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L’impatto ecologico delle sigarette elettroniche tra litio e microplastiche

C’erano una volta i tradizionali mozziconi gettati a terra. Oltre a questi ci sono oggi le sigarette elettroniche, che rischiano di mandare letteralmente in fumo l’ambiente. Tanto più che il loro impiego è in esponenziale aumento. Secondo Euromonitor International, infatti, i consumatori globali sono passati dai 7 milioni nel 2011 ai 55 milioni nel 2021, con un giro d’affari che potrebbe sfiorare i 40 miliardi di dollari nel 2026

Le batterie al litio

Tra i vaporizzatori, i più pericolosi a livello ambientale sono quelli usa e getta, progettati come un’unica unità e realizzati con un mix di materiali, tra cui plastica, rame e batterie al litio. Proprio queste ultime sono le principali imputate per danni ecologici. Ciascuna è composta da due elettrodi: il polo positivo (catodo), che ospita un composto del litio, e il polo negativo (anodo). Il litio si muove tra gli elettrodi nelle fasi di carica e scarica: nella prima migra dal catodo verso l’anodo, nella seconda dall’anodo verso il catodo. Altri materiali che possono essere presenti sono metalli (cadmio, nichel, cobalto, manganese…), ossidi metallici, grafite, materie plastiche (polietilene o polipropilene). Rispetto alle tradizionali batterie al piombo, quelle al litio sono più piccole, più leggere, più potenti ed efficienti, il che spiega il loro vasto impiego.

Rifiuti

Non riciclabili e inquinanti, le e-cigarette diventano un problema ambientale

11 Aprile 2023

Lo studio di Oxford

In un recente studio, pubblicato su Joule, i ricercatori del dipartimento di Scienze ingegneristiche dell’Università di Oxford e del dipartimento di Ingegneria chimica dell’University College di Londra, con il supporto di The Faraday Institution, hanno raccolto le batterie al litio presenti nelle e-cig monouso. Le hanno quindi esaminate al microscopio e con la tomografia a raggi X per mappare la struttura interna e identificare i materiali di cui sono costituite. Hanno così accertato che mantengono la capacità di carica e scarica per oltre 700 cicli, nonostante vengano regolarmente gettate dopo un solo impiego. Uno spreco enorme che fa sì che, nel solo Regno Unito, circa 10mila chili di litio finiscano ogni anno nelle discariche, inquinando con sostanze tossiche le acque circostanti. Senza contare che, se non smaltite correttamente, queste batterie, altamente infiammabili, possono anche costituire un grave rischio di incendi. “Vogliamo aumentare la consapevolezza del problema”, ha dichiarato il professor Paul Shearing, promotore della ricerca, “e siamo già al lavoro per cercare di recuperare singoli componenti delle batterie senza contaminazione crociata”. 

Il progetto nelle tabaccherie italiane

Anche in seguito a questo studio, nel gennaio del 2024 il governo del Regno Unito ha annunciato il divieto dei vaporizzatori usa e getta. Sulla stessa scia, stanno prendendo provvedimenti anche Irlanda, Germania, Francia, Belgio.

Nel frattempo, in Italia è stato avviato Recycle-Cig, un progetto di raccolta e riciclo di sigarette elettroniche, ideato da Logista in collaborazione con la Federazione italiana tabaccai, con il supporto del ministero dell’Ambiente e del Centro di coordinamento Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). In concreto, i consumatori potranno gettare le e-cig in un apposito box che troveranno in tabaccheria. Gli addetti ritireranno la scatola, una volta piena, raccogliendo i rifiuti nei luoghi individuati, per poi trasportarli negli impianti di trattamento. Il tutto si svolge con un attento controllo: i dati saranno, infatti, elaborati e comunicati telematicamente al ministero, per garantire una completa tracciabilità.

Il rapporto

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20 Settembre 2023

L’iniziativa, attiva da novembre del 2023 a Roma e Milano, verrà ora progressivamente estesa a tutto il territorio nazionale. I promotori del progetto hanno calcolato che, per ogni milione di pezzi ritirati, si potranno recuperare 40 tonnellate di batterie, 36 tonnellate di plastica, 15 di altri materiali, tra cui l’alluminio. Per sapere qual è la tabaccheria più vicina abilitata al servizio, gli utenti possono consultare la app “Logista per te”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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