“Le Olimpiadi di Los Angeles del 2028 saranno car-free, senza automobili”. L’annuncio della sindaca della città californiana Karen Ruth Bass che ospiterà i Giochi nel 2028 è risuonato mentre nello Stade de France si chiudeva l’edizione parigina della manifestazione. E se la capitale francese aveva scelto come operazione-simbolo (riuscita a metà) rendere balneabile la Senna, la sfida per Los Angeles sarà altrettanto impegnativa: rinunciare alle quattro ruote che sono il simbolo stesso della città, nella realtà come nell’immaginario collettivo creato da Hollywood. Come dimenticare, tra i tanti possibili esempi, la scena iniziale di La La Land, in cui uno snervante ingorgo si trasforma per magia in un coloratissimo musical.
Olimpiadi 2024, cosa ci insegna il tentativo di rendere balneabile la Senna
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Beh, se i piani saranno rispettati, anche gli sceneggiatori dovranno rivedere i loro cliché su Los Angeles. “Stiamo già lavorando per creare posti di lavoro espandendo il nostro sistema di trasporto pubblico in modo da avere dei Giochi senza auto”, ha detto la sindaca Karen Bass nella cerimonia di chiusura di Parigi 2024. “E questa è un’impresa per Los Angeles, dato che siamo sempre stati innamorati delle nostre auto. Stiamo lavorando per garantire che possiamo costruire una Los Angeles più verde”.
“Ventotto entro il 2028”: le nuove metro
Ma come, se la città orizzontale si è sviluppata dando per scontato l’uso dell’automobile? Scommettendo su un colossale potenziamento della metropolitana. Quando nel 2017 i Giochi del 2028 furono assegnati a Los Angeles, l’amministrazione cittadina lanciò il progetto “Ventotto entro il ’28”, vale a dire 28 nuovi progetti di metropolitana da realizzare in vista dell’appuntamento olimpico, per un costo di 42,9 miliardi di dollari. Secondo un rapporto pubblicato lo scorso marzo, dei 28 progetti originali, 18 erano ancora in fase di completamento e dovrebbero essere ultimati prima delle Olimpiadi, mentre si prevedeva che 10 avrebbero aperto dopo il 2028. Più in dettaglio: tre progetti sono stati già completati, sette sono in costruzione, sei sono nella fase di progettazione finale e 12 sono ancora in fase di pianificazione.
Il treno gratis collegherà la città ad uno degli scali
L’obiettivo è aggiungere linee ferroviarie nel centro cittadino e nei quadranti est e ovest, integrando il sistema di trasporto pubblico precedentemente frammentato di Los Angeles e collegando le principali sedi dei Giochi olimpici. Per chi conosce la città californiana e la sua metropolitana può essere utile sapere che sarà estesa la linea D dalla fermata Wilshire/Western fino a Westwood, con apertura prevista tra il 2025 e il 2027, e sarà prolungata la linea L fino a Montclair, apertura è prevista entro il 2028. Già nel gennaio 2026 (ma comunque con anni di ritardo rispetto ai piani) sarà invece inaugurato il treno automatizzato che collegherà l’aeroporto alla città: sarà gratuito e viaggerà senza soste a intervalli di due minuti, trasportando fino a 200 passeggeri per volta. Nel primo anno di attività si prevede che trasporterà 30 milioni di persone.
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Bike sharing e piste ciclabili
Entro la fine dell’anno in corso sarà invece completata e aperta la stazione Airport Metro Connector, che permetterà ai viaggiatori del treno automatizzato di trasbordare sui treni della linea K che a sua volta incrocia la D diretta verso downtown. Usciti dalle stazioni, gli spettatori delle Olimpiadi troveranno potranno scegliere se muoversi su strade pedonali o piste ciclabili grazie al bike sharing.
A completare il quadro, tre linee di bus veloci che, secondo i funzionari del trasporto pubblico locale, vedranno la luce prima del 2027: da North Hollywood a Pasadena, da Hollywood a South Central e da Northridge a North Hollywood.
I fondi: chiesti altri 319 milioni di dollari
Ma non tutti condividono l’ottimismo degli amministratori. E parlano di ritardi nei lavori che potrebbero far saltare il piano di trasporto pubblico e di addio alle auto durante le Olimpiadi. C’è chi fa notare per esempio che nei Giochi di Los Angeles del 1984 furono noleggiati 550 autobus per trasportare staff e pubblico verso le sedi di gara e gli hotel: già ora Los Angeles stima di aver bisogno di una flotta ben maggiore per il 2028: 2700 autobus. Tanto che da Washington il Segretario ai trasporti Pete Buttigieg ha assegnato una sovvenzione di 77 milioni di dollari per autobus elettrici alla società di trasporti di Los Angeles, che però ha chiesto altri 319 milioni di dollari prima dei Giochi.
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Los Angeles impari dagli errori di Parigi
Ci sono ancora quattro anni di tempo. É giusto che, in occasione delle Olimpiadi, si faccia tutto il possibile per dare l’esempio, per comunicare al mondo la necessità di modificare anche le abitudini più radicate, ma dannose per il clima, per il Pianeta, per noi stessi. Los Angeles però impari dagli errori di Parigi: il sacrosanto obiettivo di ripulire la Senna e restituirla alla città come una delle sue bellezze (e non come una fogna a cielo aperto) ha rischiato di trasformarsi in un boomerang. I Giochi liberi dalle automobili sono una bellissima promessa, se mantenuta. Ma in caso di fallimento, potrebbe trasformare l’allegra La La Land in un cupo Le dernier metrò.