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Dalle macerie del terremoto alla rinascita: la startup che stampa il futuro in 3D

Ogni anno in Europa vengono prodotte 510 milioni di tonnellate di rifiuti da costruzione e demolizione, con una spesa di 45 miliardi di euro solo per il loro trattamento. Di fronte a questa emergenza ambientale ed economica, una startup marchigiana ha trovato una risposta innovativa: trasformare il dramma delle macerie del terremoto in elemento di rinascita e rigenerazione. È questa la missione di Centauroos, startup innovativa di stampa 3D per l’edilizia e l’architettura che riutilizza rifiuti da costruzione e demolizione, con un ruolo prominente nella sperimentazione delle macerie del Cratere 2016. Sfruttando il potenziale della stampa 3D del calcestruzzo, la giovane azienda affronta il problema della gestione dei rifiuti edilizi, riducendo contemporaneamente l’uso di materiali e i tempi di costruzione.

Dal laboratorio alla piazza centrale

Fondata nel 2020 dagli architetti Roberto Cognoli, Marco Galasso e Giovanni Marinelli e sostenuta da un finanziamento Invitalia, nell’ultimo biennio ha visto l’ampliamento della sua compagine societaria con l’ingresso dell’imprenditore Stefano Panichi, con ruolo strategico e di indirizzo commerciale, e il designer Ernesto Cesario, figura senior nel team progettuale.

La prima sperimentazione concreta di questa tecnologia è già visibile nel cuore di Ascoli Piceno: il Totem informativo situato nella centralissima piazza Roma rappresenta la prima investigazione di Centauroos sulla circolarità, esplorando la possibilità di riutilizzare direttamente i rifiuti da demolizione provenienti dalle operazioni di ricostruzione post-sisma. Il risultato è un totem informativo che mostra su uno schermo l’evoluzione del progetto di ricostruzione di San Domenico, informando i cittadini sull’avanzamento di un’opera fondamentale per la rinascita della città. In questo perfetto flusso circolare di materiali, gli stessi rifiuti da demolizione vengono riutilizzati per prendere la forma del totem, della panchina e della fioriera, combinando design innovativo e su misura con un legame alla tradizionale lavorazione della pietra ascolana.

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L’innovazione nel riciclo

La forza della startup risiede nella componente di ricerca e sviluppo portata avanti dai fondatori che, rispetto alle realtà che insistono nello stesso settore, individua nella percentuale significativa di materiale di riciclo e nella dimensione dell’inerte all’interno della miscela utilizzata nei processi di stampa 3D il punto di differenziazione principale. Fino al 30% di inerti nelle miscele rappresenta un risultato significativo nella riduzione dell’uso di cemento vergine. Le parti stampate vengono facilmente assemblate per formare l’elemento architettonico finale, spaziando dall’arredo urbano agli edifici. Il processo produttivo non solo riduce l’impatto ambientale ma offre anche vantaggi economici significativi, affrontando il problema dei costi di smaltimento che pesano per miliardi di euro sul bilancio europeo.

L’acqua come ispirazione progettuale

Centauroos sarà protagonista anche del convegno “The Future of Water”, il primo appuntamento del ciclo “Connecting Architecture and Design for Social and Environmental Sustainability”, che si tiene il 27 giugno 2025 presso gli Ex Magazzini Rossini di Macerata, promosso dal Dipartimento di Design e dal Centro Studi e Ricerche dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. “La startup ha un approccio alla progettazione circolare e adattiva, basato sull’integrazione di materiali riciclati e design computazionale, che consente di limitare l’uso di cemento vergine, riducendo l’impronta ambientale complessiva del processo edilizio- commenta Ernesto Cesario, professore di Ecospace Design dell’Accademia -. Un metodo che mostra come il legame tra industria e risorse naturali possa diventare più sostenibile e innovativo, utilizzando materiali riciclati e la stampa 3D per ridurre il consumo d’acqua e l’impatto ambientale”.

Durante il convegno saranno presentati prototipi e casi studio, come arredi urbani stampati in 3D che raccolgono e gestiscono l’acqua piovana, oggetti adattivi e site-specific pensati per rendere le città più intelligenti e resilienti di fronte ai cambiamenti climatici.

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Verso un futuro circolare

A breve sarà possibile vedere altre realizzazioni della startup nel centro storico di Ascoli. Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione che Centauroos ha avviato proprio con il designer Ernesto Cesario, creando un arredo urbano che presto diventerà parte integrante della piazza centrale e un esempio concreto di come l’innovazione tecnologica possa sposarsi con la tradizione architettonica locale.

Sostenibilità, riuso, ricerca, sperimentazione e innovazione sono i valori su cui Centauroos fonda la sua filosofia e la sua attività. In un’epoca in cui l’Europa si trova ad affrontare l’emergenza dei rifiuti edilizi con costi miliardari, questa startup rappresenta una nuova prospettiva per una rigenerazione sostenibile, dove l’economia circolare non è solo un principio teorico ma una pratica concreta che restituisce dignità e utilità a ciò che sembrava destinato solo alla discarica.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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