“If you can make it, you can make it everywhere”. La frase-motto di New York, vale ancora una volta. Anche oggi che la Grande Mela ha smesso di stupire, come un tempo. Ma non stavolta, con la sua piscina pubblica galleggiante. E filtrante. Si, perché +Pool, è la piscina progettata per galleggiare nell’East River di New York, e filtrare la sua acqua fino a renderla balneabile. Installata al largo del Pier 35, proprio nel centro di Manhattan, +Pool, deve il suo nome proprio alla forma: a più. La piscina newyorchese, frutto di un lavoro di 15 anni, sarà in grado di filtrare l’acqua del fiume, non proprio il posto ideale in cui pensare di bagnarsi neanche nelle afose giornate estive di NY, anche qui sempre più calde. Il progetto, sulla carta, è nato ed è stato lanciato nel 2010, dal designer Dong-Ping Wong che ha proposto ai suoi amici e colleghi designer, l’idea di una piscina galleggiante con filtro per l’acqua. Il team ha progettato il concept di piscina galleggiante, e l’ha pubblicata sui social. L’entusiasmo contagioso ha visto il supporto delle istituzioni statali e comunali degli abitanti di Big Apple, fieri – come sempre – di essere d’esempio per il mondo.
In realtà questa piscina pubblica ha alla base un interessante sistema ingegneristico autosufficiente, che depura l’acqua del fiume che passa attraverso le sue pareti e la immette nelle vasche, pulita e senza il rischio batteriologico. L’obiettivo, infatti, è renderla balneabile senza l’uso di cloro, sostanze chimiche e tramite un sistema di filtraggio brevettato. In sostanza, si tornerebbe indietro di oltre un secolo, quando le acque di New York City erano una fonte piacevole di svago nei mesi estivi, e probabilmente anche usata con scopi igienici. Poi, all’inizio del 1900, con il rapido sviluppo industriale e la crescita demografica, è iniziato il peggioramento della qualità delle acque urbane. Fino al divieto di balneazione. Ma quando avverrà il cambiamento? Entro la primavera del 2026 si prevede il completamento dell’installazione, ma non ancora l’apertura al pubblico. D’altronde ci sono i tempi tecnici da rispettare.
Intanto la prima settimana di luglio è arrivato il “guscio” di +Pool, direttamente dal cantiere navale Bollinger in Mississippi. La struttura di base in acciaio, come lo scafo di una nave, che ospiterà il complesso sistema di filtraggio, le quattro piscine, e i servizi sul ponte per un totale di 180 metri quadrati. Delle 4 vasche, ognuna avrà un ruolo differente: una piscina per bambini, una sportiva, una per imparare a nuotare e una piscina lounge solo per il relax. L’obiettivo è fare in modo che ogni piscina possa soddisfare le varie esigenze, che possa essere combinata per formare una piscina olimpionica o aperta completamente in una piscina di 840 metri quadrati per il gioco. Veniamo alle caratteristiche tecniche. Una pompa sommersa aspira l’acqua grezza con filtri anti pesci e detriti, a una portata di 90 litri al minuto. L’acqua prefiltrata viene immessa nelle membrane polimeriche di ultrafiltrazione, che trattano torbidità, batteri, particelle organiche e alcuni virus. La fase finale del trattamento è la disinfezione, ottenuta esponendo l’acqua filtrata ai raggi ultravioletti. Il risultato finale è l’acqua fiumana senza batteri, contaminanti e odori, al 100% sicura per la balneazione. Ovviamente +Pool dovrà essere sottoposta alla valutazione finale del Dipartimento della Salute di New York per ottenere il via libera ed arrivare all’apertura pubblica prevista per il 2027.