Nell’aria sopra il Polo Sud sta succedendo qualcosa di insolito, segnalano gli scienziati, un fenomeno chiamato sudden stratosheric warming. Ossia, un improvviso e anomalo riscaldamento nella stratosfera, a circa 30 chilometri dal suolo. Un evento che è stato ritenuto estremamente raro. Fino adesso.
Iniziato all’inizio di settembre è ancora in corso: tre impulsi di calore hanno spinto le temperature di oltre 25ºC. Al punto che proprio in questi giorni l’aria sopra l’Antartide risulta fino a 35ºC più calda del normale. Il riscaldamento stratosferico si è verificato per la prima volta il 5 settembre, seguito da un secondo impulso intorno al 14 settembre e dal picco di riscaldamento più forte fino ad ora il 27 settembre.
“-20°C invece di -55°C”
Normalmente, i forti venti e la mancanza di sole manterrebbero la temperatura intorno ai -55°C, ma è salita bruscamente a circa -20°C. Eppure siamo nel bel mezzo di un inverno antartico, da marzo a ottobre. Mesi bui e molto freddi, poiché il Sole non sorge fino a settembre. settembre quando in questo strato dell’atmosfera normalmente si registra una media di circa -80°C e alla fine di settembre sarebbe stato di circa -50ºC. Invece le onde atmosferiche che trasportano calore dalla superficie si sono spinte sempre più verso l’alto, entrando appunto nella stratosfera.
I venti polari instabili
In alto sia sopra l’Artico che l’Antartide c’è una vasta area di venti rotanti chiamata vortice polare stratosferico che intrappola l’aria intensamente fredda e la mantiene isolata dall’aria più calda alle latitudini più basse. Questo perché gli intensi venti stratosferici fino a 300 km/h sull’Antartide sono estremamente difficili da penetrare per le onde atmosferiche. Ma di tanto in tanto questo può cambiare. Proprio come l’oceano, l’atmosfera ha le onde. Quello che sta succedendo al momento è che le onde atmosferiche su larga scala si sono diffuse dalla superficie fino alla stratosfera sopra l’Antartide, portando con sé energia termica. Quando queste onde interagiscono con i forti venti del vortice, trasferiscono questo calore. Sebbene questi eventi siano chiamati “improvvisi”, non sono improvvisi nel senso che useremmo comunemente. Il riscaldamento avviene nell’arco di giorni o settimane. Ma sono improvvisi, nel senso che spesso sono inaspettati, poiché sono difficili da prevedere.
L’allarme
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Queste temperature anomale improvvise riferite allo strato stratosferico possono trasmettersi al suolo? Secondo i promotori della ricerca l’anomalia giunge sulla Terra attenuata rispetto a quello rilevata in quota. L’improvviso riscaldamento della stratosfera sopra l’Antartide avrà una certa influenza sul clima primaverile ed estivo in Australia e Nuova Zelanda. Ma la stratosfera è solo uno dei tanti fattori che modellano il tempo così come lo viviamo. Gli effetti potrebbero esserci nel tempo. Nel 2019, un improvviso riscaldamento dell’Antartide ha portato a condizioni più secche in Australia e secondo i ricercatori questo ha influenzato i mega incendi durante l’estate nera del 2019-2020. Questi eventi possono creare le condizioni ottimali per gli incendi boschivi. È vero però anche il contrario: se la stratosfera polare è ancora più fredda del solito, ci aspettiamo condizioni sempre più umide e più fresche sull’Australia sud-orientale. Ad esempio, durante la primavera e l’estate 2023-24, i meteorologi hanno previsto un periodo di siccità guidato da un evento El Niño nel Pacifico. Ma questo non è successo. Invece, la stratosfera polare molto fredda ha prodotto un’estate fresca e umida.
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Riduzione temporanea del buco dell’ozono
C’è però un altro effetto. La stratosfera più calda tende a ridurre il buco dell’ozono per motivi sia fisici che chimici già studiati. Questo è un bene per gli esseri umani, in quanto significa che i raggi ultravioletti più pericolosi sono bloccati dal raggiungere il suolo. Ma attenzione, spiegano gli scienziati, anche se il buco si riduce temporaneamente le sostanze chimiche sono ancora in circolazione. In altre parole, la stratosfera più calda mitiga l’effetto, ma non risolve il problema.