Ultime settimane a disposizione per usufruire del bonus verde, l’agevolazione fiscale riconosciuta per la sistemazione a verde di terrazzi e cortili, creazione di giardini pensili e coperture a verde di tetti a pareti. Il bonus, infatti, è in scadenza al fine anno e nella manovra per il 2025 non è prevista nessuna proroga. Tempi stretti, dunque, per mettere in programma i lavori.
Da area pavimentata a zona verde
Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% su una spesa massima di 5.000 euro per ciascun immobile abitativo, non solo prima casa. La detrazione è riconosciuta in dieci rate annuali. Le spese agevolabili sono tutte quelle finalizzate alla creazione dei nuovi spazi verdi, come ad esempio quelle necessarie per trasformare un’area incolta in terra battuta in un giardino, per la risistemazione totale di un giardino con nuove aiuole, nuovi cespugli e nuovi alberi, la creazione di giardini pensili.
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Il bonus comunque spetta esclusivamente per gli interventi di natura straordinaria, ossia che riguardano la sistemazione a verde ex novo o il radicale rinnovamento dell’esistente. In questo caso l’intervento è agevolato ad ampio raggio. Ad esempio nel tetto di spesa può rientrare anche l’acquisto della struttura per realizzare un pergolato per il sostegno ai rampicanti, con l’obiettivo di realizzare una zona d’ombra destinata a proteggere la casa dall’eccessiva insolazione durante il periodo estivo. Inoltre è possibile ottenere il bonus anche per il miglioramento degli impianti di irrigazione e per la realizzazione di nuovi pozzi. Detrazione anche per i lavori di restauro e recupero di giardini di interesse storico e artistico di pertinenza di immobili vincolati.
Terrazzo e nuove fioriere
Il bonus è ammesso anche per l’acquisto di piante e arbusti in vaso e per le fioriere in cemento da installare in terrazzo. Non si deve trattare, però, di un intervento parziale, ma dell’intera sistemazione a verde del terrazzo in maniera stabile, creando quindi un’oasi di verde vivibile tutto l’anno. L’area verde peraltro può essere anche finalizzata ad ottenere un risparmio energetico grazie alla protezione offerta dalla vegetazione dal caldo eccessivo e dal freddo invernale se si interviene anche sulle pareti, creando un vero e proprio “cappotto” naturale, in grado tra l’altro di ridurre le emissioni, oltre che contribuire alla riduzione della bolletta.
Cappotto verde per il risparmio energetico
Secondo uno studio dell’Enea, infatti, d’estate la copertura a verde delle pareti di un edificio permette di ridurre fino al 15% di energia per abbassare la temperatura, mentre d’inverno il risparmio per il riscaldamento arriva al 10% grazie all’effetto camino tra la parete e la coltre vegetale. Si realizza in pratica una ventilazione naturale che toglie umidità alle pareti esterne e riduce la dispersione termica dell’edificio, con una riduzione delle emissioni e un miglioramento della qualità dell’aria.
Progettazione e spese per il giardiniere
Tra le spese detraibili rientrano anche quelle per la progettazione dei nuovi spazi verdi, purché poi l’intervento sia effettivamente realizzato. Per l’agevolazione i pagamenti devono essere effettuati con strumenti tracciabili, bancomat, carte di credito, bonifici ordinari. La fattura deve comprendere obbligatoriamente anche le spese di manodopera, in quanto non è prevista alcuna agevolazione per il solo acquisto e i lavori fai da te. L’acquisto di alberi, piante, arbusti, cespugli o specie vegetali in genere, può comunque essere effettuato presso un fornitore diverso rispetto al soggetto che esegue la prestazione.