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Giornata mondiale del riciclo, le sfide italiane e quelle europee

Oggi è il Global recycling day. Istituita per la prima volta nel 2018 dalla Global recycling foundation, l’organizzazione non-profit che mira a promuovere l’importanza del riciclo a supportare lo sviluppo sostenibile, il 18 marzo è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite come la Giornata mondiale del riciclo. Evento annuale che incoraggia sia la consapevolezza dell’impatto dei rifiuti sull’ambiente, che ad agire per proteggere il Pianeta. D’altronde trasformare i rifiuti in materie prime è proprio uno degli obiettivi fondamentali dell’economia circolare. Non solo. Questa attenzione alla qualità del riciclo è riconosciuta dalla legislazione UE che introduce il principio chi inquina paga” e la “responsabilità estesa del produttore”. Tra gli obiettivi che pone la direttiva, entro il 2025, si attende che la preparazione per il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti urbani dovranno essere aumentati ad un minimo del 55%, 60% e 65% in peso rispettivamente entro il 2025, 2030 e 2035.

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08 Marzo 2025

Il riciclo degli imballaggi: la situazione in Italia

Tantissime le iniziative in Italia dove secondo il Conai, la percentuale di riciclo degli imballaggi nel 2025 dovrebbe assestarsi sul 75,2%, con volumi di riciclo in costante crescita: da 10 milioni e 470.000 tonnellate nel 2023 (ultimo dato consolidato) si arriverà a 10 milioni e 810.000 tonnellate a fine 2025. Sono queste le prime stime che Conai fa a proposito del 2025 in occasione della Giornata mondiale del riciclo.

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03 Marzo 2025

Per il 2025 si prevede anche un aumento degli imballaggi a fine vita che saranno affidati dai Comuni al sistema rappresentato da Conai e dai Consorzi: un totale di quasi 5 milioni e mezzo di tonnellate, in crescita rispetto ai 4 milioni e 660.000 del 2023 (ultimo dato consolidato).

Nel dettaglio, l’anno in corso dovrebbe vedere riciclato oltre l’85% degli imballaggi in carta e cartone, oltre l’80% degli imballaggi in acciaio, il 70% degli imballaggi in alluminio, quasi il 64% degli imballaggi in legno, più del 51% degli imballaggi in plastica e bioplastica compostabile (circa il 51% di plastica tradizionale e il 58,5% di bioplastica) e oltre l’81% degli imballaggi in vetro.

Secondo i dati, tutte le sette filiere dei materiali avranno così superato i rispettivi obiettivi di riciclo minimo chiesti dall’Europa al 2025. In questa Italia che sembra stia andando nella direzione giusta ci sono comunque alcune sfide da affrontare: dagli obiettivi legati alla Single-Use Plastics alla messa in atto del Regolamento Imballaggi.

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14 Marzo 2025

Ue: attesa per la nuova legge sull’economia circolare

Il 2025 è un anno importante per l’Unione europea dal punto di vista della circular economy. Se nel Secondo il Circularity Gap Report 2024, il tasso di circolarità globale è sceso al minimo storico del 7,2% e una delle principali cause sembra sia una normativa non in linea con i tempi, Jessika Roswall, nuova Commissaria europea per l’Ambiente, la resilienza idrica e l’economia circolare competitiva, ha detto chiaramente che uno delle priorità sarà lo sviluppo di una nuova legge sull’economia. Obiettivo di questa legge sarà promuovere il riciclaggio, ridurre i rifiuti e migliorare l’efficienza delle risorse. Grande attenzione della Commissione europea sarà posta sulla creazione di una domanda di mercato per i materiali secondari e l’istituzione di un mercato unico per i rifiuti, in particolare per le materie prime critiche come il rame e il litio. La nuova legge dovrà anche armonizzare e razionalizzare le politiche di economia circolare negli Stati membri, consentendo alle innovazioni circolari di superare i confini dei loro Paesi di origine. Per le aziende sarà importanti l’uso di materiali secondari nella produzione per la valutazione di modelli di business circolari.


Fonte: http://www.repubblica.it/rss/ambiente/rss2.0.xml


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