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Riscaldamento globale, aumenta il pericolo di collisioni tra navi e squali balena

Quali saranno le rotte degli squali balena nei prossimi anni? Ma soprattutto, come cambieranno a seconda di quando cambierà, ancora, il nostro pianeta? Da queste domande è partito il team di ricercatori internazionale guidato dai ricercatori della University of Southampton e del Marine Biological Association di Plymouth (Regno Unito) per capire quanto aumenterà il rischio per questo gigante dei mari di incrociarsi pericolosamente con le grandi navi. Perché gli effetti dei cambiamenti climatici non solo solo la perdita di habitat, il rischio che in nuovi ambienti gli animali fatichino a nutrirsi e riprodursi, ma anche che finiscano, sempre di più, vittime di minacce di natura umana.

Le temperature degli oceani

A parlare di tutto questo, mostrando mappe e snocciolando numeri che cercano di misurare questo rischio, sono gli stessi ricercatori dalle pagine di Nature Climate Change. Lo studio si inserisce nel ricco filone di ricerche che cercano di capire come cambieranno gli areali di distribuzione degli animali (ma anche delle piante) in risposta all’aumento delle temperature. La regola generale, ricordano gli autori, prevede un generale spostamento verso i poli o verso altitudini più elevate.

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“Oggi è necessario conoscere quantitativamente le interazioni tra movimento della fauna selvatica, le attività umane e i cambiamenti climatici per incorporare questi dati nelle valutazioni di conservazione”, si legge nel paper. Soprattutto per le specie considerate più a rischio, ha ricordato Freya Womersley, a capo dello studio: lo squalo balena al momento è classificato come in pericolo nella lista rossa dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.

E quanto osservato in generale, vale lo stesso pare anche per questi animali (studiati anche a ricchi dati di tracciamento satellitare raccolti negli anni), che si sposteranno mediamente verso latitudini più elevate (con spostamenti anche di mille km), e più in generale, scrivono i ricercatori anche verso le aree più di confine delle loro attuali aree di distribuzione (complessivamente circumtropicale).

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I pericoli sulle rotte degli squali balena

Lo studio però ha indagato più a fondo le previsioni sugli spostamenti di questi animali marini cercando di comprendere in che modo nel prossimo futuro, in diversi scenari climatici, le rotte degli squali balena si sarebbero incrociate con quelle delle grandi navi. Il risultato è che, per tutti gli scenari considerati – quelli a più alte e basse emissioni – le probabilità di scontro degli animali con le navi aumenteranno, anche se, puntualizzano gli autori, non dovessero aumentare (come invece previsto) le flotte di navi. Per misurare questo valore i ricercatori hanno calcolato lo ship co-occurrence index, un indice che tiene conto della distribuzione degli squali balena e della densità delle navi. Per alcuni scenari più ottimistici, di cosiddetto sviluppo sostenibile a basse emissioni, la combinazione navi-squali nello stesso luogo aumenterebbe di 20 volte, ma il numero si impenna fino a 15 mila negli scenari di sviluppo ad alte emissioni entro la fine del secolo.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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