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Attaccare o accogliere? Per decidere il pesce Nemo conta le strisce dell’avversario

All’Okinawa Institute of Science and Technology, in Giappone, studiano da anni i pesci pagliaccio e hanno un interesse particolare sulla formazione e sul ruolo delle loro caratteristiche strisce bianche. Così, per esempio, dopo aver scoperto qualche tempo fa che per alcune specie di pesci pagliacci è il tipo di attinia che fa le strisce – ovvero che queste si formano in modo diverso a seconda dell’anemone in cui vivono gli animali, chiamati per questo anche pesci anemoni – e come si formano e scompaiono con la crescita, oggi alcuni ricercatori dello stesso team aggiungono un tassello in più alle nostre conoscenze in materia. Le strisce servono ai pesci per riconoscersi, confermano: i pesci anemoni pagliaccio sembrerebbero contarle e le usano per capire chi attaccare e chi no.

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14 Gennaio 2022

Delle abilità matematiche dei pesci pagliaccio, e in particolare di Amphiprion ocellaris (che, per intendersi, hanno ispirato Nemo della Disney) si parla sulle pagine della rivista Journal of Experimental Biology, dove l’équipe dell’istituto giapponese presenta i risultati di alcuni curiosi esperimenti. Hayashi e colleghi hanno osservato come si comportavano alcune colonie di Nemo in presenza di altri pesci pagliaccio, in carne ed ossa o finti che fossero (infatti hanno anche utilizzato delle figurine di plastica di pesci finti, con numero di strisce verticali diverse sul corpo). Gli scienziati hanno notato un atteggiamento più aggressivo da parte di A.ocellaris nei confronti dei propri simili, ovvero di pesci pagliaccio con tre strisce. Gli animali oggetto di studio erano al contrario più tolleranti verso i simili con un numero minore di strisce. Perché mai?

Anche se gli esperimenti sono stati condotti in laboratorio, gli scienziati avanzano qualche ipotesi che lega il comportamento dei pesci alla loro organizzazione sociale. Infatti, spiegano, questi pesci vivono in colonie, dove il più grande è generalmente anche quello a capo della colonia stessa. Crescere per questi pesci significa anche acquisire tutte e tre le strisce: la presenza di un pesce simile, della stessa specie, parimenti grande, potrebbe così essere percepita come una minaccia, giustificando l’atteggiamento aggressivo osservato. “Ne deduciamo che i pesci pagliaccio utilizzano il numero di strisce bianche come indizio per identificare e attaccare solo i competitors che potrebbero utilizzare lo stesso anemone – si legge nel paper – Lo consideriamo un comportamento importante come efficiente sistema di difesa del territorio”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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