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Le consegne in cargo bike per un delivery etico e sostenibile

Le emissioni di CO2 prodotte dalle consegne dell’ultimo miglio potranno raggiungere 24 milioni di tonnellate nel 2030 (+30% rispetto al 2020). È possibile contribuire a un’inversione di tendenza attraverso scelte responsabili, come quella di consegnare con cargo bike e e-cargo bike che in città possono effettuare consegne fino al 60% più veloci rispetto ai furgoni, producendo il 90% in meno di anidride carbonica rispetto ai furgoni diesel e il 33% in meno rispetto ai furgoni elettrici. È la sfida raccolta da So.De, startup milanese, il cui acronimo So.De sta per Social Delivery, ovvero consegna sociale, solidale e sostenibile: sostenibile perché è a zero impatto, consegnando solo con biciclette e cargo bike. Solidale perché supporta commercianti e attività locali e contribuisce alla consegna di spese alimentari e pasti a famiglie in difficoltà. Sociale perché rivoluziona la figura dei ciclofattorino, una professione che è diventata paradigmatica del mondo del lavoro precario e senza tutele. Oltre alle consegne di prodotti per le aziende che scelgono So.De, il social delivery sviluppa anche progetti ad alto valore sociale in sinergia con le realtà con cui collabora.

“Ad esempio, ci impegniamo in filiere solidali di recupero e redistribuzione del cibo ritirando prodotti invenduti presso la GDO e consegnando pacchi alimentari a famiglie in condizioni di fragilità del territorio locale. Coprogettiamo con realtà istituzionali e del terzo settore servizi in cui la consegna a domicilio per le persone più vulnerabili diventa occasione di supporto, solidarietà, inclusione”. L’aspetto che rende So.De diverso dagli altri esperimenti di delivery locale è la sua vocazione a mettere al centro le persone: dei 13 dipendenti, il 30% fa parte di categorie che hanno storie di fragilità e che vengono così accompagnati attraverso percorsi di inclusione.

La storia di So.De

Fondata da tre donne innovatrici: Lucia Borso, Teresa De Martin e Naima Comotti, l’idea del Social Delivery matura nel 2020 durante il primo lockdown nel quartiere Dergano di Milano e, a dire il vero, non ci mette molto a diffondersi nelle altre zone della città. La vera scommessa tuttavia inizia nel 2021, anno di lancio della campagna di crowdfunding di So.De e del primo test. Test che ha successo e che dà il via alla seconda fase della startup, nel gennaio 2022, con la costituzione di Magma srl Impresa Sociale che gestisce il progetto So.De. 

Ma facciamo un passo indietro. Inizialmente So.De si sviluppa attorno a Rob De Matt, un’associazione che tra le altre cose gestisce un ristorante bistrò per promuovere l’inclusione lavorativa attraverso la ristorazione. Durante il primo lockdown Rob De Matt attivò più di 80 volontari nella raccolta di generi alimentari e nella consegna di pasti caldi a famiglie in difficoltà. Sulla spinta di questa iniziativa maturò l’idea di creare un delivery sociale di quartiere, inizialmente su scala ridotta, in ottica della “città dei 15 minuti”. Nacque così un progetto che fu selezionato per il bando Crowdfunding Civico promosso dal Comune di Milano sulla piattaforma Produzioni dal Basso. Il crowdfunding ottenne l’appoggio di 550 donatori, superando di gran lunga il traguardo prefissato e attraendo un grande interesse sia locale che nazionale.

Oggi la startup milanese ha all’attivo:13 dipendenti, 12 cargo bike per le consegne, 150 pacchi al giorno consegnati nel mese di gennaio 2024 (nello stesso mese del 2023 erano circa 60), oltre 120 chilometri percorsi in bici al giorno, più di 30 tra clienti e partner, tra cui Ikea Italia, Bosch eBike Systems Italia, Artemest, Repower, Ares Market Milano srl, associata a Commercianti Indipendenti Associati, cooperativa componente del Consorzio Nazionale Conad, ma anche piccole botteghe di quartiere e artigianato locale. Non solo, dei 13 dipendenti il 30% fa parte di categorie che hanno storie di fragilità e che vengono così accompagnati attraverso percorsi di inclusione.

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La formazione dei ciclofattorini (e non solo)

So.De ha deciso di battersi innanzitutto per dare le giuste tutele ai suoi ciclofattorini, con contratti subordinati a tutti gli effetti e corsi e aggiornamenti qualificanti, e con ben chiaro lo scopo di dare nuovo valore a questa professione. I ciclisti di So.De ricevono infatti una formazione a tutto tondo che tocca sicurezza, codice della strada, manutenzione della bicicletta, ma anche gestione di rapporti interpersonali e comunicazione efficace, nell’ottica di farne operatori e operatrici di comunità, delle vere e proprie antenne sul territorio. “Forniamo ai nostri corrieri programmi formativi dedicati allo sviluppo delle competenze necessarie per svolgere il proprio lavoro in modo sicuro ed efficace. Offriamo corsi di ciclomeccanica, educazione stradale, soft skills, italiano L2, informatica, logistica e altri ancora, in base alle esigenze dei nostri e delle nostre dipendenti”. Oltre ai percorsi formativi obbligatori, la startup offre piani personalizzati di formazione in base alle specifiche esigenze dei corrieri.

Nel progetto So.De le persone sono sempre al centro. Tutti i corrieri di So.De sono assunti. “Crediamo nell’importanza di garantire un lavoro dignitoso per i nostri e le nostre dipendenti, creando un ambiente di lavoro rispettoso e inclusivo”. So.De – Social Delivery, sta realizzando inoltre consegne solidali per famiglie in condizioni di marginalità, consegna della spesa per categorie fragili, servizi di trasporto e piccoli traslochi per gli abitanti e le abitanti, corsi per scoprire le potenzialità del muoversi sulla bici, oltre ad altre attività che mirano a dare risposte ad alcuni bisogni del territorio. Questa startup vuole rendere le nostre città un luoghi più vivibili, accoglienti e sostenibili. Come? Favorendo un circuito di consumo consapevole e il commercio di prossimità attraverso la valorizzazione di botteghe locali e promuovendo una mobilità a basso impatto ambientale.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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