ROMA – La scuola italiana è assediata dai marchi industriali. Ci sono catene alimentari – Conad – che regalano lavagne interattive a fronte di un volume di spesa al supermercato da parte dei genitori degli alunni beneficiati. Altri iper – Despar – insegnano la buona educazione alimentare. Multinazionali del telefonino spingono per l’inclusione femminile nel mondo digitale. Case di prodotti per l’igiene, in pieno Covid, hanno cercato fette di mercato tra le aule degli istituti.
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