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Come le tecnologie cambiano volto al trasporto aereo

Carburanti alternativi, intelligenza artificiale, taxi volanti. Il settore del trasporto aereo è nel pieno di un processo di profonda trasformazione. Ne abbiamo parlato con Sergio Colella, presidente Europa di Sita, fornitore di soluzione It per il settore.

Tra scali e compagnie aeree, quali sono oggi i principali motori del cambiamento?

“Secondo il nostro report Sita Air Transport It Insight, l’86% delle compagnie aeree sta collaborando con partner specializzati per fare dei progressi nell’uso dell’intelligenza artificiale, nell’apprendimento automatico e nella computer vision e il 97% ha confermato importanti programmi e attività di ricerca e sviluppo in quest’area. Il secondo fattore che cambierà il modo di viaggiare in futuro riguarda le nuove tecnologie: sia quelle legate alla mobilità aerea urbana, come i taxi aerei elettrici, che nei prossimi anni potrebbero apparire nei cieli delle nostre città per garantire collegamenti più efficienti con gli aeroporti, sia soluzioni all’avanguardia come l’intelligenza artificiale generativa, sempre di più al centro dell’interesse di aerolinee e scali. Il terzo riguarda il cambio generazionale: ci saranno sempre più passeggeri giovani, come quelli della Generazione Z e Millennial, che richiederanno un’esperienza di viaggio più digitale e integrata, e, al contempo, i viaggiatori più senior avranno a disposizione più tempo e risorse per volare, per cui necessiteranno di soluzioni tecnologiche su misura e maggiore assistenza durante il viaggio”.

Sergio Colella, presidente Europa di Sita 

Tecnologie e giovani richiamano alla memoria un altro grande tema come la transizione ambientale. Di carburanti green si parla da tempo, ma finora sono rimasti una nicchia di mercato. Che futuro vede per loro nel settore dell’aviazione?

“La sostenibilità resta una delle priorità dell’industria e i carburanti alternativi, come i Saf (sustainable aviation fuel, ndr) costituiscono una possibile soluzione. Al momento però la produzione attuale risulta essere insufficiente e penalizzata da un costo fino a quattro volte superiore al carburante convenzionale. Per poter aumentare la produzione a prezzi comparabili è necessario che venga delineato un quadro regolamentare più efficace, in grado di sostenere investimenti ed economie di scala. Il Saf è quindi parte della soluzione ma non l’unica strada. Per raggiungere l’obiettivo di emissioni Net Zero entro il 2050, anche le tecnologie hanno un ruolo decisamente centrale poiché in grado di rendere le operazioni del trasporto aereo sempre più efficienti”.

A cosa si riferisce in particolare?

“Ad esempio, i progressi in termini di efficienza operativa e di infrastruttura consentirebbero il 10% di risparmi di emissioni di CO2. In particolare, le compagnie aeree possono puntare su aeroplani più leggeri e con motori più efficienti e su soluzioni che ottimizzano la pianificazione delle rotte dei voli che, al contempo, tengono in considerazione le condizioni atmosferiche, per ridurre il consumo di carburante e contestualmente limitare le emissioni di CO2. Gli aeroporti, invece, possono migliorare il flusso di aerei in arrivo e in partenza sulla pista per evitare inutili tempi di attesa con i motori accesi e far sì che vi sia un minore dispendio di carburante, nonché inquinamento acustico. Queste soluzioni non contribuiscono solo a una riduzione delle emissioni, ma anche a un risparmio di costi. Secondo uno studio condotto da Eurocontrol su 17 aeroporti europei che hanno utilizzato le soluzioni di A-Cdm (Airport Collaborative Decision Making, ndr) per migliorare la gestione del traffico aereo e delle piste, che ha rilevato come la tecnologia abbia permesso a questi 17 scali di evitare 102.700 tonnellate di CO2 l’anno, risparmiare 26,6 milioni di euro di carburante e 2,2 milioni di minuti di rullaggio dei velivoli”.

Coma evolve l’offerta per assecondare i nuovi bisogni della domanda?

“Gli operatori dell’aviazione, per mantenere il passo con i tempi e rispondere alle esigenze dei passeggeri, puntano a offrire un’esperienza di viaggio interconnessa e fluida. Tra le soluzioni più avanzate, la cui implementazione è prioritaria per vettori e scali, spiccano biometria e identità digitale. Con la biometria, il volto diventa letteralmente la carta d’imbarco e il documento di identita’ del passeggero, trasformando il viaggio in un’esperienza senza precedenti. Non sarà più necessario esibire documenti durante le fasi di controllo al check-in e al gate. Il volto diventa il lasciapassare, consentendo di aprire i varchi in modo digitale e senza sforzo. Il viaggio nel futuro diventa sempre più digitale, portando innovazione e praticità nel mondo del trasporto aereo. L’utilità della biometria e dell’identità digitale non si esaurisce soltanto con il volo aereo, ma ha il potenziale di accompagnare il passeggero lungo tutto il suo viaggio, fino all’arrivo a destinazione. Queste tecnologie hanno infatti il vantaggio anche di poter essere utilizzate per servizi aggiuntivi, come l’identificazione presso strutture ricettive”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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