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Sorpresa, i bonobo sono più aggressivi degli scimpanzé

I bonobo sono più aggressivi degli scimpanzé. Un dato “sorprendente”, come lo hanno descritto gli scienziati autori della scoperta, che suggerisce come in materia di aggressività sui nostri parenti più prossimi sappiamo ancora poco e che nuovi dati possono ribaltare quanto noto finora.

I nuovi dati sono quelli che arrivano da migliaia di ore di osservazione dei comportamenti di alcune comunità di bonobo e scimpanzé nella Repubblica Democratica del Congo e in Tanzania. Interessati a capire qualcosa di più sulla loro aggressività – ma di rimando un po’ anche sulla nostra – l’idea dei ricercatori è stata quella di monitorare i loro comportamenti aggressivi, tanto quelli fisici che non, come possono essere l’attività di caricare o di inseguire qualcuno, spiegano. Il primo risultato, come accennato, è che i bonobo sono più aggressivi degli scimpanzé (circa tre volte tanto, in termini di atti aggressivi), anche se la tendenza ai comportamenti aggressivi cambia in funzione del sesso degli individui coinvolti. I bonobo infatti sono tendenzialmente più aggressivi se si guarda alle interazioni maschio-maschio, ma lo sono meno nei confronti delle femmine rispetto agli scimpanzé. In entrambe le specie invece i maschi più aggressivi erano anche quelli che si accoppiavano di più, scrivono gli autori dalle pagine di Cell. E ancora: anche il modo di essere aggressivi cambiava nelle due specie, con i bonobo più solitari degli scimpanzé, che molto più spesso formano coalizioni maschili (circa 13 volte tanto). Quale può essere il significato di tutto questo?

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Premesso che per confermare i risultati saranno necessari nuove osservazioni, l’analisi del comportamenti aggressivi di bonobo e scimpanzé conferma in parte qualcosa sulle dinamiche che regolano le loro popolazioni. Per esempio, aver osservato più aggressioni femmina-maschio che il contrario nei bonobo rispetto agli scimpanzé, conferma il carattere matriarcale delle società dei bonobo, dove sono le femmine a occupare i ranghi più elevati. Lo studio conferma anche la tendenza all’individualismo più spiccata per i bonobo rispetto agli scimpanzé, questi ultimi ben noti per avere dei comportamenti ben più letali dei bonobo, anche verso i piccoli.

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Tenendo conto proprio di questo, ovvero della violenza degli scontri, non sarebbe dunque un caso che gli scimpanzé siano (almeno numericamente) meno “attaccabrighe” dei bonobo. Scrivono infatti gli autori: “Le ?coalizioni possono aumentare il costo degli scontri perché gli avversari possono reclutare a loro volta alleati; e così possono verificarsi lesioni gravi o anche morti quando una parte supera notevolmente l’altra. In secondo luogo, per quanto riguarda il sesso maschile, la fitness degli scimpanzé dipende da forti coalizioni per la difesa del territorio, le lotte all’interno della comunità possono rivelarsi costose poiché mettono a rischio l’azione collettiva”. In altre parole, spiegano gli esperti, è il costo elevato dei loro scontri a tenerli a bada: se lo facessero troppo ben presto rimarrebbero in pochi a difendere gruppo e territorio.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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