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Imballaggi, via libera del nuovo regolamento Ue

Regolamento imballaggi, c’è l’accordo. I Ventisette ambasciatori degli Stati membri dell’Unione europea hanno confermato l’esito positivo del negoziato tra Consiglio e Parlamento europeo sulla revisione della direttiva sul packaging e il riuso del packaging. Lo ha annunciato la presidenza belga di turno alla guida dell’Ue. Si tratta dell’ultimo passo per l’adozione dei due provvedimenti dopo i negoziati con il Parlamento Europeo e sarà ora formalizzata. La nuova direttiva “affronta l’aumento dei rifiuti di imballaggio, armonizzando il mercato interno e promuovendo l’economia circolare”. 

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La lotta alla plastica, luci e ombre per una battaglia da vincere

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Le novità del regolamento

Secondo le nuove norme, entro il 2029, gli Stati membri dovranno garantire la raccolta differenziata di almeno il 90% annuo delle bottiglie di plastica monouso e dei contenitori per bevande in metallo. Per raggiungere tale obiettivo, sono tenuti a istituire sistemi di restituzione dei depositi per tali formati di imballaggio, ma Consiglio e Parlamento Ue hanno convenuto di aggiungere un’esenzione dall’obbligo di introdurre sistemi di restituzione dei depositi per gli Stati membri che raggiungono un tasso di raccolta differenziata superiore all’80% nel 2026 e se presentano un piano di attuazione con una strategia per raggiungere la raccolta differenziata generale del 90%. Più in generale, l’accordo fissa obiettivi di riduzione degli imballaggi (5% entro il 2030, 10% entro il 2035 e 15% entro il 2040) e impone ai paesi dell’UE di ridurre, in particolare, la quantità di rifiuti di imballaggio in plastica.

Il regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio appena approvato dunque accrescerà la sostenibilità del settore, promuovendo una maggiore riciclabilità degli imballaggi, contribuirà a ridurre alcune barriere al funzionamento del mercato interno, introducendo norme comuni sull’etichettatura e sulla gestione dei rifiuti. “Il provvedimento impegnerà inoltre gli Stati membri – viene spiegato sempre da Palazzo Chigi – a ridurre i rifiuti, lasciando, flessibilità agli Stati ed agli operatori nella scelta delle misure per raggiungere l’obiettivo, in particolare tra imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili, laddove questi ultimi, come nel caso del settore della ristorazione, rappresentano ancora l’opzione che offre il risultato ambientalmente migliore e per la conservazione dei prodotti agricoli e alimentari.

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Pichetto Fratin: “Italia in prima linea”

 “Un ottimo risultato. Il nostro Paese è stato in prima linea per difendere la sua eccellenza nell’economia circolare e per tutelare le nostre imprese, i consumatori e l’ambiente. Un successo frutto di un efficace gioco di squadra”, ha commentato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. “Abbiamo difeso un approccio sostenibile e un’economia realmente circolare: ha prevalso l’approccio scientifico e l’eccellenza dell’esperienza italiana. Il nostro obiettivo è stato sempre di definire un punto di equilibrio tra target ambientali e competitività delle imprese. Il risultato ottenuto oggi descrive bene quale futuro intendiamo disegnare per l’Europa”, ha aggiunto il ministro.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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