La Hosta è una pianta perenne originaria della Cina e del Giappone, molto popolare tra i giardinieri e tra le persone con pollice verde grazie alla sua coltivazione facile, la sua bellezza, la sua rigogliosità.
Le Hosta sono adatte per la coltivazione in vaso, ma possono essere destinate anche ad aiuole e bordure. Si riconoscono a occhio nudo per la particolarità delle loro grandi foglie verdi e per la loro delicata eleganza, arricchita da fiori a campanule disposti su lunghi steli, che possono sfumarsi in colori eterogenei. I più comuni? Bianco, viola chiaro e blu.
Hosta: le varietà più comuni
L’Hosta è una pianta molto apprezzata e vanta un ampio ventaglio di varietà. Tra le più conosciute ci sono l’Hosta sieboldiana, l’Hosta ventricosa e l’Hosta plantaginea. L’Hosta sieboldiana è originaria del Giappone e si riconosce per le sue grandi foglie molto spesse, capaci di raggiungere anche i 45 cm di lunghezza. Il colore è verde scuro e le venature sono bianche, mentre i fiori si tingono di un viola pallido durante la stagione estiva. Questa varietà di Hosta resiste al freddo senza problemi, arrivando addirittura a -20°.
L’Hosta ventricosa, invece, è una varietà di Hosta proveniente dalla Cina e si distingue dalla precedente per le foglie decisamente più piccole, per il colore verde chiaro con bordi ondulati e per i fiori tinti di viola scuro sempre in estate. Inoltre, questa varietà di Hosta riesce a raggiungere anche i 60 cm di altezza.
Anche l’Hosta plantaginea arriva dalla Cina, ma rispetto alle due varietà precedenti ha grandi foglie lucide di colore verde chiaro, ma i suoi fiori sono bianchi, profumati e possono raggiungere anche i 10 cm di altezza. Si differenzia anche per la temperatura: l’Hosta plantaginea, infatti, ama il sole, ma riesce comunque a tollerare il freddo fino a -15°.
Accanto alle varietà più popolari di Hosta, ce ne sono alcune altrettanto valide da potere essere coltivate tranquillamente in giardino. Alcune di queste, ad esempio, racchiudono: l’Hosta Blue Angel, il cui nome suggerisce il colore delle foglie (blu-verdi), mentre i fiori sono bianchi e l’Hosta Golden Tiara, particolarmente affascinante per le sue foglie variegate di verde intenso e giallo e i suoi fiori viola.
Quando piantare la Hosta: la stagione migliore
Qual è la stagione migliore per piantare la Hosta? La primavera. Piantandola in questo periodo dell’anno, infatti, le radici avranno tempo di diffondersi nel terreno per tutto il periodo vegetativo dell’estate.
Come coltivare la Hosta: esposizione e cura della pianta
Alcune varietà di Hosta fanno eccezione, ma in linea di massima questa pianta dalle foglie verdi e dai fiori colorati preferisce di gran lunga gli ambienti in ombra. Ama anche il sole, ma non deve essere né diretto, né troppo forte. Infatti, se esposta in una zona particolarmente soleggiata, le sue foglie rischieranno di bruciarsi e questo comprometterebbe la salute generica della pianta. Spesso e volentieri e proprio per evitare che questo accada, capita di piantare le piante di Hosta ai piedi di alberi più grandi: in questo modo saranno protette e ombreggiate nella giusta quantità. Affinché la pianta cresca rigogliosa e sana, è fondamentale piantarla in un terreno ben drenato e ricco di sostanze organiche. In questo modo il terreno tratterrà l’umidità utile alla pianta stessa e allo stesso tempo eviterà il ristagno d’acqua, nemico primario della salute di ogni pianta.
Annaffiatura
Durante il periodo vegetativo la Hosta deve essere irrigata ogni giorno, mentre nei mesi più freddi dell’anno si può diminuire la frequenza e lasciare che siano le piogge a regalarle il giusto quantitativo di acqua. Tuttavia, se la Hosta è stata piantata in vaso ed esposta quindi in balcone, l’annaffiatura sarà obbligatoria anche in inverno, ma con grande moderazione. Si consiglia sempre di tastare il terreno per capirne la percentuale di umidità.
Prendersi cura della Hosta: concimazione e potatura
Le Hosta non sono piante particolarmente difficili da gestire. Prendersene cura è semplice, basta solo ricordarsi di compiere alcune piccole azioni durante l’anno. Ad esempio, per questa pianta dai fiori colorati e dalle grandi foglie verdi, la concimazione è molto importante. Se coltivata in vaso, la Hosta ha bisogno di un fertilizzante a lenta cessione all’inizio della primavera, cioè il periodo in cui la pianta comincerà a crescere. Una seconda concimazione potrà essere effettuata durante il periodo estivo, così da darle le giuste sostanze nutritive necessarie per la sua fioritura. Se, dunque, vi stavate chiedendo quando fiorisce la Hosta, la risposta corretta è: in tarda primavera/estate.
Anche la potatura è un altro aspetto importante nella cura delle Hosta. Per mantenere la pianta in salute, infatti, si consiglia di rimuovere tutte le foglie malate (o semplicemente danneggiate) in modo tale da prevenire eventuali comparse di malattie e, giustamente, anche per mantenere un degno aspetto estetico della pianta. Discorso analogo anche per i fiori: dopo che la Hosta avrà fiorito, potrebbe succedere che col passare del tempo alcuni dei suoi bei fiori colorati appassiscano. In questo caso, è consigliabile tagliarli e lasciare nuovi stimoli alla pianta: nuovi fiori arriveranno.
Malattie e parassiti
In realtà questa pianta orientale non teme il contagio di malattie e/o di parassiti. Se si dovesse stabilire il suo “nemico principale”, questo ricadrebbe in chiocciole e limacce, capaci di nutrirsi delle sue foglie. Per combatterle, è possibile utilizzare esche specifiche (o barriere da disporre attorno al vaso) da disporre nelle stagioni più calde. L’attenzione primaria, però, è da rivolgersi sempre all’umidità del terreno: un terreno troppo bagnato provoca marciume e questo non andrà bene per la Hosta, che soffrirà inevitabilmente. LEGGI TUTTO