“Dal 1980 al 2024 gli Stati Uniti hanno subito 403 disastri meteorologici e climatici con danni/costi complessivi pari o superiori a 1 miliardo di dollari: il costo totale di questi 403 eventi supera i 2.915 miliardi di dollari”. È l’informazione che apre il sito del Billion-Dollar Weather and Climate Disasters, servizio messo in campo dalla Noaa, la National ocean and atmosferic administration. Ebbene: d’ora in poi questi dati non saranno più aggiornati. In alto nella pagina web compare da qualche ora un disclaimer su fondo rosso: “In linea con l’evoluzione delle priorità, gli obblighi statutari e i cambiamenti del personale, i National Centers for Environmental Information della Nota non aggiorneranno più il prodotto Billion Dollar Weather and Climate Disasters”. È l’ennesima conseguenza della scure di Trump che si è abbattuta sulle istituzioni scientifiche statunitensi.
Nel caso dell’autorevolissima (fino a qualche mese fa) Noaa, si sommano il negazionismo climatico dell’Amministrazione federale e i tagli alla spesa pubblica voluti per interposto Musk. Dunque non verranno più monitorati più i costi dei disastri meteorologici alimentati dalla crisi climatica, tra cui alluvioni, ondate di calore, incendi boschivi e altro ancora.
L’analisi
Dazi, il vero nemico di Trump è il Green Deal europeo
15 Aprile 2025
Il database estraeva informazioni dai dati di assistenza della Federal Emergency Management Agency (Fema), dalle organizzazioni assicurative, dalle agenzie statali e da altre fonti per stimare le perdite complessive causate da singoli disastri. Il sabotaggio della Noaa va di pari passo con quello della Fema: proprio ieri il Washington Post ha raccontato come il direttore dell’agenzia Cameron Hamilton sia stato rimosso dopo aver affermato che l’agenzia non dovrebbe essere abolita. Il riferimento era a Donald Trump, che di recente aveva invece suggerito di smantellarla.
Il terremoto che sta travolgendo Noaa e Fema rischia di avere gravi conseguenze sugli americani colpiti da eventi estremi. Valutare il loro impatto economico è fondamentale, dato l’aumento dei premi assicurativi, in particolare nelle comunità più soggette a inondazioni, tempeste e incendi.
Stati Uniti
Trump rilancia l’estrazione del carbone, necessità o propaganda?
09 Aprile 2025
Negli Usa e in altri Paesi occidentali la crisi climatica ha già devastato il settore assicurativo e i proprietari di case rischiano di subire un’impennata delle polizze. Il Financial Times sottolinea come nel Regno Unito si sia appena registrato il record di richieste di risarcimento per assicurazione sulla casa dopo i danni causati dalle tempeste: oltre 100 milioni di sterline per l’ottavo trimestre consecutivo. E ora chi monitorerà i danni climatici negli Usa? Esistono database privati, ma hanno una portata più limitata e probabilmente non sarebbero divulgati con la stessa trasparenza che ha usato in passato la Noaa.