La “neve tonda” su Liguria e Piemonte, il meteorologo: “Fenomeno atteso”

La neve tonda ha imbiancato parte della Liguria, compresa la città di Genova, e basso Piemonte, tra il Cuneese e il Torinese. L’insolita precipitazione definita anche “graupel” (dal tedesco “graupeln” e “reifgraupeln”, letteralmente nevischio e nevischio gelato) e, in inglese, “snow pellets”, si è registrata nella serata di martedì, nell’ambito di fenomeni temporaleschi già anticipati dai meteorologi. Caratterizzata da granelli di ghiaccio bianchi e opachi, con un diametro compreso tra 2 e 5 millimetri, dalla forma perfettamente sferica, la neve tonda si differenzia dalla grandine per la colorazione bianco opaco (la grandine si presenta più lucida) e per la sua malleabilità: la neve tonda si sbriciola se compressa tra le dita, la grandine no.

“Si tratta di un fenomeno atteso, perché si sono create le condizioni che lo sviluppano, vale a dire il contrasto tra l’area molto fredda in quota, che sta attraversando l’Italia in queste ore, e la temperatura decisamente più mite negli strati più bassi. – spiega Giulio Betti, meteorologo e climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Bioeconomia del Cnr – Attraversando strati con temperature diverse più volte, il fiocco di neve modifica la sua consistenza”. Una circostanza tipica dei periodi primaverili, che non ha particolari significati: “Definirei anzi le condizioni meteorologiche di queste ore, e quelle che porteranno ulteriori perturbazioni ancor più intense nel weekend, con nevicate abbondanti in quota, un primo segnale di normalità dopo tre mesi di grandi anomalie termiche, con un febbraio eccezionalmente caldo in Italia, in Europa e negli Stati Uniti”.