ROMA – La questione, che rende irrequieto il ministro conservatore dell’Istruzione e del Merito, è che domani mattina gli striscioni li srotoleranno in piazza gli insegnanti con le loro due rappresentanze sindacali (Flc Cgil e Uil scuola) e gli studenti con le loro sigle maggioritarie: Rete della conoscenza-Uds, Rete degli studenti medi. Domani c’è sciopero nazionale – non generale, per volontà del Garante – e coincide, per scelta strategica, con la Giornata internazionale dello studente.
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