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In Kenya la startup che recupera la plastica in spiaggia per trasformarla in congelatori a energia solare

“Il rifiuto di una persona è il tesoro di un’altra”, dice un proverbio africano. C’è una startup keniota che sembra averne colto pienamente il senso. Si chiama Kuza Freezer ed è una startup con sede a Mombasa, la seconda città più grande del Kenya, che trasforma i rifiuti di plastica in piccoli congelatori portatili alimentati da pannelli solari.

Nata da un’idea dell’imprenditrice Purity Gakuo, l’impresa innovativa è composta da giovani donne che ogni mattina si recano sulla spiaggia di Mombasa per raccoglie i rifiuti di plastica che serviranno poi per costruire i congelatori ecosostenibili, dotati di una batteria ricaricabile tramite pannello solare che fornisce fino a sette ore di funzionamento con una ricarica di due ore. 

In un paese dove la pesca artigianale riveste un ruolo economico di primaria importanza, l’obiettivo di Kuza Freezer è triplice: salvare la filiera della catena del valore del pesce, creare posti di lavoro e opportunità di crescita per l’economia locale (fondata principalmente sul turismo e sulla pesca), contribuire al benessere e alla salvaguardia dell’ambiente, continuamente minacciato dal fenomeno dell’inquinamento da materiali plastici, disseminati sulle spiagge di Nairobi, a pochi passi dalle acque dell’Oceano Indiano. In tre anni l’azienda ha venduto oltre 350 congelatori a commercianti di pesce, venditori di latte e di ghiaccio, di pollame e baristi ambulanti. 

I pescatori locali e la soluzione dei freezer green

Secondo la Food&Agriculture Organization, nell’Africa subsahariana ci sono oltre 12,3 milioni di pescatori artigianali. Il 52% di questi pescatori rimane fuori dalla rete, e circa il 45% del loro raccolto di pesce risulta sprecato ogni giorno a causa della mancanza di accesso a servizi di conservazione frigorifera convenienti e affidabili. La maggior parte di questi pescatori dipende anche dal ghiaccio, necessario per conservare il pescato fresco. Non solo, alcuni pescatori locali sono costretti a essiccare il pesce per evitare che marcisca, e il pesce essiccato vale la metà del pesce fresco che può essere venduto al mercato. Pertanto, la refrigerazione rappresenta un elemento cruciale per il sostentamento dei pescatori nel mantenimento della catena del freddo per la vendita del pesce fresco. In questo contesto per fare fronte a un problema oggettivo e diffuso è nata Kuza Freezer, la startup che realizza appunto frigoriferi portatili alimentati da pannelli solari.

Anche sulle spiagge di Nairobi vengono raccolti i rifiuti abbandonati poi rivenduti a Kuza Freezer per essere triturati e trasformati in pellet. Il pellet è poi rimodellato in pannelli e celle frigorifere preferibilmente di piccola taglia per rendere il congelatore ancora più versatile e trasportabile. Dalle bottiglie di plastica nascono, così, freezer che vanno a ruba tra i piccoli venditori di pesce locale e i venditori di generi alimentari. 

Come funziona il congelatore a energia solare

Ogni congelatore è dotato di una batteria che può essere caricata tramite un pannello solare. Una ricarica di due ore corrisponde a sette ore di funzionamento del dispositivo. Purity Gakuo, CEO di Kuza Freezer, spiega che vengono realizzati diverse tipologie di frigoriferi che vanno dai congelatori statici, montati a bordo dei pescherecci a quelli che possono essere installati in loco. Non solo, si realizzando anche congelatori che possono essere montati sul retro di una bici o di una moto con una capacità di 70 litri per traporto e consegna di generi alimentari. Questi ultimi risultano particolarmente utili per la consegna del pesce in ottimo stato di conservazione. La startup Kuza Freezer offre un servizio di installazione e formazione gratuito per insegnare l’uso e la manutenzione corretti. Inoltre, è previsto un dispositivo di tracciamento/localizzazione su ciascuna unità, in modo da verificare in tempo reale se sono necessarie eventuali riparazioni. Un congelatore Kuza Freezer costa 700 dollari. Nel 2022 Purity Gakuo, la fondatrice, è stata nominata “giovane imprenditrice globale dell’anno” da Youth Business International e nel 2023 è entrata nella prestigiosa top dei 40 migliori imprenditori under 40.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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