11 Gennaio 2022

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    Claudia Gerini intollerante al lattosio

    Alimentazione

    di Valeria GhittiPubblicato il: 11-01-2022

    L’attrice lo ha scoperto con un test genetico mirato dopo aver provato a risolvere da sola i sintomi fastidiosi. Ora cura l’alimentazione e, se necessario, ricorre agli integratori di lattasi.

    © istock

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    Sanihelp.it – «Ogni volta che finivo di mangiare arrivava la solita scocciatura: nel giro di qualche minuto la pancia lievitava, come se dentro avessi un palloncino. Il più delle volte questo fastidio era anche accompagnato da episodi di gastrite e da senso di pesantezza allo stomaco» così Claudia Gerini ha descritto, in una intervista a Ok salute e benessere, i sintomi che accusava fino a qualche anno fa.
    Ha provato a eliminare dalla propria dieta i lieviti, credendoli i veri responsabili, ma non avendo sortito alcun risultato si è rivolta a un nutrizionista che le ha proposto il test genetico per l’intolleranza al lattosio: è bastato un prelievo di sangue per confermare il sospetto diagnostico.
    L’attrice ha quindi rivisto le proprie abitudini alimentari, cercando di evitare il più possibile alimenti contenti lattosio. Una soluzione solo apparentemente facile: «Con mio grande stupore ho scoperto che questo zucchero non è presente soltanto nel latte e nei latticini, ma anche in molti altri alimenti, come in alcuni tipi di prosciutto cotto, di succhi di frutta, in moltissimi piatti pronti e persino nel pane dei tramezzini» ha sottolineato. «Mi ritengo anche fortunata perché nel mio menù posso inserire il gorgonzola e la provola, due dei miei formaggi preferiti, privi di lattosio».
    Certo non è facile gestire una dieta senza lattosio quando si è spesso impegnati in cene ed eventi mondani. «In questi casi sono autorizzata ad assumere delle piccole pastiglie che permettono al corpo di digerire il lattosio senza particolari problemi. Con queste pilloline riesco a tenere lontani i gonfiori addominali e quel fastidioso senso di pesantezza» ha spiegato Claudia facendo riferimento agli integratori di enzima lattasiche vanno assunti poco prima del pasto contenente lattosio. «Questa dieta senza lattosio mi ha ridato quell’energia che avevo un po’ perso e sulla quale devo fare affidamento per sostenere le lunghe giornate sui set o gli spostamenti da una città all’altra».

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    Un libro per raccontare la lotta contro il cancro

    Tumori: prevenzione e terapie

    di Elisa BrambillaPubblicato il: 11-01-2022

    Lo ha scritto un giovane di 23 anni che purtroppo da tempo combatte contro questa malattia

    © Manuale del combattente

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    Sanihelp.it – L’autore del libro si chiama Pasquale Pollinzi e racconta la sua personale lotta contro il cancro che lo ha colpito a soli 14 anni, nel 2013, un linfoma, per il quale è in cura ancora oggi, a 23 anni.
    Pasquale ha scritto un libro che si intitola Manuale del combattente, in cui spiega le difficoltà incontrate, del tumore che è ripresentato per 4 volte, ma non ha mai vinto la battaglia, perché l’organismo del ragazzo ha sempre reagito bene alle cure, senza arrendersi, da vero combattente.
    Il suo manuale serviva prima di tutto a lui, ma poi ha capito che poteva rivolgersi a tutti, perché tutti hanno la propria battaglia da combattere contro, o per, qualcosa.
    In particolare si rivolge agli adolescenti, che non sono più bambini ma non sono neanche adulti, e quando si trovano ad affrontare problemi di salute più grandi di loro sono disorientati, come se si trovassero in un limbo. Secondo Pasquale molti adolescenti si sentono fuori posto in ospedale nei reparti per bambini, pieni di giochi, colori e disegni appesi alle pareti, che possono persino infastidirli, ma non sono a proprio agio neppure in un reparto per adulti, che hanno problemi diversi dai loro.
    Pasquale, che dalla Calabria è partito per Roma per curarsi all’ospedale pediatrico Bambino Gesù, nel reparto di onco-ematologia diretto dal professor Franco Locatelli, ha raccontato all’ANSA che il libro trae origine dal suo interesse per lo sport, in particolare la lotta libera di cui è stato campione arrivando ai circuiti nazionali, e per le Forze Armate, nelle quali vorrebbe arruolarsi, soprattutto nella Marina.
    Con altri ragazzi in cura al Bambino Gesù, Pasquale ha fondato l’Associazione 4You APSper far conoscere il mondo degli adolescenti malati di cancro.

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