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Erisipela: l'infezione di cui soffre Benedetto XVI

Dermatologia

Secondo la stampa tedesca, il Papa emerito è alle prese con un peggioramento dell’infezione batterica al viso che lo ha colpito, l’erisipela. Vediamo di cosa si tratta.

Sanihelp.it – Lo scorso giugno, quando è stato fotografato durante il breve rientro in Germania per accomiatarsi dal fratello maggiore malato (poi venuto a mancare lo scorso 1 luglio), il Papa Emerito Benedetto XVI era apparso con alcune chiazze particolarmente arrossate in volto. Secondo il Corriere della Sera, che cita a sua volta le dichiarazioni del biografo ufficiale di Ratzinger, Peter Seewald, riportate dal quotidiano tedesco Passauer Neue Presse, egli starebbe affrontando un’infezione al volto che gli provocherebbe forti dolori: l’erisipela.

Il biografo avrebbe parlato di condizioni di salute particolarmente fragili, anche se lo stesso Ratzinger si sarebbe mostrato ottimista sulla possibilità di tornare presto a scrivere. Anche dal Vaticano hanno voluto rassicurare: «Secondo quanto riferito dal suo segretario personale monsignor Georg Gaenswein, le condizioni di salute del Papa Emerito non destano particolare preoccupazione, se non quelle per un anziano di 93 anni che sta superando la fase più acuta di una malattia dolorosa, ma non grave».

Ma esattamente, che cosa è l’erisipela? Si tratta di un’infezione acuta, generalmente di origine batterica (i principali responsabili sono, in particolare, lo streptococco piogene (streptococco β-emolitico di gruppo A) o lo stafilococco aureo), che coinvolge il derma profondo e il sistema linfatico. Colpisce spesso bambini e anziani, e, per quanto possa interessare tutto il corpo, si localizza più frequentemente alle gambe e al viso. L’infezione tende a colpire più spesso chi soffre di diabete o di problemi di cattiva circolazione venosa e linfatica. Può, inoltre, essere favorita da piccole lesioni della cute (anche una ferita da rasatura o punture di insetti) attraverso le quali i germi si fanno strada nell’organismo.

In genere i sintomi comprendono febbre, brividi, malessere generale, con l’ingrossamento dei linfonodi più vicini alla zona colpita, e la comparsa di una chiazza eritematosa, cioè lucida e rossa, dura, calda e dolorosa, spesso rialzata e ben delimitata rispetto alla cute circostante sana. La malattia viene affrontata con una cura antibiotica, per bocca o, nei casi più seri, per via endovenosa. Ha, però, tendenza a recidivare, cioè a ricomparire più volte.


Fonte: http://www.sanihelp.it/rss/rss_salute.xml

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