I cocci del vaso di cristallo nel vetro, il Tetra pak dei succhi di frutta nell’indifferenziato, gli occhiali da sole nella plastica: può capitare a tutti di sbagliare bidone nella raccolta differenziata. Il problema è che, purtroppo, anche un piccolo errore può ostacolare il processo di riciclo di tanti oggetti e imballaggi, con danni all’economia circolare e all’ambiente. Di seguito una rassegna degli sbagli più diffusi. Per evitarli.
Gettare gli scontrini fiscali nella raccolta della carta
Gli scontrini (che vanno sempre richiesti al commerciante o al professionista) non sono riciclabili. Risultano, infatti, costituiti da un’apposita carta termica, con un lato semilucido, ricoperto da un’emulsione formata da un colorante e un agente reattivo, che ha l’obiettivo di conservare il più a lungo possibile la stampa dei dati. Per questo, devono sempre essere messi nel cassonetto dell’indifferenziato.
Far finire il cartone della pizza sporco nella carta
Pizza con gli amici? Al termine della serata, quando è il momento di riassettare, occorre ricordarsi che il cartone unto o intriso di pomodoro va ripiegato su sé stesso in modo da ridurne l’ingombro e conferito nell’indifferenziato oppure, se compostabile, nell’umido. È corretto metterlo nella carta solo se è pulito. Eventuali residui di cibo devono, invece, essere messi nella raccolta dell’umido.
Buttare gli oli vegetali esausti nell’organico
Una volta utilizzato in cucina, l’olio diventa un rifiuto altamente inquinante per il sottosuolo e per l’acqua. Perciò non va versato né negli scarichi né nell’umido. Una volta che si sarà raffreddato, deve essere raccolto in taniche o in appositi contenitori. Questi recipienti devono poi essere portati, ben chiusi, nei punti di raccolta presenti sul territorio comunale.
Economia circolare
Raccolta differenziata, la lampadina non si getta nel vetro: gli errori più comuni che facciamo
18 Marzo 2024
Conferire le lampadine nella raccolta del vetro
Molti credono, erroneamente, che le lampadine vadano buttate nella raccolta del vetro: sbagliato. La maggior parte contiene, infatti, sostanze nocive per l’ambiente e per la salute e deve per questo essere conferita nei cassonetti dei Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
Solo le lampadine alogene o le vecchie lampadine a incandescenza possono essere gettate nell’indifferenziato.
Mettere i gusci di cozze e vongole nell’umido
I gusci di cozze e vongole sono costituiti soprattutto da calcio e altri minerali, che non solo non sono biodegradabili, ma hanno anche tempi di smaltimento lunghissimi. Per questo devono essere buttati nell’indifferenziato e non nell’umido, anche se sono di origine animale. Una regola che vale pure per i gusci di ostriche, gamberi, aragoste, scampi.
Gettare i contenitori in Tetra pak nell’indifferenziato
Le confezioni in Tetra pak, come per esempio quelle del latte o del vino, sono composte da un materiale misto, formato da carta, alluminio, plastica. Poiché non esiste una regola unica, nazionale o regionale, che chiarisca dove vada buttato, è opportuno controllare le indicazioni dei singoli Comuni. Infatti, in alcune località questo genere di imballaggi va conferito nel bidone della plastica, in altre la destinazione corretta è la carta.
Buttare gli oggetti di plastica nella plastica
Attenzione: in Italia vengono riciclati solo gli imballaggi di plastica, ovvero ciò che viene utilizzato per contenere e proteggere un prodotto. Quindi gli oggetti, anche se di plastica, non vanno messi nella relativa raccolta. Devono perciò finire nell’indifferenziato, per esempio, bicchierini per caffè, penne, palloni, giocattoli, occhiali da sole, borracce, catini, confezioni per pastiglie, custodie di cd, piatti per pic-nic, piscine per bambini, portacenere, posate, profumatore per ambienti, scolapasta, sottovasi per piante, spazzolini da denti.
Conferire cristallo e ceramica nel vetro
Malauguratamente si rompe una tazzina, un piatto, un vaso, una pirofila. I cocci di cristallo o di ceramica, una volta raccolti, vanno messi nell’indifferenziato. Basta, infatti, un solo frammento di ceramica mescolato al vetro pronto per il forno per mandare all’aria il processo di riciclo. Per smaltire, invece, le lastre di vetro (per esempio, porte interne, finestre da sostituire…) ci si può rivolgere all’isola ecologica più vicina.