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Il cambiamento climatico arriva a teatro con Elisa Palazzi: “Questione sempre più urgente”

Cambia il clima, cambiamo noi. Nei giorni in cui la notizia della temperatura percepita da record in Brasile alimenta ulteriormente il dibattito sul global warming, la rassegna “La scatola di Archimede”, condotta da Massimo Polidoro, porta sul palcoscenico del Teatro Menotti di Milano un tema sempre più attuale, per il quale scende in campo Elisa Palazzi, docente di fisica del clima all’Università degli Studi di Torino. Sarà lei a intervenire alla serata di domenica 24 marzo.

Il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato sulla Terra, con una anomalia di temperatura di 1,45 °C rispetto ai livelli pre-industriali. – anticipa Palazzi – Gli ultimi dodici mesi – da marzo 2023 a febbraio 2024 – addirittura mostrano uno scarto di +1,56 °C sopra la media 1850-1900. Come si legge sul rapporto Onu relativo allo stato del clima 2023 pubblicato il 19 marzo, oltre alla temperatura dell’aria, molti altri record negativi sono stati infranti, relativi allo stato dei ghiacciai e dei mari. E il 2024 ha già il 99% di probabilità di essere tra i 5 anni più caldi mai registrati. Ma al 2023 ci arriva anche una buona notizia, un aumento importante della produzione di energia da fonti rinnovabili. L’energia rinnovabile è il cuore dell’azione climatica volta a ridurre – per poi azzerare – le emissioni di gas serra in atmosfera”.

E domenica si parlerà anche della percezione generale ancora in parte falsata che regola l’approccio alla sfida, inderogabile, al cambiamento climatico.  Cominciando dalla considerazione che siamo troppo spesso portati a pensare che il problema sia altrove, che non ci riguardi direttamente, o che sia destinato a presentarsi in un futuro ancora molto lontano.

“Il cambiamento climatico è la questione più urgente del nostro tempo. – rileva Polidoro – Che cosa può fare ciascuno di noi per contrastarlo? Per cominciare informarsi correttamente, come faremo con l’incontro di domenica sera. E poi bisogna fidarsi della scienza: i rischi per l’umanità sono enormi e dobbiamo intervenire ora. Domani sarà troppo tardi”. 

Le serate de “La scatola di Archimede”, che contengono nel nome un omaggio a Piero Angela e al suo libro La vasca di Archimede, della cui uscita ricorre in cinquantesimo anniversario, sono dedicate a capire il ruolo che la scienza e la tecnologia hanno oggi nella nostra società e le difficolta? che incontriamo nel conciliare evidenze scientifiche e scelte politiche ed economiche, spesso fuori sincrono con la realtà.

“L’obiettivo – spiega ancora Polidoro – è provare a capire il mondo che verrà e per avviarci verso il futuro con consapevolezza e razionalità, unico antidoto di cui disponiamo per evitare di intraprendere vicoli ciechi o, peggio, strade senza ritorno”. Nel corso della serata di domenica, interverrà anche Francesca Casale del DICA, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale del Politecnico di Milano. 

La rassegna continua fino al 5 maggio con appuntamenti domenicali al Teatro Menotti, dove vengono ospitati divulgatori scientifici ed esperti provenienti dai più diversi campi della ricerca. Dopo il grande successo di pubblico della prima serata con Telmo Pievani, con oltre 400 persone in sala, con grande partecipazione giovanile e dopo l’appuntamento con Elisa Palazzi, in programma incontri con Amedeo Balbi (14 aprile) e con Valentina Bosetti e Ugo Bardi (21 aprile). Chiude il ciclo Ilaria Capua, il 5 maggio. Gli appuntamenti sono accompagnati dalla fisarmonica di Nadio Marenco, dalla riflessione comica e intelligente di Francesco Lancia e Chiara Galeazzi e dalla partecipazione di ricercatrici e ricercatori del Politecnico di Milano.

Teatro Menotti, domenica 24 marzo alle ore 21Info e prenotazioni: tel. 02/82873611biglietteria@teatromenotti.org


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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