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Non buttate i vecchi pannelli fotovoltaici danneggiati, si possono riparare

Anche i pannelli fotovoltaici si possono riparare, ma non sempre è economicamente vantaggioso farlo. Allora, soprattutto quando di vecchia generazione – superiori ai dieci anni di utilizzo – e non più efficienti come un tempo, i pannelli si buttano via. Uno dei possibili guasti, che si verifica nel 10% dei casi, riguarda i danni subiti dalle barre collettrici a nastro, che determinano un’interruzione del flusso di corrente elettrica tra due celle, quindi una progressiva diminuzione o interruzione dell’energia prodotta.

La soluzione economica, veloce e di facile applicazione è stata trovata da un gruppo di ricercatori dell’Unità Energia Solare Fotovoltaica del dipartimento Energia del Centro di Ricerca Energetica, Ambientale e Tecnologica, (un istituto pubblico di ricerca spagnolo), che sulla rivista internazionale Renewable Energy ha pubblicato un articolo che descrive sia il metodo per localizzare i guasti nei moduli fotovoltaici sia come ripararli.

“L‘interruzione dei contatti interni sui vecchi pannelli fotovoltaici è un danno abbastanza frequente. Si tratta di sottili strisce di argento, chiaramente visibili sulle celle solari, che fino ad oggi richiedevano approcci di riparazione troppo costosi, mentre questo gruppo spagnolo ha messo a punto un sistema ingegnoso e low-cost a cui nessuno aveva pensato prima”, spiega Mirko Pagliaro, dell’Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati del Cnr: “Hanno posizionato il pannello fotovoltaico su un pallet di legno a 50 cm da terra, in una zona illuminata dal sole e tramite un tester audio-sonoro che costa circa 25 euro, hanno rilevato l’interruzione del passaggio di corrente. Dopodiché hanno utilizzato una pasta saldante ed il danno è stato risolto”.

Editoriale

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18 Ottobre 2023

L’intervento eseguito dai ricercatori spagnoli ha permesso di riparare un modulo completamente danneggiato, mentre in altri due casi la potenza prodotta è stata moltiplicata per quattro rispetto al valore del prodotto danneggiato, che aveva perso potenza. Inoltre, il grande vantaggio di questa riparazione è la facilità con cui può essere eseguita sia in fabbriche che in laboratori anche poco attrezzati. Ma oltre il valore puramente tecnico della riparazione, questo procedimento permette di ridurre la generazione dei rifiuti da moduli fotovoltaici, minimizzando l’impatto ambientale, seguendo le linee guida ideali dell’economia circolare, ovvero riciclo, riparazione e riutilizzo.

“Ci sono tantissimi pannelli solari di vecchia generazione di 10/20 anni, molti dei quali in Italia, anche se è difficile fare una stima, mentre una percentuale è dismessa e ceduta ai paesi poveri, specialmente in Nord Africa dove si usano pannelli di seconda e terza mano importati dall’Europa, che spesso hanno questo tipi di problemi. Avere un sistema semplice di riparazione, permette di allungare la vita del pannello, in linea teorica anche di raddoppiarla”, sottolinea ancora Pagliaro.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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