7 Marzo 2024

Daily Archives

consigliato per te

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    Nuovo record: febbraio 2024 il più caldo mai registrato nel mondo. Oceani bollenti

    l mese appena trascorso è stato il febbraio più caldo da quando si registrano i dati. Il nono mese consecutivo in cui questo triste record viene battuto. E la temperatura media globale del Pianeta a febbraio 2024 è stata di 1,77 gradi più alta di quella media dell’era preindustriale. Mentre gli accordi di Parigi auspicano che entro il 2100 si rimanga al di sotto dei 1,5 e comunque entro e non oltre i 2 gradi di riscaldamento. LEGGI TUTTO

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    In Basilicata le vigne salgono in quota per sopravvivere

    Alle pendici di un antico vulcano ormai spento, il monte Vulture, nel cuore terragno della Basilicata, il vino diventa oggi giorno più sostenibile. “Non alterare le condizioni ambientali e favorire gli equilibri naturali è il nostro principale obiettivo, cerchiamo in tutti i modi di impattare il meno possibile”, spiega Paride Leone, che rappresenta l’azienda vitivinicola Terra dei Re, cinque vigneti tra Rionero in Vulture, Barile e Melfi, per un totale di 11 ettari. Produzione annua di 70mila bottiglie: Aglianico, Pinot nero e Malvasia bianca. Ma il numero di cui è più orgoglioso è senz’altro un altro: nel 2010 ogni singola bottiglia si accompagnava a un’emissione di CO2 stimata in 1,04 chilogrammi. “Oggi siamo scesi a 720 grammi, e non ci fermiamo”, sorride. Perché questa è soprattutto una storia di ricerca e innovazione, di agricoltura di precisione e tutela dell’ambiente. Di contrasto, nel piccolo, al cambiamento climatico: non a caso, Terra dei Re è stata la prima azienda al mondo ad ottenere la certificazione “Friend of the Earth” nel comparto del vino e l’Aglianico del Vulture Nocte è stato il primo vino sostenibile certificato.

    “Siamo partiti nel 2000, l’azienda è nata dall’incontro della mia famiglia, i Leone, con i Rabasco: non avevamo grande esperienza nel campo, anche se mio nonno era un grande produttore di Aglianico. – racconta Paride, che si occupa in azienda di sostenibilità e marketing – Avevamo chiaro l’obiettivo del rispetto dell’ambiente, ma è con il coinvolgimento dell’università di Basilicata, nel 2013, che abbiamo iniziato a studiare scientificamente l’impatto in termini di emissioni della nostra azienda. Una raccolta dati accurata ci ha consentito di capire dove saremmo potuti intervenire, dalla lavorazione in vigna alla logistica, passando per un utilizzo non ottimizzato delle macchine agricole, per risparmiare emissioni dirette di CO2, ma anche energia elettrica e acqua. Ci siamo accorti di alcuni paradossi: sa quanto costa all’ambiente inviare un singolo cartone di vino dalla Basilicata a Milano, o addirittura agli Stati Uniti?”.

    Domani in edicola

    Venti storie dall’Italia che cambia: il nuovo numero di Green&Blue

    di Luca Fraioli

    06 Marzo 2024

    A report ultimato, l’azienda ha così deciso di attuare una piccola rivoluzione silenziosa. “Con soluzioni intuitive, come per esempio il collocamento strategico di un mezzo agricolo nel punto più vicino a tutti i vigneti o lo stoccaggio di parte della produzione in giro per l’Italia, ed eliminando processi non funzionali alla produzione, come la cosiddetta pettinatura della vigna, che ha solo un valore estetico. Abbiamo, soprattutto, puntato con forza sul fotovoltaico, che oggi assicura una produzione di energia mediamente sufficiente a gestire i nostri consumi. E ancora: abbiamo provveduto a creare un sistema di raccolta delle acque pluviali, che utilizziamo oggi nelle lavorazioni colturali delle vigne. Oggi l’acqua è una risorsa importante. Lo abbiamo fatto per l’ambiente, ma anche per risparmiare costi economici e investire sulla qualità. Come noi, possono farlo tutti: basta poco, la parola chiave è razionalizzazione”.

    Ce n’è anche un’altra, di parola chiave, che si evidenzia nel corso della visita ai vigneti lucani di Terra dei Re: biodiversità. “Conosciamo anche il numero dei lombrichi che vivono al di sotto dei nostri vigneti: è una stima media, naturalmente, ma ci aiuta a comprendere lo stato di salute dei terreni. E ancora: facciamo un censimento degli insetti volanti, in particolare delle farfalle, che sono indicatori della qualità dell’aria. Non utilizziamo diserbanti chimici e lasciamo sul terreno lo sfalcio delle erbe spontanee, che aiutano a ridurre il processo di evaporazione: la terra mantiene naturalmente un suo equilibrio”.

    Italy for Climate

    In Friuli Venezia Giulia l’antico mulino per le rinnovabili. E poi c’è il biogas

    di Serena Gasparoni

    29 Febbraio 2024

    E il trend della sostenibilità sembra aver attecchito, da queste parti: l’esperienza di Terra dei Re ha portato al consolidamento del consorzio Quivulture per la valorizzazione dell’Aglianico: nei prossimi mesi saranno installate centraline in grado di restituire e processare, con l’Intelligenza Artificiale, le informazioni legate alle condizioni meteo, all’apporto idrico del sottosuolo, all’esposizione al sole. “Dati che ci aiuteranno a far fronte agli imprevisti, che con i cambiamenti climatici in atto sono all’ordine del giorno. – spiega Leone – Sa che le ultime vigne di Pinot Nero abbiamo dovuto piantarle a 800 metri di altitudine per sottrarle alle ondate di calore? Fino a qualche anno fa sarebbe stata un’eresia. Anche per questo stiamo provando, con tutte le nostre forze, a impattare il meno possibile sul Pianeta”. LEGGI TUTTO