14 Luglio 2024

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    La startup delle batterie che si caricano dal terreno producendo energia pulita e a basso costo

    Tecnologie innovative per un’agricoltura più efficace. Si chiama Bactery, spin-off dell’Università di Bath fondata dai ricercatori Ben Metcalfe, Jakub Dziegielowski e Mirella Di Lorenzo, che hanno sviluppato una innovativa tecnologia basata su batterie alimentate da batteri che raccolgono energia verde dal terreno, sfruttando i processi naturali che si verificano all’interno dei microrganismi.Il terreno è un’ottima fonte di nutrienti per la crescita delle piante, ma è anche una fonte di elettroni prodotti da batteri endogeni.
    Partendo da questa scoperta, la startup britannica apre la strada a una nuova forma di energia pulita, proveniente da batterie che si ricaricano quando vengono inserite nel terreno, fornendo una fonte di elettricità pulita 24 ore su 24, 7 giorni su 7, anche nelle parti più remote del mondo. Obiettivo, rivoluzionare l’agricoltura con una fonte di energia sostenibile e continua, e accelerare il passaggio a un’agricoltura digitale basata sui benefici dei dati affidabili. Il CEO di Bactery, Jakub Dziegielowski, che ha conseguito un dottorato di ricerca in ingegneria chimica presso l’Università di Bath prima di fondare l’impresa innovativa, ha precisato che l’obiettivo “è di sfruttare la loro esclusiva tecnologia per accelerare il passaggio alla digitalizzazione delle aziende agricole, migliorando la produttività e riducendo i costi operativi”. Le batterie alimentate dai batteri possono durare oltre 25 anni e costano solo 25 sterline (circa 30 euro) per unità senza necessità di manutenzione.
    Agricoltura e trasformazione digitale
    L’Internet of Things (IoT) sta cambiando il volto dell’agricoltura. Come qualsiasi altro settore, anche quello agricolo sta attraversando un periodo di profondi cambiamenti: una vera e propria rivoluzione digitale. La coltivazione sta cambiando attraverso la modificazione genetica e soprattutto tramite l’automatizzazione combinando l’impiego di sensori (IoT), intelligenza artificiale e sistemi basati sul Cloud. Ne giovano sia l’agricoltura di precisione sia le catene di approvvigionamento più flessibili ed efficienti, grazie a raccolta e analisi continua dei dati, con informazioni puntuali e in tempo reale a supporto dell’intero processo decisionale anche nel settore rurale. In particolare i dispositivi IoT raccolgono e trasmettono dati sullo stato dei campi, consentendo agli agricoltori di aumentare l’efficienza, ridurre i costi e le risorse, massimizzare le rese.

    Ben Metcalfe, Jakub Dziegielowski e Mirella Di Lorenzo  LEGGI TUTTO

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    Nel Parco del Delta del Po c’è una piccola isola che studia la ricetta per salvare il pianeta

    C’è una piccola isola, nel Parco del Delta del Po, che sta aiutando la scienza a formulare la ricetta giusta per salvare il pianeta. Si chiama Albarella ed è collegata da una strada arginale e con un ponte alla terraferma: si estende per 528 ettari coperti dalla macchia mediterranea, con alberi di 150 specie diverse, tra cui il pino marittimo e il pioppo bianco. E ci sono 270 daini: si nutrono (anche) negli orti dei residenti. LEGGI TUTTO