Seconda prova di matematica alla Maturità, tre consigli per prepararsi al meglio
Finito il tema di italiano, è già tempo di ripassare per la seconda prova. Ogni indirizzo ne avrà una diversa e quest’anno al liceo scientifico è toccata quella di matematica.
La prova prevede la risoluzione di un problema, da scegliere fra due proposti, e la risoluzione di quattro quesiti tra otto, su algebra, aritmetica e geometria.
A preoccupare ogni anno è la complessità dei problemi, che racchiudono al loro interno più argomenti. Rispetto al 2023, c’è anche un elemento di novità che potrebbe destare ulteriori timori: a correggere lo scritto non sarà un insegnante della classe, ma un commissario esterno. Realizzare una buona prova, però, non è difficile. Ecco alcuni consigli per lo studio, il ripasso e gli argomenti più papabili.
Uno: come studiare prima dell’esame
Il tempo a disposizione non è più moltissimo e ripassare fino a tardi può rivelarsi controproducente. Più utile potrebbe essere, invece, esercitarsi nelle prove già uscire gli scorsi anni, anche per allenarsi con le tempistiche.
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Se si sceglie di puntare su una sola delle vecchie prove, il suggerimento di Rocco Dedda, professore di matematica e divulgatore social con il suo profilo “Un quarto d’ora con il Prof”, è di andare a rivedere quella dell’anno scolastico 2015/2016.
Questo perché se lo scorso anno lo scritto era abbastanza tradizionale, la percezione del professore è che progressivamente si torni a inserire dei riferimenti ai problemi di realtà, presenti proprio nello scritto di quell’anno scolastico.
Gli altri temi da non trascurare assolutamente sono il teorema di Lagrange e il teorema di Rolle, che tornano ciclicamente, il calcolo degli integrali e lo studio di funzioni. Ma è utile anche non tralasciare i teoremi sulle funzioni derivabili, il calcolo combinatorio e un po’ di probabilità.
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Due: la notte prima dell’esame
Per presentarsi lucidi e al meglio alla prova di domani, il consiglio è di dormire. Un nuovo studio dei ricercatori dell’Università del Michigan e di Wisconsin-Milwaukee pubblicato da Nature ha svelato come la memoria di chi non dorme abbastanza potrebbe essere a rischio.
Se negli scorsi giorni il sonno è stato sacrificato per lo studio, sarebbe bene cercare di recuperarlo.
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Il consiglio per i genitori, invece, è di “regolare la loro, di ansia. Spesso i genitori hanno un eccesso di preoccupazione e la rimandano ai propri figli, mentre il loro compito è quello di stare alle spalle, non con il fiato sul collo”, dice è Alberto Pellai, psicoterapeuta, ricercatore e scrittore.
Tre: come svolgere la prova
Una volta che ci si ritrova il compito davanti, converrebbe, adattare un approccio graduale alla prova, prendendosi un quarto d’ora di tempo per dare una lettura a tutto.
Poi si può iniziare da dove si preferisce, non c’è una scelta migliore e non necessariamente bisogna andare in ordine.
Per risolvere il problema, è utile considerare i vari punti non tanto singolarmente, quanto come parte di un insieme. I docenti potrebbero poi apprezzare un ragionamento corretto, anche se il risultato finale dovesse essere errato. Quindi può essere utile far capire qual è il processo utilizzato.
I quesiti, invece, danno la possibilità di vincolare lo svolgimento a un tema più preciso. Alcuni sono più immediati, mentre altri possono includere anche calcoli di limiti LEGGI TUTTO