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Pittura al grafene per scaldare gli appartamenti: più efficiente dei termosifoni

La pittura al grafene si candida a diventare il sistema di riscaldamento per appartamenti più innovativo e minimal di questa fase storica. Nel rispetto dei principi di sostenibilità, BeDimensional spin-off dei Graphene Labs dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), ha recentemente completato lo sviluppo di un pigmento capace di generare calore tramite alimentazione elettrica. Il risultato è un sistema di riscaldamento radiante unico al mondo, per di più “sottile, integrabile e privo di componenti meccaniche”. In pratica si parla di una vera e propria vernice, che una volta stesa su una superficie e collegata a semplici elettrodi di rame, genera calore grazie all’effetto Joule – il classico effetto termico generato dal passaggio della corrente attraverso un conduttore. L’emissione è una radiazione a bassa energia e non nociva, che non viene dispersa nel riscaldamento dell’aria, ma agisce direttamente sul corpo, generando una sensazione di benessere termico.

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“Abbiamo concluso con successo la fase sperimentale in ambienti reali, dimostrando l’efficienza, la sicurezza e la facilità d’uso della tecnologia. Inoltre i primi potenziali partner per strutturare l’industrializzazione e la distribuzione su scala ci sono, anche perchè il prodotto è pronto per la commercializzazione”, ha confermato a Green&Blue, Vittorio Pellegrini, Ceo di BeDimensional.

Il segreto del grafene

Ovviamente è “semplice” il risultato percepito – il calore appunto – ma gli elementi giocati dai ricercatori appartengono alla sfera delle complessità. Prima di tutto il grafene è un materiale formato da un singolo strato di atomi di carbonio, a loro volta disposti come le maglie di una rete da pesca. Un’ipotetica visione dall’alto regalerebbe l’immagine di una sorta di gigantesca arnia d’api, composta da esagoni perfetti. Dato che si tratta di file di atomi, quindi con uno spessore infinitesimale, è considerato un materiale bidimensionale dalle proprietà molto speciali. Di base è caratterizzato da altissima resistenza, grande flessibilità, trasparenza e altre qualità. Ma l’ulteriore valore aggiunto è che se ne possono modificare le caratteristiche per ottenere specifiche prestazioni. Nel caso della vernice BeDimensional si ottiene una soluzione a elevatissima conducibilità termica che consente addirittura il riscaldamento di superfici murarie e di conseguenza di ambienti.

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Consuma fino al 40% in meno di un radiatore

Lo sviluppo della vernice ha richiesto a BeDimensional e ai suoi partner industriali oltre tre anni di lavoro. Ma questo impegno ha consentito poi di certificarne le prestazioni raggiunte, grazie al lavoro svolto da BuildTech, un altro spin-off dell’IIT che però si occupa di trasferire tecniche e prodotti innovativi nel mondo della progettazione e della riqualificazione, “allo scopo di realizzare spazi esterni e interni efficienti e confortevoli con un impatto ambientale positivo”. I test tecnici e le simulazioni hanno confermato non solo l’altissima conducibilità termica raggiunta, ma anche una grande efficienza.

I tecnici hanno riscontrato una riduzione media dei consumi fino al 40% rispetto ai radiatori tradizionali e un leggero vantaggio anche rispetto al riscaldamento a pavimento basato su pompe di calore, con l’ulteriore plus di ridotti costi di installazione, di esercizio e manutenzione. Si calcola che a pieno regime, con una stesura ipotetica sul soffitto, si può ottenere una temperatura superficiale superiore ai 110 °C con un consumo medio di soli 35 Watt su metro quadrato.

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Compatibile con gli impianti e i contratti esistenti

La pittura al grafene, a detta dei tecnici, diffonde calore per irraggiamento in modo omogeneo e senza il minimo rumore – anche se in effetti è collegata all’impianto elettrico. Il sistema si accende e si spegne secondo necessità e prevede l’integrazione con minime modifiche degli impianti elettrici. Inoltre l’inerzia termica è così ridotta che permette una regolazione precisa e puntuale della temperatura, anche via termostato o sistemi domotici. Insomma è progettato per essere compatibile con i tradizionali contratti elettrici da 3 kW, a seconda della superficie da riscaldare. Nelle stagioni calde poi semplicemente non viene attivato.

La vernice può essere applicata analogamente a una tradizionale, quindi impiegando ad esempio un rullo o la tecnica a spruzzo. E anche per i materiali non vi sono limiti: è compatibile persino con cartongesso, pannelli sandwich in PVC e poliuretano. Questo dovrebbe tradursi in grande versatilità quindi si possono immaginare applicazioni nelle nuove costruzioni, in progetti di ristrutturazione relativi ad ambiti residenziali, commerciali e industriali.

In ambienti critici come bagni, cucine o locali seminterrati può prevenire la formazione di condensa e muffe. Non sono da escludere anche applicazioni modulari, l’edilizia prefabbricata e le costruzioni leggere a bassa inerzia. BeDimensional sottolinea che “questa innovazione si allinea perfettamente agli obiettivi europei e nazionali di transizione energetica e riduzione delle emissioni, confermando l’impegno di nella strategia di decarbonizzazione e sviluppo industriale sostenibile”.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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