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Scuola, perdita apprendimento estivo: al via sesta edizione Arcipelago Educativo

Al via la sesta edizione di Arcipelago Educativo, un progetto di Save the Children e Fondazione Agnelli contro le disuguaglianze educative che dal 2020 a oggi ha coinvolto oltre 7 mila e 400 bambine, bambini e adolescenti in Italia. Per il sesto anno consecutivo, arcipelago educativo raccoglie la sfida del contrasto al summer learning loss, offrendo la possibilità di beneficiare di opportunità educative gratuite di qualità durante l’estate.

In 9 città oltre 540 partecipanti

L’edizione 2025 appena partita coinvolge direttamente oltre 540 bambine, bambini e adolescenti tra i 9 e i 14 anni, che frequentano 12 istituti comprensivi in 9 città: Aprilia (latina), Brindisi, Milano, Napoli, Palermo, Rosarno (Reggio Calabria), Torino, Venezia-Marghera e Venezia-Mestre, in collaborazione con diversi partner territoriali. A partecipare al progetto sono studentesse e studenti per il 46% della scuola primaria e per il 54% della secondaria di i grado, con una presenza significativa di minori con background migratorio (49%) e con bisogni educativi speciali (22%).

100 ore di attività

Il programma prevede 100 ore di intervento educativo: attività laboratoriali e ludiche in piccoli gruppi, iniziative di outdoor education nella natura o in luoghi d’arte del territorio, a cui si aggiunge un tutoraggio personalizzato su obiettivi specifici individuati con i docenti della scuola. La giornata tipo di arcipelago educativo comprende attività specifiche per il rafforzamento degli apprendimenti con una metodologia di intervento fondata sulla stretta collaborazione con le scuole e le famiglie. Insieme alle scuole si individuano studentesse e studenti con maggiori difficoltà e si sviluppano piani di apprendimento individuali in vista del rientro a settembre.

La pausa estiva

Il nostro paese è tra gli europei quello in cui la pausa estiva per gli studenti si protrae più a lungo: nella maggior parte delle regioni raggiunge le 13 settimane consecutive, più del doppio rispetto a Germania e Danimarca, che si fermano in media per circa 6 settimane, e ben oltre le 8 di Francia, Olanda e Norvegia. Se l’estate per alcuni rappresenta un tempo per vivere nuove esperienze di formazione e crescita, per altri diventa un periodo di assenze e privazioni di opportunità educative e sociali, aumentando così il rischio di povertà educativa e dispersione scolastica. In Italia, infatti, il 40% degli studenti non raggiunge il livello minimo di competenze in italiano al termine del primo ciclo, il 44% in matematica. Percentuali che salgono al 44% e 48% al termine della secondaria di secondo grado.

La perdita di apprendimento

Il summer learning loss, la perdita di apprendimenti e competenze durante la pausa estiva, colpisce maggiormente le studentesse e gli studenti provenienti da famiglie e contesti svantaggiati, che spesso non possono permettersi attività culturali, educative e ricreative di qualità o vivono in luoghi che ne sono sprovvisti. Una situazione molto diffusa, se consideriamo che in Italia un milione e trecentomila minori vivono in povertà assoluta e più di una famiglia su 4 con almeno un figlio (28,2%) non può permettersi una settimana di vacanza in un anno, percentuale che sale al 36,9% tra le famiglie monogenitoriali con almeno un figlio minore. Per molti bambini, ragazze e ragazze che vivono in condizioni di svantaggio l’estate rappresenta dunque un periodo di ulteriore difficoltà.

Il patto di corresponsabilità

Alle famiglie, che partecipano attivamente sottoscrivendo un patto di corresponsabilità rispetto agli obiettivi e al percorso stabilito, vengono offerti spunti educativi per potenziare gli apprendimenti anche a casa, attraverso un canale di messaggistica. Anche quest’estate, oltre all’intervento diretto nei 12 istituti comprensivi delle 9 città, la metodologia di contrasto al summer learning loss ideata insieme a Fondazione Agnelli è stata adottata da altri 21 istituti scolastici, 34 enti del terzo settore, tra cui 5 punti luce di Save the Children (Ancona, Bari, Casal di Principe, Napoli e Scalea), con il coinvolgimento di più di 3.300 bambine, bambini e adolescenti dai 6 ai 16 anni in 31 province e 15 regioni.

Le sperimentazioni

Tra questi, ci sono, in particolare, due sperimentazioni significative: nell’area metropolitana di Napoli, dove quattro istituti scolastici del quartiere pianura offrono un’estate ricca di opportunità socioeducative, e nell’area montana a rischio di spopolamento di Trescore, in provincia di Bergamo, dove, insieme al consorzio servizi val cavallina costituito in ambito territoriale sociale (ats), oltre un migliaio di bambine, bambini e adolescenti potranno beneficiare di 8 arcipelaghi dislocati nel territorio della val cavallina.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/scuola_e_universita/rss2.0.xml


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