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In Molise i camion dei rifiuti vanno a idrogeno

All’inizio, quando 30 anni fa Recupero Etico Sostenibile (Res Spa) iniziò a raccogliere e trattare i rifiuti erano le discariche, ora c’è l’idrogeno. In quel fazzoletto di piana alluvionale in mezzo ai monti del Molise, lungo la statale che collega Isernia a Campobasso, dove i capannoni di un’impresa che non c’è più, la Ittierre, sono diventati un centro all’avanguardia per il riciclo della plastica e, presto, per la produzione di idrogeno. La Res nel 2025 costruirà un distributore per fare rifornimento ai mezzi per la raccolta dei rifiuti, mentre nello stesso impianto si applica ai polimeri una lavorazione per ricavare nuova materia prima tessile. Una circolarità green che ha raccolto circa 15 milioni di finanziamenti dall’Europa e dal Pnrr. Poi “tutto ciò che non è valorizzabile finisce nel termovalorizzatore o in discarica”, spiega Antonio Lucio Valerio, ad di Res. E ciò che finisce in discarica è sempre meno.

La Res conta 55 dipendenti e 20-22 milioni di fatturato, da maggio 2023 quotata in borsa, ha visto entrare nel capitale anche Invitalia con il 7,44%. A gennaio l’impianto di “selezione spinta” ha preso il via a Pettoranello del Molise: “Abbiamo comprato il sito dell’ex Ittierre nel 2020, è un progetto importante per noi – spiega Valerio – oggi l’impianto è in funzione per la selezione delle plastiche, che vengono divise in base al colore e al tipo di polimero. Tra due mesi entrerà in funzione anche l’impianto di lavaggio mentre nel 2025 partirà anche l’impianto per il riciclo chimico. Uno dei pochi esempi in Europa”. Ad oggi, spiega l’ad, non tutte le plastiche si possono riciclare meccanicamente. Dalla lavorazione meccanica si ottengono scaglie da utilizzare nella produzione di nuovi manufatti di plastica. “Con la lavorazione chimica, invece, dalla plastica viene ricavato un olio che sarà poi portato alle raffinerie che lo trasformeranno in un nuovo polimero per produrre nuova plastica, che non viene in questo caso da fonti fossili ma è totalmente rinnovabile”. L’impianto di riciclo, lavaggio e lavorazione chimica della plastica ha comportato un investimento di 27 milioni di euro, riferisce Valerio, 9,6 dei quali arrivano dal Pnrr.

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06 Marzo 2024

Dallo stabilimento, l’ex Ittierre, che un tempo ospitava un’azienda del settore fashion al servizio di alcuni dei più blasonati brand della moda, si otterrà così nuova materia prima per filati sintetici provenienti dal riciclo delle plastiche, a chiudere il cerchio di una produzione sostenibile grazie a una startup che fa ricerca sul nuovo filo assieme all’Università di Napoli. Sempre qui, si tengono le lezioni della “Sartoria digitale 4.0”. E sempre grazie ai fondi Pnrr, a Pettoranello del Molise nascerà un impianto per chiudere un altro circuito virtuoso: quello energetico, grazie alla produzione di idrogeno verde. Si chiamerà Res-H2, finanziato nell’ambito dell’attuazione del piano Next Generation EU – Pnrr missione 2 Rivoluzione verde e Transizione ecologica. La società è tra quelle che hanno aderito al progetto della “Hydrogen valley” per da attuare in siti industriali dismessi. Il progetto, (5 milioni di euro i finanziamenti) prevede un impianto fotovoltaico da realizzare sui tetti dell’ex Ittierre, un impianto di produzione di energia da gassificazione delle frazioni biologiche di trattamento dei rifiuti e un elettrolizzatore della potenza di 1 megawatt. “L’elettrolizzatore sarà il dispositivo che permetterà di scindere le molecole dell’acqua e ottenere idrogeno – specifica Valerio – e sarà idrogeno verde, perché prodotto interamente con energia rinnovabile”. Il traguardo è fissato al 2025 per l’entrata in funzione dell’elettrolizzatore e l’inizio della produzione di idrogeno.

L’idrogeno è per molti il carburante del futuro. Al problema della sua gestione (serbatoi, pressione, temperatura) si aggiunge quello dell’estrazione, perché per scindere le molecole d’acqua serve molta energia. Usare solo le rinnovabili è l’unica soluzione davvero green. L’idrogeno prodotto da Res servirà ad alimentare i mezzi per la raccolta rifiuti di Smaltimenti Sud, società dello stesso Gruppo Valerio, che serve il 70% dei comuni molisani: “Produrremo 75-90 tonnellate di idrogeno all’anno – conclude l’amministratore delegato di Res (una quantità inferiore a quanto divulgato in precedenza, 150 tonnellate) – e parte della flotta sarà riconvertita in mezzi a idrogeno. È ancora presto per fare una stima di quanti veicoli sarà possibile alimentare con quella quantità, dipenderà anche dal tipo di tecnologia. Ma la direzione intrapresa è l’annullamento delle emissioni”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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