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Tecnologia e nuovi carburanti aiuteranno l’aviazione a raggiungere il Net-zero

Il settore aereo riceverà una decisa spinta nella riduzione delle emissioni dalle nuove tecnologie e dai nuovi carburanti. Di questo è convinto il World Economic Forum che, nel meeting di quest’anno (15-19 gennaio), ha presentato ai numerosi investitori che si sono ritrovati nella cittadina svizzera di Davos 16 società che sviluppano soluzioni in grado di rendere il trasporto aereo più sostenibile.

Una sfida epocale

L’obiettivo è quello di raggiungere il Net-Zero entro il 2050, ovvero azzerare non le emissioni totali ma quelle nette, compensandole cioè con le iniziative che riducono la C02 presente nell’atmosfera. Oggi, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Iea), l’aviazione contribuisce al 2% delle emissioni globali di gas serra, un valore destinato ad aumentare tenendo delle previsioni di aumento dei viaggi aerei nel corso di questo decennio.

“La decarbonizzazione dell’aviazione è una delle sfide più difficili della transizione verso l’energia pulita e richiederà molte innovazioni tecnologiche e uno sforzo concertato da parte di innovatori, dell’industria, dei governi e dei fornitori di finanziamenti – si legge in un documento del World Economic Forum – Per accelerare e sostenere la trasformazione dell’aviazione e accelerare il suo percorso verso le emissioni nette zero, UpLink e la First Movers Coalition hanno lanciato la Sustainable Aviation Innovation Challenge per identificare e accelerare le start-up più innovative e promettenti in questo settore”.

I 16 innovatori a livello internazionale

Con 130 proposte di alta qualità provenienti da tutto il mondo, sono stati selezionati 16 Top Innovators dai partner industriali per unirsi all’UpLink Innovation Ecosystem.

Questi 16 innovatori sono ora inseriti nella programmazione formale del World Economic Forum e in un ecosistema di supporto di partner industriali e investitori con l’obiettivo di far crescere la loro attività attraverso collaborazioni aziendali e tecnologiche.

Le 16 startup rispondono al nome di Air Company, Ampaire, Azzera, Beyond Aero, Cemvita’s, HyFlux’s, H3X, Ineratec, Infinium’s, Spark e-Fuels, Sylphaero, Synhelion, Twelve, VerdeGo Aero, Verne, Viridos. Alcune di loro, come per esempio Spark e-Fuels e Viridos, sono impegnate nello sviluppo dei cosiddetti Saf, acronimo di Sustainable aviation fuel (carburante per l’aviazione sostenibile), che hanno il compito di fungere da ponte tra i “vecchi” motori a cherosene e le nuove soluzioni a batterie e ad idrogeno che devono ancora essere sviluppate su scala industriale.

Il valore della filiera

Altre, come Beyond Aero e Verne, lavorano invece a soluzioni per l’impiego dell’idrogeno come carburante degli aerei. Fra le società che sono state presentate al World Economic Forum ci sono infine anche quelle impegnate nella progettazione di propulsori elettrici, una sfida che presenta grandi difficoltà soprattutto sul fronte delle batterie. Oltre agli evidenti limiti di queste ultime in fatto di peso ed autonomia, ci sono altri aspetti di non poco conto, come per esempio le elevate potenze richieste al momento del decollo e la gestione termica dei motori elettrici che tendono a surriscaldarsi durante il funzionamento.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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