La fotinia, come coltivare la pianta che cambia colore
La fotinia, o photinia, appartiene alla famiglia delle Rosaceae ed è originaria dell’Asia orientale, in particolare della Cina, del Giappone e dell’India. La varietà più diffusa è la photinia fraseri, un ibrido nato dall’incrocio tra photinia glabra e photinia serratifolia, ma la pianta in sé è diventata protagonista di molti giardini italiani: grazie alle sue foglie giovani rosso intenso che virano al verde, e alla sua capacità di trasformarsi in una siepe elegante o in un arbusto d’effetto, conquista chi ama il verde ornamentale (che diventa rosso). Ma come coltivarla nel modo giusto? Quando intervenire con la potatura? Quali sono i costi? Scopriamolo insieme.
Quando la photinia diventa rossa? Caratteristiche
La photinia fraseri è un arbusto sempreverde a crescita rapida, con un portamento eretto e ramificato. Può raggiungere un’altezza di 2–4 metri, a seconda della potatura. Le foglie sono ovali, lucide e coriacee, di colore verde scuro con spettacolari nuove vegetazioni rosso acceso in primavera e inizio estate. I fiori, riuniti in pannocchie bianche e profumate, compaiono tra aprile e maggio. In autunno possono comparire piccole bacche rosse non edibili.
Come coltivarla: esposizione, terreno e messa a dimora
La photinia prospera in pieno sole o in mezz’ombra: una collocazione luminosa ne esalta il fogliame e favorisce la colorazione rosso-vivace delle foglie più giovani. È preferibile un terreno fertile, ben drenato, evitando quelli troppo compatti o soggetti a ristagni: se il suolo è pesante, è utile mescolare del compost o terriccio leggero al momento della piantagione. La messa a dimora si può effettuare dall’autunno alla primavera, evitando i mesi più caldi o i periodi di gelo. Una volta piantata, la fotinia richiede un’attenzione particolare nel primo anno con annaffiature regolari fino a quando non si sarà ben radicata; in seguito, la sua manutenzione può essere moderata.
Quando potare la Photinia
La potatura della fotinia merita un’attenzione particolare: il momento ottimale per intervenire è in tardo inverno o all’inizio della primavera o immediatamente dopo la fioritura, a seconda delle condizioni climatiche e della varietà. Tagliare troppo presto (prima che i nuovi germogli si siano induriti) o troppo tardi (vicino ai primi geli) può ridurre l’effetto estetico della nuova vegetazione o rendere la pianta più vulnerabile. Non è necessario potare drasticamente ogni anno: eliminare rami secchi, ammalati o troppo sporgenti e dare forma al cespuglio è spesso sufficiente. Nel caso di siepi molto fitte, si consiglia una leggera rifinitura, ma evitare tagli radicali in autunno.
Quanto cresce: dimensioni, ritmo e varianti della photinia
La Fotinia è sorprendentemente vigorosa. In condizioni favorevoli può arrivare a 3-5 metri d’altezza e simile ampiezza se lasciata libera. Alcune fonti indicano che può superare anche i sei metri in assenza di potature regolari. Se invece viene coltivata come siepe e sottoposta a potature regolari, può essere mantenuta a 2-3 metri d’altezza senza grosse difficoltà. Il ritmo di crescita nel primo periodo è rapido: la chiave è contenere la vegetazione nella forma desiderata fin da subito, per evitare che la pianta diventi troppo legnosa e perda vigore nella base.
Malattie e parassiti: occorre vigilarla
Un punto da non sottovalutare riguarda le malattie: la fotinia è soggetta alla leaf spot (maculatura fogliare) soprattutto in condizioni di elevata umidità e cattiva circolazione d’aria, con conseguente perdita di foglie. Per evitare ciò è importante garantire una buona areazione tra le piante, non bagnare ripetutamente la chioma, e se necessario intervenire con trattamenti mirati. Inoltre, mantenere gli strumenti di potatura ben puliti è fondamentale per evitare la diffusione di funghi o batteri. La scelta del momento e dell’angolo del taglio può fare la differenza nella salute della pianta. LEGGI TUTTO


