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    Caos concorso presidi: il ministero valuta di fare causa a Formez e Fiera di Roma

    Dopo la figuraccia sul concorso straordinario a preside di qualche giorno fa, il ministero dell’Istruzione e del merito sta valutando di rivalersi contro gli organizzatori dell’evento: Formez e Fiera di Roma. Il danno d’immagine è stato clamoroso. A più riprese i candidati in attesa di svolgere la prova scritta hanno invocato l’intervento della forza pubblica […] LEGGI TUTTO

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    Programmi scolastici, gli storici contro Valditara: “In commissione solo pedagogisti, non chi insegna le discipline. Una distorsione”

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    Scuola, prove Invalsi al via. Ecco come e quando si svolgono. Previsto uno sciopero Cobas per il 9 maggio

    Partono oggi, 6 maggio, le prove Invalsi per le scuole primarie e secondarie.
    Il calendario
    II primaria (prova cartacea)
    – Italiano: oggi e martedì 7 maggio
    – Prova di lettura solo Classi Campione: martedì 7 maggio 2024
    – Matematica: giovedì 9 maggio
    V primaria (prova cartacea)
    – Inglese: lunedì 6 maggio 2024
    – Italiano: martedì 7 maggio 2024
    – Matematica: giovedì 9 maggio 2024

    II secondaria di secondo grado (prova al computer – CBT)
    Sessione ordinaria Classi Campione, prove di Italiano e Matematica: lunedì 13, martedì 14, mercoledì 15 maggio 2024
    In questa finestra la scuola sceglie due giorni per svolgere le prove di Italiano, Matematica.
    Sessione ordinaria Classi NON Campione, prove di Italiano e Matematica: da lunedì 13 maggio 2024 a venerdì 31 maggio 2024.

    Sciopero Cobas contro le prove Invalsi
    Il Cobas ha però indetto uno sciopero generale della scuola per giovedì 9 maggio, “scegliendo una giornata durante la quale nella scuola Primaria si svolgeranno i dannosi, oltre che inutili, quiz Invalsi, che abbiamo contestato fin dalla loro prima introduzione anche negli altri ordini di scuola. La puntuale analisi delle prove ci ha via via confermato quanto già affermavamo nel 2004, anno della loro istituzione. I rapporti Invalsi ogni anno ci restituiscono risultati sostanzialmente invariati e i divari tra il Nord e il Sud del Paese rimangono rilevanti. Ciò significa che vent’anni di rilevazioni non sono serviti a migliorare la didattica, a fronte di una spesa dello Stato di circa 300 milioni di euro (negli ultimi tempi circa 30 milioni l’anno). Riteniamo che il processo di valutazione vada ben al di là di prove standardizzate, decontestualizzate e pensate per risposte in velocità. Inoltre, le prove Invalsi hanno un potente effetto retroattivo: alle prove “ci si prepara” e ore di buona didattica vengono sostituite da allenamenti ai test su libri venduti dalle case editrici per le quali le prove sono diventate un affare. E, forti di queste convinzioni, riteniamo vieppiù inaccettabile la volontà del ministro Valditara di inserire i risultati di tali prove nel curriculum degli studenti.” LEGGI TUTTO

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    Francesco Bruni: “Il malessere dei giovani è anche colpa nostra. Gli abbiamo apparecchiato un brutto mondo e siamo genitori infantili”

    “Nei miei film ho raccontato il malessere adolescenziale con toni leggeri, da commedia, ma tra i ragazzi c’è disperazione vera e sfiducia”. Francesco Bruni, 62 anni, livornese di nascita ma romano d’adozione, sceneggiatore e regista, al disagio giovanile ha dedicato buona parte della sua produzione. LEGGI TUTTO

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    Asili nido, al via il nuovo piano da 734 milioni di euro. Ecco chi ne potrà beneficiare

    Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto per un nuovo Piano per gli asili nido del valore di 734,9 milioni di euro. Il Piano, in linea con gli obiettivi del Pnrr, punta a incrementare i posti degli asili nido al fine di migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia e offrire un concreto aiuto alle famiglie.
    L’investimento
    Le risorse messe in campo derivano, in parte, da economie del precedente Piano, varato lo scorso anno, e, in misura altrettanto rilevante, da fondi ulteriori recuperati nel bilancio dello stesso Ministero. Uno sforzo notevole per incrementare i nuovi posti già realizzati e per raggiungere il target europeo del Pnrr.
    “Si tratta di un investimento a cui attribuiamo un valore strategico per la qualità del sistema scolastico, e non solo. Il nostro obiettivo è ampliare un servizio fondamentale per ridurre le disparità dei punti di partenza, venendo incontro nel contempo alle esigenze delle famiglie e in particolare delle donne, a cui offriamo uno strumento in più per la conciliazione tra lavoro e maternità”, dichiara il ministro Valditara.
    La semplificazione
    “Come con il precedente Piano”, prosegue il ministro, “contiamo di raggiungere il massimo risultato anche grazie alla semplificazione di norme e procedure, accompagnata da un costante supporto alle amministrazioni coinvolte, presupposti decisivi per riuscire a cogliere le opportunità del Pnrr”.
    Il decreto, oltre ad accertare e mobilitare le risorse disponibili, definisce i criteri di riparto delle stesse tra i Comuni, tenendo conto dei dati Istat relativi all’attuale copertura del servizio nella fascia 0-2 anni, alla popolazione residente e al numero dei bambini nella fascia di età 0-2 anni.
    In base ai progetti finanziati con il precedente bando, e tenendo conto dell’incremento complessivo dei prezzi e delle valutazioni della Commissione europea svolte in sede di verifica della milestone europea del Pnrr di giugno 2023, è stato definito un costo parametrico applicabile alla realizzazione e costruzione di nuovi asili, nonché alla riconversione di edifici e immobili non già destinati ad asili.
    I beneficiari
    I criteri descritti hanno consentito di individuare un elenco di Comuni beneficiari e di quantificare l’importo spettante in base al numero minimo di posti da attivare.
    Le 14 città metropolitane, in considerazione dell’estensione territoriale di tali aree, avranno tutte a disposizione una quota di risorse per attivare e potenziare gli asili nido, a prescindere dal livello di copertura del servizio già raggiunto per la fascia di età 0-2 anni.
    Per l’autorizzazione degli interventi sarà avviata una procedura di adesione per i Comuni inseriti nell’elenco.
    In ogni caso, potranno candidarsi anche Comuni più piccoli di quelli individuati, e con una minore popolazione residente nella fascia 0-2 anni, aggregandosi con Comuni limitrofi mediante convenzione, in modo da garantire una gestione congiunta più efficace e sostenibile del servizio. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Valditara nomina il gruppo per rifare i programmi ministeriali, ma è polemica: “Mancano insegnanti e due esperti su nove vengono dagli atenei telematici”

    Il ministro Giuseppe Valditara ha nominato una commissione di esperti per rivedere le indicazioni e le linee guida nazionali del primo e secondo ciclo di istruzione. Un testo che risale al 2018, ministro Fioroni, aggiornato nel 2012, che riguarda la sostanza di ciò che viene trasmesso nelle aule. LEGGI TUTTO