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In montagna con il cane: una guida per partire preparati

Arriva per molti il momento di andare in vacanza, magari salendo di quota per trovare riparo dalla calura: se abbiamo un cane e ci piace camminare, quali sono gli aspetti a cui prestare attenzione per non nuocere al nostro amico e nemmeno alla natura?

Innanzitutto è importante informarsi e pianificare bene il tragitto: è chiaro che non si può percorrere una via ferrata, ma bisogna avere cautela anche nel caso di sentieri troppo esposti o con passaggi sulla roccia, per non metterlo in pericolo. Proprio come noi, poi, hanno bisogno di allenamento: meglio abituarli gradualmente partendo da percorsi semplici e stare attenti ai segni di stanchezza. Prima di partire chiediamo al nostro veterinario se ci siano particolari accorgimenti da seguire, legati alla razza, all’età o alle condizioni di salute del nostro cane, oppure un consiglio per eventuali antiparassitari o vaccini che potrebbero servire per la zona che vogliamo visitare.

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Mai senza ciotola e borraccia

La cosa più importante da portare con noi è senz’altro l’acqua, con una ciotola o una borraccia dispenser, da offrire frequentemente. Meglio comunque scegliere le ore più fresche e ricordiamoci che i cani fanno più fatica di noi a disperdere il calore. Ruscelli e abbeveratoi, anche se invitanti, potrebbero essere contaminati da batteri problematici per l’apparato gastrointestinale del cane. Non dimentichiamoci i sacchetti per raccogliere i suoi bisogni: pensare che un po’ di concime faccia poco male non è corretto. I propri animali, anche se vaccinati, potrebbero trasmettere malattie alle specie selvatiche – contagio che può avvenire anche in senso contrario, quindi prestiamo attenzione. Non uniamoci al comportamento dilagante, per quanto insensato, di abbandonare i sacchetti chiusi sui sentieri: il fatto che alcuni siano biodegradabili non implica che il processo di decomposizione sia rapido o completo, né che questo avvenga in qualsiasi condizione e senza lasciare residui nocivi. Cibo e snack, oltre a un kit di primo soccorso, possono essere senz’altro utili. Sugli impianti di risalita e in alcuni rifugi può essere obbligatoria la museruola, quindi meglio portarla con sé se richiesto dal nostro itinerario.

Ogni sentiero ha le sue regole

Concludiamo con la questione più dibattuta di tutte: il cane deve stare sempre al guinzaglio? Se abbiamo in programma di dirigerci in Parchi o aree protette, informiamoci prima di tutto se i nostri amici a quattro zampe sono ammessi: in alcuni casi non lo sono, o possono percorrere solo alcuni sentieri, che attraversano aree meno frequentate dalla fauna selvatica e in genere vi è l’obbligo di tenerli sempre legati. Anche dove non sussiste l’obbligo per legge, l’uso del guinzaglio è comunque caldamente consigliato, per la sicurezza di cani, persone e animali selvatici. In un contesto naturale ricco di tracce e odori gli istinti predatori del cane potrebbero risvegliarsi, portando a comportamenti del tutto inaspettati anche per il padrone: scappare, perdersi e farsi male, oltre a disturbare animali al pascolo, lepri, marmotte, caprioli, cervi, stambecchi (magari con prole), o rischiare gli attacchi difensivi di qualche ungulato o di una vipera.

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I pericoli e il ritorno a casa

Non bisogna poi dimenticare che la montagna è frequentata anche da altri cani, che non sempre vanno d’accordo tra loro, da persone che possono averne paura, e un cane libero può smuovere pietre a monte dei sentieri rischiando di far del male a noi e ad altri. Da vicino possiamo monitorare la sua stanchezza e assicurarci che non si faccia male e ricordiamo anche che su di noi grava una responsabilità sia civile che penale su eventuali danni o lesioni che fido infligge ad altri. Inutile dire che se la zona è frequentata da lupi e orsi il guinzaglio diventa obbligatorio per l’incolumità di cani e padroni.

Dopo la passeggiata, controlliamo se ha qualche ferita o graffio sui polpastrelli, se abbia fatto qualche spiacevole incontro con le zecche e spazzoliamolo per rimuovere eventuali foglie, spine o semi. A questo punto possiamo concederci insieme un bello snack e un po’ di meritato riposo…


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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