C’è un problema in natura: fa troppo caldo per riprodursi
Gli effetti sono molteplici: c’è il falco grillaio che assiste a un’alta mortalità dei pulcini nelle prime settimane di vita (e quelli che sopravvivono sono sempre più piccoli). I maschi del pesce tropicale guppy (Poecilia reticulata il nome scientifico) sono, invece, sempre meno colorati: quindi, fatalmente meno attraenti per le femmine. Problema analogo per i maschi di diamante mandarino: cantano meno, e a quanto pare in modo differente. Bisognerebbe farlo capire alle femmine. “Ma soprattutto ci sono diverse specie animali che assistono alla crescita della percentuale di maschi sterili oppure al peggioramento della qualità degli spermatozoi”, sottolinea Chiara Morosinotto, ricercatrice all’Università di Padova e al National Biodiversity Future Center: “La colpa – spiega – è delle ondate di calore”.
Biodiversità e clima
Fa sempre più caldo, i pipistrelli salgono di quota
di Pasquale Raicaldo
19 Agosto 2025
Fra le minacce più serie del cambiamento climatico per la biodiversità, le ondate di calore – brevi ma intensi eventi estremi in cui le temperature sono più alte rispetto alla media per alcuni giorni – causano non solo eventi di mortalità di massa fra gli animali, rischio che include noi umani, ma – a quanto pare – possono compromettere anche la loro capacità riproduttiva. Minacciando la biodiversità anche con effetti a cascata fra le generazioni. È una delle conclusioni dello studio “Cryptic reproductive costs of heatwaves for animal populations”, portato avanti proprio da National Biodiversity Future Center e Università di Padova, sintetizzato da una pubblicazione su Global Change Biology che analizza, esamina e commenta il boom di ricerche degli ultimi anni sulle connessioni tra climate change e riproduzione, in natura.
I fenomeni climatici estremi, che sono in aumento per frequenza, durata e intensità su scala globale, hanno effetti sulla riproduzione che i ricercatori criptici, vale a dire non immediatamente visibili, ma possono fortemente alterare aspetti della selezione sessuale e delle dinamiche di popolazione anche a lungo termine.“Per esempio nello spinarello, piccolo pesce d’acqua dolce diffuso anche in Europa, gli effetti si protraggono fino alla crescita e impattano le generazioni future. – spiega Morosinotto – I figli di genitori esposti ad ondate di calore, una volta adulti, sopravvivono meglio ad ondate di calore ma fanno uova più piccole”. E dunque tendenzialmente meno resistenti.
Cosa succede al pianeta
Stiamo cambiando gli equilibri della natura
di Elena Dusi
11 Agosto 2025
E non è ancora chiaro cosa accadrà in un futuro non troppo remoto alle tartarughe marine Caretta caretta, che nidificano sempre più a nord ma che risentono dell’innalzamento della temperatura della sabbia in cui vengono deposte le uova, che influenza direttamente il sesso dei nascituri. Di qui, quella che i ricercatori hanno già osservato come una eccessiva femminilizzazione delle neonate: alla lunga si rischia di avere meno maschi. E la sopravvivenza della specie potrebbe essere in bilico.
Non bisogna dunque guardare solo ai casi estremi – quelli in cui migliaia di individui vengono uccisi nel giro di qualche giorno dalle ondate di calore (è accaduto di recente, in particolare, per le morie di massa di cozze e vongole, che non resistono a temperature superiori ai 30 gradi per alcuni giorni) – ma soprattutto alle conseguenze più subdole, ancora in larga parte inedite.
“Il nostro studio evidenzia che se molti animali di una popolazione diventano sterili questo causerà una serie di eventi a catena. – spiega ancora la ricercatrice – Ad esempio, la diversità genetica di una popolazione colpita da ondata di calore potrebbe ridursi perché molti individui non riusciranno più a riprodursi, ma si andranno anche a modificare quei processi di selezione sessuale che favoriscono alcuni individui o sistemi di accoppiamento rispetto ad altri”.
Le rondini sono sempre più piccole: non per evoluzione, ma per il cambiamento climatico
di Loredana Diglio
13 Aprile 2025
Il meccanismo è in fondo semplice: se lo stress percepito dai genitori a causa di ondate di calore porta ad effetti che perdurano nei figli fino in età adulta, c’è un’alta probabilità che questi effetti possono trasferirsi ai loro figli, passando così di generazione in generazione. “Senza contare – annota ancora la ricercatrice – che, dato che le ondate di calore stanno aumentando sia in frequenza sia in intensità è molto probabile che i figli ormai adulti di genitori che hanno subito ondate di calore saranno a loro volta esposti ad ondate di calore. I danni si potrebbero così accumulare fra varie generazioni”. Di qui l’esigenza, rimarcata nello studio, di identificare e quantificare i “costi” delle ondate di calore sulla riproduzione animale per riuscire a stimare l’impatto che questi eventi estremi hanno sia a livello demografico sia evolutivo. LEGGI TUTTO


