5 Giugno 2024

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    Cresce l’impegno delle aziende a favore della sostenibilità 

    Negli ultimi tempi è aumentata notevolmente l’esigenza di una maggiore sostenibilità ambientale. Questo incremento di attenzione è una risposta alle crescenti sfide ambientali affrontate a livello globale e le aziende, i governi e i singoli individui stanno riconoscendo l’importanza di adottare pratiche sostenibili per mitigare l’impatto delle attività umane sul pianeta. 

    Una gamma di soluzioni sviluppate ad hoc 

    Molte società stanno ormai incorporando pratiche sostenibili nelle loro attività: dalla riduzione dei rifiuti e del consumo energetico all’implementazione di processi produttivi eco-compatibili, tutti passi verso la responsabilità ambientale. Abbracciando la sostenibilità, queste organizzazioni non solo contribuiscono a un futuro più verde, ma si rivolgono anche a consumatori attenti all’ambiente. 

    In quest’ottica, nel 2009, è stata fondata E-Globe, una PMI innovativa, attiva nel settore della vendita di prodotti di climatizzazione, caldaie e biomassa, energia rinnovabile, servizi e accessori, con particolare attenzione ai prodotti della “green economy”. L’azienda studia, progetta e distribuisce sistemi di termoidraulica e condizionamento all’avanguardia, merito dell’impegno di persone competenti, ingegneri e termotecnici in grado di offrire soluzioni innovative e sicure. Impianti all’avanguardia e accuratamente testati collocano la società in una posizione di leadership del mercato, con uno sguardo al futuro che non dimentica il profondo legame tra uomo e natura. Un comfort sereno, realizzato per l’uomo attraverso una tecnologia green che utilizza energie alternative, per una ricerca di benessere sostenibile basata sul risparmio energetico.  LEGGI TUTTO

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    “Il mondo è in ritardo rispetto all’impegno di triplicare l’elettricità da rinnovabili”

    A conti fatti siamo decisamente indietro. Ad annunci fatti, va un po’ meglio: forse, nel 2030, l’obiettivo di triplicare la produzione di elettricità rinnovabile nel mondo sarà centrato, ma solo al 70%. Nella Giornata mondiale dell’ambiente mentre a Bonn in Germania si fa il punto sul cammino che porterà alla COP29 di Baku in Azerbaigian, per la IEA – Agenzia internazionale dell’energia – è tempo di tracciare un primo bilancio su quanto è stato annunciato sei mesi fa alla COP28 di Dubai. Lo scorso dicembre i leader mondiali si erano impegnati a triplicare la produzione di elettricità rinnovabile entro il 2030 e a raddoppiare l’efficientamento energetico. Analizzando i piani e le politiche attuali di circa 150 Paesi però, sostiene l’Agenzia, l’obiettivo di triplicare l’energia da rinnovabili non sarà centrato, siamo troppo fuori strada. Eppure, consci del fatto che questo sforzo è vitale per la transizione energetica e per la decarbonizzazione, qualche segnale di speranza c’è nel caso in cui, rispetto agli annunci fatti, i vari Paesi decideranno il prossimo anno di accelerare con le proprie politiche climatiche.

    Di fatto secondo l’andamento attuale, e sempre se gli Stati manterranno i propri impegni, entro il 2030 dovremmo arrivare a 8000 GW di capacità rinnovabile. L’obiettivo era di 11.000 Gw: mancheranno dunque all’appello circa 3000 GW e solo il 70% degli impegni sarà raggiunto. Il gap è legato secondo la IEA sia a una risposta lenta delle varie nazioni nel soddisfare le promesse della COP28, sia al fatto che a spingere nella direzione richiesta sarebbero principalmente solo i paesi più sviluppati. Come ha ricordato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA, non tutto è perduto però. “L’obiettivo di triplicazione è ambizioso ma realizzabile, anche se solo se i governi trasformano rapidamente le promesse in piani d’azione. I Paesi di tutto il mondo hanno una grande opportunità per accelerare il progresso verso un sistema energetico più sicuro, conveniente e sostenibile”.

    Per riuscirci i governi dovrebbero alzare l’asticella o per lo meno insistere con obiettivi ambiziosi nei loro piani d’azione nazionali per il clima (gli NDC), puntando ad accrescere il contributo dell’energia solare, che costituisce circa la metà della capacità che i governi intendono installare, e quella eolica, che rappresenta circa un quarto. Per Heymi Bahar, analista IEA e coautore del nuovo report, finora “c’è un divario, ma il divario è colmabile”, così come ci sono segnali positivi da raccogliere (l’anno scorso si è registrato un aumento record della capacità rinnovabile , pari a circa 560 GW aggiunti in un anno, +64%).

    In questa sfida, alcuni Paesi più di altri stanno dimostrando che è possibile muoversi velocemente lungo la strada dei propri obiettivi climatici nazionali: per esempio la Cina lo scorso anno ha aggiunto più nuova capacità di generazione rinnovabile rispetto al resto del mondo “qualcosa di incredibile. Tutti sono rimasti molto sorpresi. Uno dei motivi è che il solare e l’eolico sono molto più economici del carbone” ha commentato Bahar. Secondo la IEA, per aggiustare la traiettoria, è necessario lavorare sul miglioramento delle reti elettriche, sulla riduzione delle tempistiche degli iter autorizzativi, su nuovi investimenti per le infrastrutture e su come integrare in modo efficiente le energie rinnovabili variabili.

     Il punto centrale per riuscire a triplicare l’elettricità da fonti rinnovabili restano però i piani nazionali, quelli che anche i paesi in via di sviluppo devono includere ed aggiornare. Finora sono pochissimi i Paesi (appena 14 su 194) che hanno incluso un esplicito target al 2030 nei loro piani più aggiornati sulle energie rinnovabili e secondo l’Agenzia nel complesso il livello di ambizione attuale coprirebbe “appena il 12% (1.300 GW)” di quanto necessario per soddisfare gli annunci fatti a Dubai. Se però si osservano i piani annunciati, la speranza di centrare almeno il 70% dell’impegno resta ancora alta. LEGGI TUTTO

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    Imprese green, incentivi per i giovani attenti all’ambiente e al risparmio energetico

    Più fondi per i giovani che decidono di mettersi in proprio con nuove iniziative che privilegiano la sostenibilità ambientale e il risparmio energetico. Sono infatti in dirittura d’arrivo il nuovo le misure per l’attuazione del decreto Coesione che ha introdotto nuovi finanziamenti a sostegno dell’occupazione e dall’autoimprenditorialità, con un’attenzione particolare per innovazione e ambiente. Entro il prossimo 7 giugno saranno individuati i termini, i criteri, e le modalità di finanziamento e le regole per la presentazione delle domande.

    Incentivi e nuove attività

    Gli interventi che prevedono contributi a fondo perduto differenzianti a seconda della tipologia di attività da realizzare e di beni da acquistare, sono destinati a promuovere la costituzione di nuove attività  da parte dei giovani disoccupati con meno di 35 anni di età. Saranno ammesse al finanziamento le iniziative economiche finalizzate all’avvio di attività di lavoro autonomo, imprenditoriali e libero-professionali, in forma individuale o collettiva realizzate da giovani disoccupati di età inferiore ai 35 anni, e/o in condizione di marginalità, di vulnerabilità sociale e di discriminazione. Le iniziative per l’autoimprenditorialità sono previste per tutta Italia, sulla base di due diverse misure: Autoimpiego Centro-Nord Italia, e Resto al Sud. 2.0. 

    Gli interventi sono a favore dei singoli che vogliono aprire un’impresa, un’attività come freelance con partita Iva, oppure una professione autonoma con iscrizione all’Ordine di riferimento, oppure dei soggetti con gli stessi requisiti, che costituiscono una nuova società alle società. Ammesse le società in nome collettivo, in accomandita semplice, a responsabilità  limitata, le società cooperative e anche le società tra professionisti.

     

    Tutoraggio e voucher per l’acquisto di beni

    Per chi parteciperà ai bandi è prevista l’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare per l’avvio delle attività. In particolare è prevista una fase di tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze, al fine di supportare i destinatari nelle fasi di realizzazione della nuova iniziativa. Sarà quindi possibile accedere alle varie forme di sostegno all’investimento previste in via alternativa. Si tratta di un voucher per l’acquisto di beni e contributi a fondo perduto oppure un contributo per la realizzazione dei progetti. L’importo del voucher è più elevato nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico. In alternativa è prevista la possibilità di richiedere finanziamenti a fondo perduto a sostegno dei progetti di investimento.

    Fisco verde

    Al via il bonus per l’agrivoltaico che protegge il suolo e fa risparmiare energia

    di Antonella Donati

    22 Maggio 2024

    Tutele dell’ambiente e risparmio energetico

    Per quel che riguarda nello specifico le attività rivolte all’ambiente e al risparmio energetico nel caso del Centro-Nord è previsto il riconoscimento di un voucher di avvio utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività per un importo massimo di 30.000 euro, che sale a 40.000 euro in caso di acquisto di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.Nel caso degli interventi al Sud il voucher per gli stessi interventi arriva a 50.000 euro, contro i 40.000 destinati al sostegno delle altre attività.Nel caso invece del contributo a fondo perduto in caso di programmi di spesa di importo fino a 120.000 euro si potrà ottenere fino al 65% in caso di nuove iniziative al Centro-nord, o al 75% al Sud. Ridotta di cinque punti la percentuale per i programmi di spesa oltre 120.000 euro e fino a 200.000 euro.

    Occupazione

    Lavoro e ambiente, arriva l’Osservatorio per la formazione green

    di redazione Green&Blue

    03 Maggio 2024

    Le regole per le domande

    Con il decreto interministeriale previsto entro il prossimo 7  giugno saranno individuati i termini, i criteri e le modalità di finanziamento delle iniziative. Definite anche le modalità per le domande. LEGGI TUTTO