Il futuro dell'eco-business: giovani talenti e startup attente alla sostenibilità
“Dal letame nascono i fior” cantava, nella sua saggezza, Fabrizio De Andrè. In Africa infatti, dai rifiuti della plastica, nascono indumenti e accessori durevoli, sostenibili e impermeabili. Confezionati da Kimuli Fashionability, una singolare startup ugandese ad impatto sociale che coniuga la sfida del riciclo col sostegno di 102 collaboratori con disabilità. L’idea, lanciata della giovane imprenditrice ugandese Juliet Namujju, si avvale del talento di una giovanissima product designer, Zaharah Nabirye. Confidando nel motto ‘Fashion Beyond Barriers’ (Moda Oltre le Barriere), proprio lei ha trasformato un aspetto della crisi africana in un marchio di ecomoda inclusivo, che offre opportunità di lavoro a sarti e giovani disabili. LEGGI TUTTO