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Mulinelli al lago: come riconoscerli e cosa fare in caso di pericolo

Fare il bagno nel lago è un’esperienza piacevole, che richiede però particolari accortezze, visto che ci si può imbattere in alcune insidie. Oltre ai fondali scivolosi e fangosi e ai cambi di profondità improvvisi, bisogna tenere gli occhi aperti anche alle eventuali correnti: se nelle acque marine è opportuno prestare attenzione alle correnti di risacca, le cosiddette rip currents, in quelle dei laghi ai mulinelli d’acqua, ovvero vortici che risucchiano tutto quello che si trova nei loro pressi. Vista la loro pericolosità, è molto importante saperli riconoscere ed essere consapevoli di cosa fare e non fare quando ci si trova davanti a questo fenomeno.

Cosa sono i mulinelli e perché si formano nei laghi

Il bagno nel lago è sempre un’attività rigenerante, anche se non è esente da pericoli: per non esporci a rischi è cruciale essere vigili e saper fronteggiare eventuali criticità, come le correnti e i fondali insidiosi. In particolare, i mulinelli, chiamati anche vortici o gorghi, rappresentano un problema minaccioso: questi si formano nelle acque di laghi e fiumi, sono il frutto di un fenomeno fisico legato all’acqua in rotazione e la loro pericolosità sta nel fatto che risucchiano ciò che si trova in loro prossimità. I mulinelli consistono in vortici d’acqua che creano una sorta di imbuto rotante e la loro causa è da ricondurre a un mix di fattori naturali e artificiali. Questi vortici si formano nel momento in cui due correnti d’acqua si incontrano e non trovando una via di deflusso, cominciano a girarsi intorno, dando vita a un movimento rotatorio che comporta il vortice.

Il fenomeno è determinato da forti venti che spostano l’acqua verso una direzione, variazioni di temperatura tra i diversi strati d’acqua fonte di mescolamenti e la presenza di fondali irregolari responsabili, per via di rocce o vegetazione, di deviare la corrente dell’acqua, danno il via a un vortice. Anche strutture artificiali come dighe e condotte possono portare a questi fenomeni, determinando delle specie di rubinetti, causa di vortici improvvisi e forti. Tutti questi fattori interagiscono tra di loro aumentando il rischio e la portata dei mulinelli.

Come riconoscere un mulinello

I mulinelli sono tra le principali cause di annegamento nei laghi e nei fiumi: saperli riconoscere è molto importante per mettersi in sicurezza. Simili a un imbuto, si distinguono per la loro rotazione a spirale, che può estendersi dalla superficie dell’acqua fino anche al fondale. Questi vortici si manifestano con una serie di segnali evidenti, che non vanno affatto sottovalutati. Tra questi rientra il fatto che la superficie del lago appare diversa: l’acqua si mostra increspata e spumeggiante o il suo colore cambia, iniziando a muoversi in modo rotatorio per poi creare delle correnti dirette in un punto, in cui nella parte centrale si mostra una calma apparente. Oltre alle variazioni improvvise dell’acqua, altri indicatori che ci dicono che siamo in presenza di un mulinello sono correnti visibili o percepite, sensazioni di trascinamento, in basso o lateralmente, e segnali di vento. I mulinelli rappresentano un pericolo, soprattutto per chi non è un nuotatore esperto, visto che la loro corrente rotatoria tende a trascinare verso il basso. Mentre ci si trova al lago se si ha il sospetto della presenza di un gorgo è imprescindibile tenersi lontano dall’acqua in quanto la forza di risucchio del vortice può avere una portata maggiore di quello che potrebbe apparire osservandolo, senza dimenticare inoltre che il fenomeno può variare di intensità improvvisamente cogliendoci impreparati. Non tutti i mulinelli hanno lo stesso livello di pericolosità, che aumenta più sono intensi e improvvisi, caso determinato di solito da scarichi e correnti ripide.

Cosa fare se si entra in un mulinello?

Mentre si fa il bagno nel lago imbattersi in un mulinello è molto pericoloso, dovendo mettere in atto specifici accorgimenti. Se ci si trova davanti a questo fenomeno è importante non farsi prendere dal panico, mantenendo la calma in modo tale da essere lucidi e compiere le giuste azioni per mettersi in sicurezza. Una cosa da non fare assolutamente è quella di nuotare in direzione opposta alla corrente per contrastare il vortice: piuttosto, per uscire dal gorgo bisogna nuotare in parallelo alla corrente, cercando di raggiungere il bordo esterno dove questa è più debole. Un’altra strategia, utilizzabile solo da nuotatori esperti, è quella di trattenere il fiato e andare sott’acqua, cercando di raggiungere la parte più profonda del vortice dove la forza del mulinello è ridotta. Per proteggere la propria incolumità prima di fare il bagno nel lago è necessario informarsi sempre bene se il fenomeno si verifica di sovente nella destinazione in cui ci stiamo recando e consultare il meteo, accertandosi che non siano previsti venti forti. Ogni anno in Italia il bilancio delle vittime nei laghi è significativo e in molti casi la causa dei decessi è da ricondurre ai mulinelli. Lungo lo Stivale ci sono laghi in cui questo fenomeno si presenta più spesso, dove prestare ancora più attenzione, come per esempio in Lombardia il Lago di Como, che è soggetto a questi eventi in particolare nei pressi di correnti di immissione o scarico, in Piemonte il Lago d’Orta e in provincia di Treviso il Lago Morto, che non è balneabile.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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