in

L’albero europeo dell’anno è un faggio nel giardino botanico di Wroclaw

Alla fine ha vinto il “ragazzino”. Si fa per dire, ovviamente, perché l’albero europeo dell’anno 2024 ha “solo” tra i cento e i duecento anni ed è molto più giovane rispetto ad altre piante secolari in concorso. Il 20 marzo al Parlamento europeo si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “European Trees of the Year”, la votazione per eleggere l’albero europeo dell’anno con lo scopo di sensibilizzare sempre più cittadini sulla necessità di preservare le piante e le specie del Vecchio Continente, una iniziativa che si conclude proprio a ridosso della Giornata mondiale delle foreste.

A trionfare con quasi 40mila voti è stato il “The Heart of the Garden”, un faggio che si trova nel giardino botanico dell’università di Wroclaw in Polonia. La vittoria è arrivata grazie al voto online organizzato dall’Environmental Partnership Association (EPA) e la premiazione è avvenuta durante un incontro a cui hanno partecipato diverse istituzioni europee, insieme al ministro dell’ambiente della Repubblica Ceca. Solo terzo il nostro ulivo secolare di Luras in Sardegna. La pianta millenaria di Santu Baltolu, che si stima potrebbe avere tra i 3.000 e i 4.000 anni, è uno degli esemplari di olivo selvatico più antichi dell’isola e di tutta Europa: a lui (o lei) sono andati quasi 14mila preferenze.

Secondo, con quasi 25mila voti, “The Weeping Beech of Bayeux”, il faggio piangente di Bayeux in Normandia, una gigantesca pianta protetta e aiutata, anche con strutture per sostenerla, dall’amministrazione francese che se ne prende cura. Non stupisce, in parte, la vittoria polacca del “Cuore del giardino”, monumentale faggio dotato di una fantastica chioma: negli ultimi tre anni di concorso (che esiste da oltre un decennio) hanno infatti sempre vinto piante polacche (come le querce di Lodz e della foresta primordiale di Bialowieza), dimostrando anche un forte attaccamento dei polacchi a questa iniziativa europea.

Per trovare un albero vincitore proveniente da un’altra nazione bisogna invece tornare al 2021, quando a trionfare fu un albero spagnolo seguito dal nostro platano millenario di Curinga in Calabria. Il nostro “portacolori” di quest’anno, l’ulivo di Luras, ha comunque ottimamente figurato e potrebbe essere votato forse anche nelle future edizioni. Si tratta di un vero e proprio simbolo di storia che dimostra – anche più dei giovani alberi vincitori – la capacità di resilienza e adattamento nel tempo alle sfide nel tempo della natura e dei cambiamenti climatici innescati dall’uomo: in Sardegna lo considerano una preziosissima “scultura” naturale che incorpora tradizioni, ricordi e leggende dato che gli abitanti locali pensavano che gli spiriti trovassero rifugio proprio fra le sue fronde.

Con le conclusioni della votazione e la premiazione finale dell’albero polacco si chiude l’edizione 2024 del concorso nato per celebrare “il nostro rapporto con la natura mettendo in mostra alberi meravigliosi e unici provenienti da tutto il continente”: l’appuntamento per poter votare le piante dell’edizione 2025 è fra pochi mesi, quando verranno annunciati gli alberi dell’anno (delle varie nazioni) scelti per gareggiare.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


Tagcloud:

Un milione di ettari di bosco certificato, la metà è in Trentino-Alto Adige

Nelle Marche nasce l’acquedotto antisismico: “Progetto apripista per colmare gravi lacune”