Bonus elettrodomestici 2025, ecco come funziona
Bonus elettrodomestici in dirittura d’arrivo con alcune novità. Il contributo sarà riconosciuto direttamente in negozio con la formula dello sconto in fattura, senza la necessità di presentare nessuna specifica domanda, a fronte della rottamazione di un modello della stessa tipologia con consumi più elevati. La lista degli elettrodomestici che si potranno acquistare sarà contenuta in un decreto ad hoc, ma in ogni caso il bonus sarà riservato ai soli prodotti europei. Le novità grazie ad un emendamento al decreto bollette in corso di esame alla Camera.
Meno consumi e smaltimento corretto
Il bonus elettrodomestici prevede un contributo fino al 30% del costo, entro un massimo di 100 euro, che raddoppia a 200 euro per chi ha in Isee fino a 25.000 euro. Il bonus, che doveva essere operativo da febbraio, è destinato a sblocccarsi grazie all’emendamento presentato di FdI che ha accolto le richieste dei produttori della filiera del bianco. Ora si prevede infatti che il bonus possa essere riconosciuto esclusivamente per l’acquisto di un elettrodomestico prodotto in uno stabilimento collocato nel territorio dell’Unione europea. Viene anche eliminato il riferimento alla classe energetica in modo da offrire più margini ai produttori italiani. In ogni caso il nuovo acquisto potrà essere agevolato solo a fronte della rottamazione di un prodotto analogo di classe energetica inferiore.
Sconto direttamente in negozio
Per la concessione del contributo non ci sarà nessun click day e non sarà necessario presentare nessuna domanda. L’emendamento, infatti, prevede l’applicazione di uno sconto direttamente in fattura. Spetterà quindi ai rivenditori iscriversi nell’apposita piattaforma, e ci si potrà rivolgere solo ai punti vendita aderenti all’iniziativa. La lista degli elettrodomestici ammessi al bonus sarà contenuta nel decreto attuativo che dovrà indicare tipologia e classe energetica del prodotto da acquistare per sostituire quello più energivoro.
Come orientarsi nella scelta
Considerando l’obiettivo di riduzione dei consumi è prevedibile che possano rientrare nella lista solamente i grandi elettrodomestici, vale a dire frigoriferi, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, forni elettrici che in quanto tali sono indispensabili. Dal momento che è confermato che si potrà avere un solo bonus per ciascun nucleo familiare conviene fin da ora verificare sia le caratteristiche di quelli che si hanno in casa, sia le modalità di utilizzo. Al di là dei consumi medi, che sono indicati sulle etichette energetiche, infatti, per calcolare il risparmio che si può ottenere con l’acquisto di un nuovo modello si deve necessariamente considerare il consumo in termini di cicli di lavaggio nel caso di lavatrici e lavastoviglie, l’utilizzo quotidiano o meno del forno, la capacità nel caso del frigo. Il risparmio nei consumi Ad esempio per una lavastoviglie da 12 coperti abbiamo per la classe A un consumo uguale o inferiore a 34 Kwh/100 cicli, che sale a 40 KWh/100 cicli per la classe B e arriva a 46 KWh/100 cicli per la classe C. Per i forni è ancora in vigore la vecchia tipologia di etichette, per cui nel caso di un forno elettrico da 100 litri, abbiamo per quelli più efficienti un consumo uguale o inferiore a 0,47 Kwh/ciclo, che sale fino a 0,705 Kwh/ciclo se si scende di due classi energetiche. Invece nel caso di un frigo-congelatore con sbrinamento automatico, da 300 litri (200 per cibi freschi e 100 per cibi congelati) se in classe A si ha un consumo massimo di 100 Kwh/annui, in classe B si sale fino a 124 Kwh/annui, mentre la classe C arriva a 155Kwh/annui, ossia oltre il 50% in più. LEGGI TUTTO