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Con il fornello a gas si respirano da 10 a 100 volte più particelle rispetto a stare nel traffico

I piani di cottura a induzione azzerano i rischi di incendio, diminuiscono il pericolo per i bambini, permettono un risparmio nella bolletta. In più, rispetto ai tradizionali fornelli a gas, consentono di respirare meglio. Lo afferma uno studio condotto dai ricercatori della Purdue University, negli Stati Uniti, e recentemente pubblicato sulla rivista Pnas Nexus, che ha evidenziato come la fiamma aumenti la possibilità di sviluppare asma o altre malattie respiratorie

Le dimensioni delle particelle

Una ricerca precedente, realizzata da un team di esperti statunitensi e australiani e comparsa sulle pagine dell’International Journal of Environmental Research and Public Health a dicembre 2022, aveva già stabilito che circa il 13% dei casi di asma infantile fosse attribuibile all’uso di fornelli a gas, monitorando nell’aria le particelle di dimensioni superiori a tre nanometri di diametro.

Il nuovo lavoro si è, quindi, concentrato sulle particelle con un diametro inferiore, compreso tra uno e tre nanometri, talmente minuscole da poter raggiungere tutte le zone del sistema respiratorio, diffondendosi poi anche ad altri organi.

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Un misuratore ad alta tecnologia

Per effettuare l’esperimento, gli scienziati hanno utilizzato il laboratorio chiamato Zero energy design guidance for engineers (Zedge), una sorta di piccola casa dotata di appositi sensori. Qui hanno realizzato le simulazioni usando per la rilevazione uno strumento all’avanguardia. Si tratta di un misuratore di particelle a scansione, ovvero un nuovo spettrometro a mobilità elettrica che combina il sistema Scanning mobility particle sizer con rivelatore a condensazione (Smps+C) dell’azienda tedesca Grimm Aerosol Technik e il Particle size magnifier (Psm) dell’impresa finlandese Airmodus. “Questa combinazione consente di rilevare particelle a partire da un nanometro di diametro ed è l’unica che permette di monitorare particelle di dimensioni inferiori ai due nanometri”, precisa Brandon Boor, professore associato alla Lyles School of Civil Engineering della Purdue University, oltre che responsabile della ricerca. 

Aria tossica indoor

Grazie a questo dispositivo, i ricercatori hanno raccolto un’ingente mole di dati di alta qualità. Li hanno, quindi, confrontati con i livelli noti di inquinamento dell’aria esterna, più monitorati e regolamentati rispetto a quelli riguardanti l’aria interna. Hanno scoperto che per ogni chilo di gas potrebbero essere emessi fino a 10 milioni di miliardi di particelle di aerosol, pari o superiori a quelle prodotte dai veicoli a benzina o diesel. In pratica, ciò significa che si potrebbero respirare da 10 a 100 volte più particelle bollendo le patate sulla fiamma in cucina che restando imbottigliati nel traffico all’ora di punta.

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Dosi elevate soprattutto nei bambini

L’esperimento ha, tra l’altro, dimostrato che l’aerosol è assai persistente e si diffonde rapidamente nella casa. Anche se molte particelle sono finite su varie superfici, si calcola che da 10 miliardi a un miliardo di miliardi potrebbero depositarsi nelle vie aeree e poi nei polmoni di un adulto. Una quantità, questa, ancora più elevata nei bambini: più piccolo è l’organismo più concentrata risulta, infatti, la dose. 

Senza contare che l’aerosol proveniente dalla combustione potrebbe anche mescolarsi facilmente con particelle più grandi derivanti dal burro, dall’olio o da qualsiasi altro ingrediente sui fornelli, dando origine a nuove particelle con caratteristiche uniche. 

Serve una buona ventilazione

Naturalmente ciò non significa che chi ha il fornello a gas debba sbarazzarsene in quattro e quattr’otto per acquistare il piano elettrico a induzione. L’importante è che, nel frattempo, metta in atto alcuni accorgimenti per rendere l’ambiente il più salubre possibile. “La ventilazione è fondamentale“, afferma Boor. “Accendere la cappa del fornello può aiutare a eliminare gli inquinanti nocivi. In alternativa o in associazione, si possono utilizzare ventilatori, installare filtri per l’aria, aprire periodicamente le finestre. La nostra prossima sfida dovrà essere quella di ridurre l’esposizione a tutti i tipi di inquinanti presenti nell’ambiente domestico“.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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