Transizione energetica: la Carinzia lancia un progetto leader a livello europeo
Era il 1853 quando i lucchesi Eugenio Barsanti e Felice Matteucci inventarono il motore a scoppio. Per oltre un secolo, siamo stati abituati a lasciarci trasportare da veicoli alimentati a benzina o gasolio. L’importante processo di elettrificazione che sta interessando la mobilità ha cambiato il nostro punto di vista. L’elettrico è ormai il presente, ma il futuro cosa ci riserva? Con la carenza di materie prime per gli accumulatori e la loro dipendenza da scenari geopolitici incerti, secondo molti l’elettrico a batteria potrebbe essere solo un momento di passaggio verso la propulsione a idrogeno.
Lo sviluppo di una transizione energetica basata sull’idrogeno come vettore apre la strada all’utilizzo di un combustibile molto sostenibile, in grado di sviluppare, almeno localmente, quasi solo acqua come prodotto di combustione. La sua diffusione sarebbe una rivoluzione di portata epocale, al momento non ancora percorribile su vasta scala. Ci sono fronti aperti su problematiche non del tutto risolte come lo sviluppo di tecnologie veramente sostenibili per la sua produzione, di metodi efficienti per il suo stoccaggio e la sua distribuzione, e di dispositivi e impianti adeguati per la sua conversione termo- o elettro-chimica. LEGGI TUTTO