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Shell di nuovo in tribunale: è accusata di inazione per emissioni CO2 dalle ong ambientaliste

 Il gigante petrolifero Shell tornerà in tribunale oggi martedì per affrontare il ricorso di sette Ong ambientaliste olandesi che lo accusano di non aver attuato una sentenza del 2021 che lo obbligava a ridurre le emissioni di gas serra. Un tribunale dell’Aia aveva ordinato al gruppo anglo-olandese di ridurre le proprie emissioni nette di CO2 di almeno il 45% entro la fine del 2030 rispetto al 2019, con la motivazione che “stavano contribuendo al riscaldamento globale e alle sue disastrose conseguenze”.

L’azione legale, nota come People v Shell, è stata avviata nell’aprile 2019 da diverse Ong, tra cui Friends of the Earth e Greenpeace. Oltre 17.000 cittadini olandesi si sono uniti all’azione civile. La sentenza è stata definita storica dagli attivisti, che hanno accolto con favore il fatto che nessun’altra multinazionale sia stata costretta dai tribunali ad allinearsi all’accordo sul clima di Parigi del 2015.

Non appena la sentenza è stata pronunciata, Shell ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello, sostenendo che non esiste una base legale per le richieste delle Ong e che il processo è una decisione politica a livello governativo. Le organizzazioni non governative accusano il gigante petrolifero di inazione.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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