in

Nuovo record: febbraio 2024 il più caldo mai registrato nel mondo. Oceani bollenti

l mese appena trascorso è stato il febbraio più caldo da quando si registrano i dati. Il nono mese consecutivo in cui questo triste record viene battuto. E la temperatura media globale del Pianeta a febbraio 2024 è stata di 1,77 gradi più alta di quella media dell’era preindustriale. Mentre gli accordi di Parigi auspicano che entro il 2100 si rimanga al di sotto dei 1,5 e comunque entro e non oltre i 2 gradi di riscaldamento.

Cos’altro dire? Che altri darti occorrono per imporre la crisi climatica al centro dell’azione politica, quale emergenza ormai conclamata? L’opinione pubblica sembra averlo compreso: tutti hanno la percezione del cambiamento, per la prolungata assenza di piogge e per gli eventi meteorologici estremi che poi riversano a terra quantità anomale di acqua, per i monti senza neve e inverni senza freddo. Non servono più nemmeno i dati degli scienziati.

Eppure i numeri di Copernicus, il sistema di satelliti europei che monitorano la Terra, danno una conferma inappellabile di quanto ciascuno percepisce. E lo collocano in una prospettiva storica, di cui noi invece spesso come individui perdiamo memoria.

Clima

L’Artico da bianco a blu, senza ghiaccio entro il 2050

05 Marzo 2024

Compulsando i dati dell’Agenzia spaziale europea, si scopre appunto che da giugno 2023 ogni mese è stato più caldo di quelli che l’hanno preceduto negli ultimi 200 anni (ma solo perché non abbiamo misure per i periodi precedenti).

Anche le superfici degli oceani hanno raggiunto la temperatura massima da quando viene studiato questo fenomeno: 21,09 gradi, mentre negli anni Ottanta del secolo scorso non raggiungeva i 20 gradi. Ed è probabile che nel 2035 nell’Artico ci saranno molti mesi senza il ghiaccio a coprire la calotta polare. 

Secondo il Copernicus Climate Change Service i gas serra hanno contribuito appunto a rendere il febbraio 2024 più caldo di circa 1,77°C rispetto ai tempi “preindustriali”, un record che supera il precedente, risalente al 2016, di circa 0,12°C.

Temperature particolarmente alte si sono registrate in Australia occidentale, nel Sud-est asiatico, in Africa meridionale e in Sud America.

Crisi climatica

El Niño contribuirà a temperature superiori alla norma tra marzo e maggio

05 Marzo 2024

Se invece si fa la media sugli ultimi 12 mesi, il riscaldamento si attesta ora a 1,56°C sopra i livelli preindustriali, dopo che a gennaio era stato confermato il primo superamento annuale del riscaldamento di 1,5°C. Ma non è ancora il momento di dichiarare fallito definitivamente l’obiettivo di Parigi (restare appunto al di sotto di 1,5 gradi): lo sforamento dovrà essere costante per due decenni. 

La speranza dunque è che il superamento della soglia di 1,5 sia solo temporaneo, magari dovuto al combinarsi del riscaldamento causato dalle attività umane con El Niño (surriscaldamento periodico del Pacifico meridionale che poi si estende a tutto il globo). Il fatto però che ogni mese segni un nuovo record al rialzo, sembra piuttosto indicare una tendenza, non un episodio. Di fronte a questa consapevolezza, ci sono due opzioni: arrendersi all’inevitabile, o agire in fretta per invertire la rotta.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


Tagcloud:

In Basilicata le vigne salgono in quota per sopravvivere

Nasce in India un grande progetto di eco impresa per 100 donne indigene