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La casa del futuro, green e più accessibile

Cresce l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, sistemi di recupero del calore e involucri edilizi a elevate prestazioni di isolamento termico. Tra gli operatori del settore c’è Cmb, impresa specializzata nella progettazione e nella realizzazione di abitazioni e grandi opere, che si caratterizza per il forte focus sulla sostenibilità, attiva anche nel comparto dell’edilizia convenzionata

di Sibilla Di PalmaQuando si parla di ambiente, l’edilizia è uno dei settori di maggiore impatto. La necessità di contrastare il riscaldamento globale e di proteggere il Pianeta impone, quindi, di rivedere e adattare il modo in cui si costruiscono gli immobili. Di qui l’orientamento del comparto verso una crescente sostenibilità attraverso il ricorso a materiali eco-compatibili e tecnologie a basso impatto ambientale, l’adozione di strategie progettuali e soluzioni impiantistiche pensate nel rispetto dell’ambiente o, ancora, la realizzazione di immobili che si sviluppano in verticale consentendo di risparmiare suolo. A trainare il cambiamento è anche l’Europa con la “Direttiva Case Green”, che dopo un lungo iter è stata pubblicata lo scorso 8 maggio sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea; il suo obiettivo è di ridurre progressivamente i consumi del parco edifici per arrivare alla decarbonizzazione totale entro il 2050. La normativa stabilisce che, a partire dal 2030, tutti i nuovi edifici residenziali dovranno essere costruiti per essere a emissioni zero, mentre per gli edifici pubblici lo standard si applicherà dal 2028. Inoltre, almeno il 16% degli edifici pubblici con le peggiori prestazioni andrà ristrutturato entro il 2030 e il 26% entro il 2033. Per quanto riguarda le abitazioni private, occorrerà ridurre il consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.

Fonte: Centro Studi Unimpresa

Gli Stati membri avranno due anni di tempo per adeguarsi alle nuove norme e dovranno presentare all’Ue un piano nazionale di ristrutturazione, indicando la tabella di marcia che intendono seguire per centrare gli obiettivi. Stando a una stima effettuata da Fillea-Cgil, le ristrutturazioni potrebbero coinvolgere entro il 2030 almeno il 15% degli edifici che attualmente sono in classe F e G. Secondo le stime del Centro Studi di Unimpresa, il costo per adeguare il patrimonio immobiliare italiano ai parametri della “Direttiva Case Green” si attesta a circa 270 miliardi di euro, cifra calcolata considerando un investimento che oscilla, per ciascun immobile, dai 20 mila ai 55 mila euro. Il patrimonio immobiliare italiano è infatti altamente obsoleto: a fronte di quasi 12,5 milioni di unità immobiliari, almeno il 61% di queste (ossia 7,6 milioni) sono classificate nelle classi energetiche peggiori (F e G). Intanto, una ricerca condotta da Doxa evidenzia che gli italiani si mostrano sempre più attenti alla sostenibilità degli immobili che si apprestano ad acquistare: considerano infatti l’efficienza energetica un tema importante nelle valutazioni di acquisto, insieme ad aspetti come il comfort abitativo, la sicurezza e la domotica. Inoltre, la ricerca sottolinea la propensione ad attuare interventi mirati a rendere le proprie abitazioni più green. Ad esempio, attraverso lavori di isolamento termico e acustico, il ricorso a fonti rinnovabili per riscaldamento e illuminazione o anche l’adozione di dispositivi di domotica ed elettrodomestici a basso consumo.

Immobili green, le ultime tendenze

Oggi il mercato immobiliare non può prescindere dal tema della sostenibilità, in primo luogo per una questione di adeguamento normativo che impone di ridurre le emissioni di CO2 e rendere dunque gli edifici meno energivori”

-Fabio Cambiaghi, responsabile sviluppo immobiliare di Cmb

Nell’ambito delle nuove costruzioni Cambiaghi rileva come le tendenze più recenti guardano in primo luogo all’impiantistica che si è fatta sempre più sofisticata, puntando a ridurre il più possibile il consumo di acqua ed energia. “A questo si affianca l’utilizzo crescente della geotermia per la produzione di energia pulita e l’utilizzo del calore solare per ottimizzare gli impianti elettrici e migliorare la resa dell’impianto di riscaldamento”. Inoltre, sottolinea l’esperto, grande attenzione viene dedicata agli involucri, che sempre più di frequente usano materiali green e provenienti da filiere rispettose dell’ambiente e dei diritti umani. Cambiaghi rileva poi come sia in crescita la tendenza a ridurre il consumo di suolo attraverso costruzioni che si sviluppano in altezza, consentendo di liberare spazio da dedicare al verde o ad altri servizi. “Alcuni dei progetti che abbiamo realizzato si muovono in questa direzione”, racconta. “Ad esempio, quello di Cascina Merlata, complesso situato a Milano in cui abbiamo realizzato edifici da 25 piani inseriti in un parco di 350 mila metri quadrati. Sempre a Milano, abbiamo realizzato la torre Giax, composta da 24 piani che ospitano 144 appartamenti mono e bilocali, e la Torre Solaria che si sviluppa su 34 piani e ospita 102 alloggi, con un’altezza di 150 metri che la rende, a oggi, l’edificio residenziale più alto d’Italia”.

Il volto sociale della sostenibilità

Il responsabile sviluppo immobiliare di Cmb osserva poi come oggi la sostenibilità all’interno dell’edilizia residenziale venga intesa anche in un’ottica sociale. “I nostri progetti urbanistici puntano a favorire la socialità e il contatto tra le persone attraverso spazi comuni: portinerie, biblioteche, hub dove potersi incontrare e richiedere determinati servizi utili per la vita quotidiana”. All’interno di Cascina Merlata nel 2027 arriverà alla sua piena operatività Hub Merlata, mega portineria di quartiere che servirà 15 mila residenti, con l’obiettivo di valorizzare il concetto di comunità e favorire la cooperazione tra le persone, mettendo a disposizione numerosi servizi dedicati alla casa e alla persona: dalle piccole manutenzioni edili, idrauliche ed elettriche ai servizi di dog-sitter e di fisioterapia a domicilio. 

Il focus sull’edilizia convenzionata

Il know-how maturato dal gruppo è stato negli ultimi anni applicato anche al segmento dell’edilizia convenzionata, per rendere accessibili anche a chi non dispone di grossi capitali edifici di qualità ed elevata efficienza energetica; un tema sempre più sotto i riflettori, specie nelle grandi città come Milano, segnate dall’emergenza abitativa e dal caro-prezzi (arrivati a sfiorare i 5 mila euro al mq, un record dal 2012).

Tra i progetti realizzati ci sono, ad esempio, quelli di Villaggio Expo 2015, in area Cascina Merlata, un insediamento residenziale di 179 alloggi in housing sociale; il comparto Bicocca, progetto che ha visto la realizzazione di cinque edifici di edilizia convenzionata alti 14 piani; o, ancora, i Giardini Milano Life, residenze in edilizia convenzionata e libera che sorgono accanto a un parco cittadino di 50 mila metri quadrati con annesso centro sportivo polifunzionale. Numerosi sono poi i progetti in corso: nell’area del milanese,a Sesto San Giovanni, dove è in cantiere un lotto di dodici alloggi, mentre a Rozzano verrà completato a settembre un lotto di 125 appartamenti. Nell’area di Roma, il gruppo sta lavorando ai progetti di Selva Candida (320 alloggi), San Basilio (400) e Pietralata (80 alloggi).“Tutti questi progetti hanno in comune le stesse caratteristiche”, spiega Paolo Calvi, direttore di produzione – grandi cantieri e cantieri edilizia convenzionata.

Prevedono un forte utilizzo di fonti di energia rinnovabile, sistemi di recupero del calore e involucri edilizi a elevate prestazioni di isolamento termico. Laddove possibile, implementiamo sistemi geotermici per lo sfruttamento dell’acqua di falda”

-Paolo Calvi, direttore di produzione

Come gruppo, prosegue Calvi, “abbiamo realizzato il primo edificio in classe A nel 2007 e, da allora, l’attenzione verso le tematiche legate alla sostenibilità ha fatto molti passi in avanti. Cresce infatti la consapevolezza che puntare su immobili sostenibili consente anche di preservarne il valore nel tempo e che la classe energetica diventerà un elemento sempre più determinante nel mercato immobiliare”, conclude.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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