in

Tillandsia, come coltivare la “pianta dell’aria”

Sospese tra cielo e terra, le tillandsie crescono dove il suolo non arriva. Le si incontra sulle cime degli alberi, abbracciate ai rami, oppure ancorate alle rocce. Piante epifite, sì, ma anche poetiche, capaci di nutrirsi di umidità e luce grazie a una strategia evolutiva raffinata: i tricomi. Minuscole strutture sull’epidermide che si aprono quando la pianta ha sete e si richiudono quando ha raccolto abbastanza. Le foglie – talvolta strette, altre carnose, a volte color smeraldo, altre d’argento – sono uno spettacolo cangiante a seconda della specie. I fiori, spesso esplosivi nelle tinte, spuntano tra brattee come lampi di viola, rosa o rosso e, in alcune varietà, si riuniscono in infiorescenze dalla forma quasi architettonica.

Le principali varietà di tillandsia

Ne esistono oltre 600 specie, tutte appartenenti alla famiglia delle Bromeliaceae, ma possiamo dividerle in due grandi gruppi a seconda dell’habitat e dell’aspetto.

Tillandsie atmosferiche (o aeree)

Queste vivono letteralmente “nell’aria”, senza bisogno di suolo, assorbono acqua e nutrienti attraverso i tricomi delle foglie e hanno un aspetto più argentato, grazie alla peluria che le protegge dal sole e conserva l’umidità. Tra le specie più note ci sono:

Tillandsia ionantha: piccola, compatta, con foglie verdi che diventano rosse in fioritura;

Tillandsia caput-medusae: dalla forma bizzarra, foglie contorte che ricordano i serpenti di Medusa;

Tillandsia tectorum: una delle più scenografiche, tutta bianca e “soffice”, sembra coperta di neve;

Tillandsia xerographica: la regina delle tillandsie, con foglie larghe e arrotolate, perfetta per composizioni di design.

Tillandsie mesiche (o da ambiente umido)

Vivono in zone più umide, come le foreste pluviali. Le foglie sono più verdi, lisce, meno “pelose”, e si sviluppano spesso a rosetta. Le specie di questa categoria? Principalmente tre:

Tillandsia cyanea: nota anche come “fiore rosa” è tra le poche che si coltivano anche in vaso. Bellissimo il fiore blu-viola su brattee rosa;

Tillandsia lindenii: simile alla cyanea, ma con foglie più lunghe e fiori più grandi;

Tillandsia flabellata: dalla fioritura rossa brillante, molto apprezzata per l’effetto decorativo.

Come coltivare le tillandsie: le regole da seguire

La tillandsia vuole luce, ma non troppa; umidità, ma senza eccessi. È una pianta che premia chi sa osservare e rispettare i suoi ritmi. Non richiede terra, ma attenzione. Per lei niente vasi, ma un supporto a cui aggrapparsi: che sia un pezzo di legno, un sasso levigato o un vetro soffiato non importa, purché sia a tutti gli effetti un sostegno, non un contenitore a terra.

Luce e temperatura: l’esposizione ideale

Questa particolare pianta ama la luce, ma non quella diretta del sole. Collocarla vicino a una finestra orientata a est o a sud-est è l’ideale; resiste bene alle alte temperature, ma non sopporta il freddo. Fate sempre molta attenzione all’oscillare dei gradi: sotto i 10°C, ad esempio, la tillandsia inizia a soffrire e, nel peggiore dei casi, persino morire. Nel caso in cui si decida di tenerla all’esterno, fate sempre molta attenzione ai cali di temperatura bruschi: un telo protettivo potrà salvarla.

Acqua e umidità: quando e come annaffiare la tillandsia

Se coltivata in esterno, la tillandsia non richiede l’acqua, perciò l’innaffiatoio non servirà. In questi casi, infatti, la pianta dell’aria si vaporizza e assorbe l’umidità notturna e l’acqua piovana. Dunque, a meno che non si trovi in una zona dal clima molto arido e secco, le irrigazioni di cui avrà bisogno saranno molto poche. Basteranno due spruzzate al giorno (una al mattino e una alla sera), per garantirle il giusto benessere e la giusta idratazione. Nei mesi freddi l’irrigazione si può ridurre, ma attenzione a non lasciarla troppo a secco. Si consiglia l’uso di acqua piovana, demineralizzata o, in alternativa, acqua di rubinetto bollita e raffreddata con qualche goccia di aceto: il calcare non è da considerare un alleato. Se coltivata in interno, invece, la pianta dell’aria va annaffiata con regolarità durante la stagione fredda, mentre nei mesi più caldi dovrà essere irrigata con una maggiore frequenza: come? Nebulizzando l’acqua direttamente sulle foglie. Ci sono casi, perlopiù estremi, in cui la tillandsia richieda la necessità di essere innaffiata con il metodo dell’immersione. Questo consiste nell’irrigare la pianta con un’abbondante quantità di acqua a temperatura ambiente e farlo con l’uso di una bottiglia.

Concimazione leggera e mirata

Durante la bella stagione, da aprile a settembre, una concimazione ogni due settimane con un fertilizzante liquido diluito può favorire la fioritura della tillandsia. In autunno e inverno, invece, sarà sufficiente una volta al mese. Attenzione sempre all’esagerazione: troppo fertilizzante può bruciare le foglie.

Parassiti e malattie: meglio prevenire

Le Tillandsie sono resistenti, ma non invulnerabili. Se si dovessero iniziare a notare foglie secche o dall’aspetto malato, la prima cosa da fare sarebbe controllare esposizione e umidità. Troppa luce diretta o troppo poco vapore, infatti, possono metterle in crisi. E se compaiono macchie bianche o piccole formazioni farinose? Potrebbero essere cocciniglie. In quel caso, si agirà con delicatezza: un batuffolo imbevuto d’alcol o una spugna e acqua saponata. Gli afidi, più rari, si combattono con antiparassitari naturali, ma sempre con cautela.

Tillandsia in vetro: l’eleganza della leggerezza

Collocata in una sfera trasparente o in un cilindro sospeso, la tillandsia diventa un complemento d’arredo che unisce l’essenzialità dell’aria al minimalismo estetico. Perfetta per chi ama il verde ma non vuole rinunciare a ordine e pulizia. È una pianta altamente versatile, che permette di integrarle in contesti decorativi eterogenei, come:

Supporti naturali: possono essere fissate su pezzi di legno, rocce o conchiglie, creando composizioni uniche;

Terrari e globi di vetro: per un tocco sofisticato e super moderno;

Installazioni sospese: utilizzando fili di nylon o supporti specifici, è possibile creare giardini aerei che donano leggerezza e movimenti agli spazi circostanti. Oltre al loro indiscutibile valore estetico, le tillandsie offrono vantaggi ecologici significativi. Grazie ai tricomi, non solo assorbono umidità, ma catturano e metabolizzano agenti inquinanti presenti nell’aria, contribuendo a migliorare la qualità dell’ambiente domestico. Coltivare una tillandsia regala soddisfazioni.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


Tagcloud:

Il tagete, come coltivare la pianta dalla fioritura lunghissima