Il bonsai Ginepro è una delle specie di bonsai più utilizzate; questo perché consente di creare delle forme impossibili da eseguire con altre piante. Facile da coltivare, resiste sia al caldo dell’estate, sia al freddo dell’inverno. Conta una quantità di varietà piuttosto ampia, anche se le più conosciute sono il Ginepro Rigida, Itoigawa, quello giapponese (o Juniperus giapponese) e il Juniperus Chinensis Itoigawa.
Ginepro bonsai: le varietà principali
La principale distinzione che si fa quando si parla di bonsai ginepro riguarda la vegetazione, Infatti, questa pianta particolare può presentarsi sia con vegetazione a scaglie, sia con vegetazione ad aghi. Tra i ginepri a scaglie si trovano principalmente il ginepro cinese e lo Shimpaku giapponese: i colori abbracciano il giallo-verde, il verde-blu e il verde-grigio. Lo Shimpaku Itoigawa, invece, si riconosce per la sua vegetazione verde smeraldo.
Tra i bonsai di ginepro ad aghi, invece, il ginepro spinoso giapponese è forse uno dei più conosciuti. I suoi aghi sono acuminati di colore verde scuro e molto pungenti. Si riconoscono perché sulle loro lunghezze è presente una striscia bianca.
Bonsai ginepro: come prendersene cura
Prendersi cura del bonsai di ginepro non è particolarmente complicato; questa pianta dal fascino ancestrale, infatti, non richiede troppe attenzioni ed è perfetta anche per chi non ha alle spalle grosse esperienze nel vastissimo campo dei bonsai.
Intanto, appartenendo alla famiglia delle conifere, il bonsai ginepro apprezza molto la rugiada notturna, sua alleata.
Potatura del bonsai ginepro
Come per la maggior parte dei bonsai, anche il bonsai ginepro richiede una potatura. In particolare, si consiglia di effettuare tale azione durante l’inverno, stagione durante la quale avviene il riposo vegetativo della pianta. Una volta potato, il bonsai ginepro ha bisogno di un po’ di tempo per “riprendersi”, motivo per il quale si consiglia di effettuare l’operazione quando questo è ancora inserito nel vaso da coltivazione. Il trapianto, quindi, sarebbe meglio effettuarlo dopo, ossia l’anno successivo.
Per svolgere una potatura ottima, si consiglia sempre di utilizzare una tronchese concava: in questo modo si eviteranno tagli netti, che andrebbero a indebolire il bonsai e potrebbero anche portare la crescita di foglie ad aghi. Solitamente, per non sbagliare, si eliminano i rami che tendono a svilupparsi in senso verticale, quelli che si incrociano o che crescono verso l’interno della pianta. Forse non tutti lo sanno, ma una volta conclusa la potatura del bonsai ginepro, si dovrà procedere con la “medicazione” dei tagli utilizzando una pasta cicatrizzante adatta.
Bonsai ginepro: esposizione
Appurato che il bonsai ginepro ami molto la rugiada, viene da sé che ci sono piccoli accorgimenti da seguire affinché la sua crescita sia sempre rigogliosa e sana. Ad esempio, uno dei fattori principali legati al suo benessere, riguarda l’ambiente. Questo, infatti, deve essere sempre ben luminoso e ben ventilato.
Durante la stagione primaverile sul bonsai ginepro nasce la nuova vegetazione e in questo periodo dell’anno sarebbe meglio tenerlo in pieno sole. La giusta quantità di luce consentirà alla pianta dalle forme particolari di cresce forte e rigogliosa, con foglie (dette scaglie) piccole, vegetazione compatta e visivamente uniforme.
In estate, invece, il bonsai ginepro ha bisogno di una posizione di semi-ombra, anche se volendo, si potrebbe ancora tenerlo esposto al sole, ma facendo attenzione a coprire bene i vasi per evitare che l’apparato radicale si surriscaldi. Rispetto alla chioma, che ama il caldo, le radici lo temono. Nel caso in cui il terreno superi i 40°, si potrebbe andare incontro a un vero e proprio blocco delle funzioni a livello delle radici: la conseguenza? Un marciume radicale assolutamente nocivo per il bonsai.
Nella stagione dell’autunno il bonsai ginepro richiede le stesse attenzioni della primavera. Anche in questo periodo si consiglia di esporre la pianta in pieno sole. Per quanto riguarda l’inverno, infine, l’esposizione del bonsai può comunque rimanere esterna. Essendo molto resistente anche al gelo, il ginepro può essere lasciato fuori. Tuttavia, è sempre bene avere l’accortezza di proteggere il vaso dalle gelate estreme; le radici potrebbero infatti soffrire molto gli sbalzi di temperatura.
Come e quanto annaffiare il bonsai ginepro
L’irrigazione del ginepro bonsai è molto importante. Prima di bagnare il terreno, infatti, bisogna assicurarsi che questo sia effettivamente asciutto. Essendo una pianta sensibile al ristagno, è sempre bene attendere che il terreno si asciughi prima di procedere con una nuova annaffiatura. Oltre a bagnare il terreno (si consiglia sempre l’uso di un annaffiatoio con soffione a fori sottili), è molto importante procurarsi un nebulizzatore ad hoc da utilizzare direttamente sulla chioma del bonsai. Amando molto la rugiada e soprattutto se tenuto in un contesto al chiuso, il bonsai ha bisogno di rimanere umido in superficie.
Piccolo suggerimento: per facilitare l’irrigazione del bonsai si consiglia di porre un sottovaso con ghiaia all’interno e di mantenere quest’ultima umida.
Bonsai ginepro: concimazione e difesa dai parassiti
Durante la stagione vegetativa il bonsai ginepro richiede una concimazione regolare. Se si sceglie un concime organico si consiglia l’utilizzo ogni mese, mentre in caso di fertilizzante liquido si consiglia l’uso settimanale.
Per quanto riguarda invece la grande sfera dei parassiti e delle malattie, il bonsai ginepro rimane una pianta molto resistente. Con la giusta cura e con le giuste attenzioni c’è caso che questa meravigliosa pianta non soffra mai l’attacco di funghi o parassiti. Tuttavia, può capitare che venga “attaccato” da alcuni nemici, tra cui ragnetto rosso, cocciniglia, afidi, larve mangia aghi e lepidotteri. In questo caso si consiglia sempre l’utilizzo dei giusti prodotti, ma ancora prima si consiglia di comprendere meglio se effettivamente il bonsai sia predisposto a tali parassiti e perché.