustre per la gioia dei nostri occhi.Il tempo di un caffè e la nostra camera è pronta.Riposiamo un po’ per rigenerarci delle fatiche del viaggio e poi riprendiamo il sidecar per fare il giro completo del lago.Poche parole per descrivere il lago di Ledro: uno smeraldo tondo circondato da montagne, verdi in questo periodo dell’anno, tipiche di questa zona trentina di pre-montagna. Eh si… perchè l’acqua del lago ha proprio questo intenso color verde smeraldo che, nelle ore pomeridiane, quando il sole è più intenso, diventa quasi turchese.Ceniamo al ristorante del nostro hotel, su una terrazza quasi sospesa sul lago e attendiamo l’arrivo di mia figlia Clarissa e del suo ragazzo Davide, che sono partiti da casa nel tardo pomeriggio, subito dopo il lavoro.Ero un po’ in ansia per questo loro viaggio in moto, posticipato rispetto al nostro: non conoscevano la strada in quanto non erano mai stati qui e non volevo affrontassero il tratto di strada con i tornanti al buio della sera. Ma va tutto alla perfezione ed alle 20,45 sono già arrivati. Che bravi!Scaricano i pochi bagagli al loro Albergo Alpieve a Pieve di Ledro e poi ci raggiungono al nostro per il resoconto del viaggio e per pianificare la giornata successiva. Clarissa e Davidino alloggiano in un hotel diverso, a 5 km da noi, in quanto il nostro era al completo. Il loro Hotel non è malaccio ma si trova a 150 m. dal lago e quindi meno interessante del nostro. Fortunatamente è economico (Eu 92,00 la camera doppia, colazione esclusa).Bicchierino della staffa, arrivederci a domani e Buona Notte.8 Agosto 2020 – MOLINA DI LEDRO E RIVA DEL GARDANon c’è niente di meglio che svegliarsi il giorno del proprio compleanno ammirando dal letto il panorama del lago di prima mattina, già punteggiato dalle prime canoe. La sera precedente, per non perdere neppure un secondo della visuale notturna, non abbiamo neppure tirato le tende.Alle 9 abbiamo appuntamento con Clarissa e Davidino per fare colazione tutti insieme al nostro hotel. La sala dispone di grandi vetrate vista lago e la colazione è ottima, con salumi e formaggi trentini (tra cui l’immancabile speck), brioches ed un paio di torte.Subito dopo prendiamo le moto ed andiamo a Riva del Garda, distante 12 km. da MOLINA DI LEDRO.La strada però è, come al solito, tutta tornanti e bisogna procedere con cautela.Riva del Garda è veramente la Regina delle località lacustri del Garda. E’ ancora meglio di come la ricordavamo: il bel lungolago con moli e darsene, le eleganti piazze affacciate sull’acqua, con palazzi d’epoca e tavolini all’aperto, fontane con papere e l’affascinante Rocca, posta su un isolotto artificiale, che ospita il MAG (Museo Alto Garda).Facciamo un giro per negozi, ma quando la temperatura inizia a salire torniamo a Ledro.Mentre io e Max riposiamo in hotel, Clarissa e Davidino affittano un pedalò e fanno il bagno posizionandosi proprio sotto il terrazzo della nostra camera. Come li invidiamo; e pensare che noi non abbiamo portato nemmeno il costume.Facciamo merenda con dei grossi “Eiscafè” con panna in attesa del momento della cultura: la visita al Museo delle palafitte del lago di Ledro.Dovete sapere che, proprio accanto al nostro hotel San Carlo, si ergono alcune palafitte risalenti all’età del bronzo (2.200-1350 a.C). Qui è stato allestito un vero e proprio museo, con possibilità di vedere le palafitte all’interno, nonchè le varie suppellettili del periodo Preistorico.Per la cena di compleanno abbiamo riservato in hotel il miglior tavolo all’aperto nel punto più panoramico: io scelgo una succulenta tagliata di manzo, Clarissa dei tradizionali spatzle (gnocchetti trentini) mentre Max e Davide scelgono il “Piatto Ledrense” cioè un assortimento di salumi e formaggi del luogo. Per finire, una fetta di Strudel ed una buona torta al cioccolato bianco e limone.Al termine, facciamo una breve passeggiata nei dintorni, ammirando la vista delle palafitte illuminate e ci diamo appuntamento al giorno dopo per colazione e rientro.9 Agosto 2020- RITORNODopo una colazione sostanziosa, salutiamo il personale dell’hotel e ci rimettiamo in sella per il viaggio di ritorno.Iniziamo lentamente la discesa, curva dopo curva, con l’aria fresca del mattino; perchè lì, a 600 m. sopra il livello del mare, si sta bene e serve anche il giubbotto.Arriviamo così tranquillamente a Storo, dove noto particolari del bel paesaggio che mi erano sfuggiti all’ andata. Ad esempio scorgo la piazzetta di Storo con un antico caseggiato adornato di gerani, la tipica fontana trentina e, per la gioia dei miei occhi, una bella vasca-lavatoio colma d’acqua.Poi ricosteggiamo il lungo e stretto lago d’Idro e, all’altezza di Brescia, riprendiamo l’autostrada.Putroppo sono le 11.30 del mattino e in autostrada ci sono 38°. Ho i bollori, il viaggio sembra interminabile e sto male per il troppo caldo e per il troppo sole.Arrivo a casa in uno stato pietoso. Ci vorranno ore al fresco per riprendermi ed un lungo bagno in piscina. Ma credetemi: ne è valsa la pena.DANI, MAX, CLA E DAVIDINOhttps://digilander.libero.it/danidisa/
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ha scritto per te Domenico Sottile
SCORCI DI VALSESIA. Weekend in moto a Scopello ed Alagna
località: scopello, alagnaregione: piemontestato: italia (it)
Data inizio viaggio: sabato 4 luglio 2020Data fine viaggio: domenica 5 luglio 2020
Quando arriva Luglio e quando le temperature iniziano a salire, sentiamo l’irrefrenabile bisogno di recarci in un luogo fresco. Poi adesso che abbiamo il sidecar, non ci ferma più nessuno.Decidiamo di andare in Valsesia, località di montagna molto vicina a noi e per questo spesso relegata a semplice destinazione di gite giornaliere domenicali. Prenotiamo una sistemazione per la notte, pronti, via.SABATO 4 LUGLIO 2020 – SCOPELLOIn mattinata partiamo dalla provincia di Varese in 4: io e mio marito Max in sidecar, mia figlia Clarissa con la sua Harley e Davide, il suo ragazzo.A Gallarate prendiamo l’autostrada fino a Romagnano Sesia, facendo una sosta per colazione all’Area di servizio Agogna Ovest sulla A26.Sin da Romagnano, iniziano i bei paesaggi tipici della Valsesia: corsi d’acqua, ponti, piccole cascatelle e tanto verde.Già l’aria si fa più fresca e respirabile e, con il riflesso del sole, il fiume ed i canali sembrano nastri d’argento srotolati sui prati.Abbiamo prenotato l’alloggio a SCOPELLO, Albergo Rosetta, un hotel di medie dimensioni, a gestione familiare e recentemente ristrutturato.Arriviamo a SCOPELLO poco dopo mezzogiorno. Le camere sono già pronte e la gentilissima famiglia dei proprietari ci consegna le chiavi. Le camere a noi destinate sono sufficientemente ampie; in particolare la camera di Clarissa e Davide ha un grande balcone di legno dove sedersi per ammirare il panorama dei monti.Per pranzo ci accomodiamo in una terrazza coperta dell’hotel e ci facciamo portare dei taglieri di salumi e formaggi tipici, accompagnati, per la gioia di Max e Davidino, da un’odorosa composta di cipolle.Riposiamo un po’ in camera e verso le 16.30 riprendiamo le moto per andare in direzione ALAGNA, situata a circa 20 km. da SCOPELLO. La strada di collegamento tra le 2 località è ampia e per niente tortuosa. Il paesaggio è mozzafiato, con il fiume Sesia che scorre a lato ed un susseguirsi di ponti, piccole cascate e scorci pittoreschi.Non ci stanchiamo di osservare le piccole rapide del fiume che creano bacini d’acqua di color smeraldo che, alla luce del sole, assumono una tonalità ancora più intensa.ALAGNA è una ridente cittadina, rinomata stazione sciistica, nonchè capoluogo della Val Grande del Sesia.Parcheggiamo e facciamo un giro nelle vie centrali. E’ sabato pomeriggio e c’è parecchia gente. I tavolini del bar nella piazzetta centrale sono tutti occupati e le code per la gelateria artigianale sono interminabili. Così riprendiamo le moto e ritorniamo a SCOPELLO.Una volta arrivati, andiamo all’attrazione principale di SCOPELLO: il bel ponte di legno coperto, adornato di gerani rossi. Inizialmente lo ammiriamo in lontananza, posizionandoci sul ponte in centro paese, in quanto il modo migliore per osservarlo è avere la visuale da un ponte all’altro. Successivamente lo attraversiamo a piedi, camminando sul pavimento formato da assi di legno.Torniamo in hotel a cambiarci per la cena mentre Clarissa e Davide si fermano al Bistrot Cervo per un aperitivo del quale si dichiarano molto soddisfatti.La cena compresa nella mezza pensione è molto semplice. Forse troppo. La cucina è eccessivamente casalinga e la scelta dei piatti piuttosto limitata. Praticamente si mangiano le stesse cose che avremmo potuto preparare noi stessi a casa. Tuttavia questa è l’unica pecca che abbiamo riscontrato nell’hotel che abbiamo scelto.Dopo cena torniamo al vicinissimo Cervo Bistrot per caffè è digestivo. Ci sediamo all’aperto anche se la serata è piuttosto fresca, tanto che indosso persino la giacca leggera che ho portato con me.DOMENICA 5 LUGLIO 2020: ALAGNA E RITORNOSvegliarsi di prima mattina in un paesino di montagna è sempre un’esperienza magnifica; del resto si sa che al mattino la montagna da il meglio di sé. Ci si affaccia alla finestra e si vedono i monti illuminati dal sole, le vie del paese già animate con la gente sempre mattiniera ed il suono delle campane in sottofondo a tutto questo.La colazione all’Albergo Rosetta è più che discreta, con una buona scelta di salumi e formaggi, una torta alta e sofficissima, crostata, brioches e altro ancora.Poi, senza fretta lasciamo l’hotel e ci dirigiamo di nuovo in direzione ALAGNA. Vogliamo rivedere con calma alcuni scorci che abbiamo notato velocemente il giorno precedente e fare qualche foto in più. Prima tappa al vecchio ponte di pietra ai margini di SCOPELLO, attraversabile pedonalmente.Poi, strada facendo, si attraversano alcuni centri caratteristici come Campertogno, premiato nel 2017 come “Comune fiorito” e Riva Valdobbia, tranquilla località con testimonianze dell’antica comunità Walser, da cui si gode il miglior panorama del Monte Rosa.Arrivati ad ALAGNA rimaniamo stupiti dal caos di vacanzieri della domenica che troviamo: auto parcheggiate in ogni buco, escursionisti assatanati scappati dalle gabbie del lockdown, pronti ad arrampicarsi ovunque come capre al pascolo e turisti ammassati per prendere una navetta che li porterà chissà dove, alla faccia del distanziamento sociale.A quel punto ci dichiariamo soddisfatti del nostro weekend ad alta quota e ci avviamo verso casa, ossigenati dall’aria fresca nel corpo e nello spirito. Amen.DANI, MAX, CLA E DAVIDINOhttps://digilander.libero.it/danidisa/
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ha scritto per te Domenico Sottile
MA QUANTO E’ BELLO ANDARE IN GIRO PER… IL PARCO DEL MINCIO località: , regione: lombardiastato: italia (it) Data inizio viaggio: sabato 13 giugno 2020Data fine viaggio: domenica 14 giugno 2020 Basta lockdown. Basta Coronavirus. Non ne vogliamo più sentir parlare. Adesso prendiamo le moto e partiamo per un weekend in un posto piacevole. 13 […] LEGGI TUTTO
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