Beati i poveri “perché mangiano meglio dei ricchi”, aveva detto pochi mesi fa il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida. Ma no, non è affatto così e a ribadirlo, se servissero, ci sono anche i dati. Tra chi fatica ad arrivare a fine mese e si autodefinisce di ceto “popolare” l’insicurezza alimentare aumenta del 280% rispetto al resto della popolazione, come rivela il Rapporto “Il caso Italia” dell’Osservatorio Waste Watcher International.
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