Bonus elettrodomestici in dirittura d’arrivo. Il decreto attuativo delle disposizioni è atteso per la fine di giugno e consentirà di avere uno sconto in fattura al momento dell’acquisto di un nuovo elettrodomestico a risparmio energetico a fronte della rottamazione di un altro della stessa tipologia con consumi più elevati. Gli elettrodomestici dovranno essere made in Eu. Per il bonus è previsto un importo massimo di 100 euro, che raddoppiano in caso di famiglie a basso Isee. È possibile ottenere un solo bonus per nucleo familiare.
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Gli elettrodomestici ammessi
Per l’agevolazione sono a disposizione 50 milioni di euro quest’anno. Le norme dovevano essere varate già nei mesi scorsi, ma sono state poi riscritte con il decreto bollette di fine aprile, che ha attivato la procedura dello sconto in fattura, l’obbligo di rottamazione, e limitate l’agevolazione in relazione ai produttori. Secondo le norme, infatti, per potranno essere acquistati esclusivamente elettrodomestici prodotti all’interno dell’Unione Europea. La lista dettagliata dei prodotti acquistabili sarà contenuta nel decreto atteso ormai a giorni. I prodotti ammessi dovrebbero comunque essere frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavasciuga, lavastoviglie, forni elettrici, condizionatori, e stufe elettriche. Potrebbero essere compresi anche piani cottura a induzione e microonde. In ogni caso è già stabilito che i nuovi elettrodomestici acquistabili con il bonus dovranno essere della stessa categoria di quelli rottamati. Si dovrà trattare in sostanza di una rottamazione volta a migliorare l’efficienza energetica. Il decreto dovrà anche precisare se il contributo potrà essere utilizzato o meno nel caso di acquisti online.
Sconto più alto per i nuclei a basso reddito
Secondo le disposizioni il bonus sarà riconosciuto direttamente dal venditore sotto forma di sconto in fattura, ma dovrebbe essere necessario richiedere uno specifico voucher. La misura infatti sarà gestita dalla piattaforma PagoPA, con autenticazione tramite SPID o CIE. È ammesso un solo bonus per famiglia, quindi la possibilità di acquistare un solo elettrodomestico a scelta con lo sconto. I nuclei familiari con un Isee entro i 25.000 euro avranno però diritto ad un bonus con importo più elevato e fino ad un massimo di 200 euro.
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Classi energetiche e consumi
Dato che si potrà avere lo sconto una volta sola, vale la pena di fare una verifica delle convenienze in generale. Quando non c’è l’urgenza di cambiare un elettrodomestico specifico che non funziona più come dovrebbe, infatti, si può fare una verifica dei consumi e controllare quello che pesa di più sulla bolletta rispetto alle abitudini familiari. In generale nelle nuove etichette energetiche accanto alla classe viene indicato anche il consumo rapportato ad una media base. Abbiamo ad esempio: per lavatrici, lavastoviglie e lavasciuga il consumo per 100 cicli di lavaggio; per i frigoriferi per un anno di utilizzo; per i forni viene indicato il consumo di energia elettrica per la funzione di riscaldamento (convezione e, se disponibile, ventilata), in kWh/ciclo. Un ciclo standard si misura riscaldando un carico standard impregnato di acqua, in modalità statica o ventilata, se disponibile.
Le differenze tra vecchio e nuovo
Dai dati è facile verificare che un elettrodomestico della classe energetica più alta disponibile consuma minimo la metà di uno nella classe energetica più bassa. Ad esempio un frigo-congelatore con sbrinamento automatico, da 300 litri (200 per cibi freschi e 100 per cibi congelati) se in classe A presenta un consumo uguale o inferiore a 100 Kwh/annui, in classe B si sale fino a 124 Kwh/annui, mentre la classe C arriva a 155Kwh/annui, ossia oltre il 50% in più. I modelli più vecchi di fatto triplicano il consumo annuale di quelli più efficienti.
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Anche nel caso delle lavastoviglie, prendendo come esempio un apparecchio da 12 coperti abbiamo per la classe A un consumo uguale o inferiore a 34 KWh/100 cicli, che sale a 40 KWh/100 cicli per la classe B e arriva a 46 KWh/100 cicli per la classe C. Per i forni è ancora in vigore la vecchia tipologia di etichette, per cui nel caso di un forno elettrico da 100 litri, abbiamo per quelli più efficienti un consumo uguale o inferiore a 0,47 Kwh/ciclo, che sale fino a 0,705 Kwh/ciclo se si scende di due classi energetiche.